Passion Flower

Beautiful Stranger

ROSE'S POV

Spinta dalla forza dell'adrenalina Shay avvolse le braccia intorno al mio collo. Era così contenta che non riusciva a smettere di sorridere, il suo cuore momentaneamente libero da ogni tipo di preoccupazione era più leggero di una piuma.

La sua gioia era così forte da divenire parte della mia e come in ogni istante che trascorrevo al suo fianco mi sentii rinata, passato e futuro divenivano solo lontane illusioni quando potevo stringerla tra le mie braccia.

Era impossibile per me elencare un suo difetto, forse perché non riuscivo a guardarla con occhi che non fossero accecati dalla luce dell'amore.
Fra le sue innumerevoli risorse ammiravo la spontaneità ed il suo unico senso dell'umorismo, due caratteristiche che mi hanno catturata sin dal nostro primo incontro.
Ero pronta ad accettare con il cuore in mano anche la sua rabbia e malinconia, nonostante spesso sfuggissero dal suo controllo diventando armi letali contro le persone che ama e soprattutto lei stessa.

Prima che mi permettesse di accedere ai segreti del suo cuore mai mi sarei aspettata che dietro il sorriso più bello che avessi mai visto si celasse un mare di dolore. Oltre quel paio di occhi castani che avrebbero ammorbidito persino un cuore di pietra vi era una delle persone più forti che avessi mai conosciuto, una ragazza che era riuscita a portare sulle sue spalle il peso di numerose perdite e delusioni senza mai crollare del tutto.

Ero estremamente fiera del suo suo percorso e della donna che era diventata, avrei dato qualunque cosa per fare in modo che il suo sguardo non perdesse quel vivace luccichio che gli donava vita. Fra tutti i fiori che avessi mai incontrato forse Shay era il più delicato, talmente forte da poter superare qualunque ondata di maltempo ma così fragile da non poter vivere nemmeno un secondo senza amore. Prendermi cura di lei significava nutrire d'amore anche me stessa, grazie al forte sentimento che ci univa ero sicura che finché saremmo state insieme nulla avrebbe potuto distruggerci.

Ero ben consapevole che la distanza più nociva non fosse quella fisica, bensì l'emotiva. Fu proprio mentre reggevo il suo corpo minuto tra le mie braccia che mi resi conto di non poter continuare a mascherare la mia storia.

Non ero sicura per quanto altro tempo sarei riuscita a custodire il suo fragile cuore senza ferirlo, mentre pensai alla lontana discussione tra me e mio fratello gemello alcune delle sue parole riecheggiarono nella mia mente:
"Hai mai notato il modo in cui ti guarda Shay? È così pieno di amore che potrebbe colmare tutto i vuoti che esistono nel tuo cuore. Credo che meriti di ascoltare la tua storia e ti consiglio di parlarle il prima possibile...prima che la scopra da sola e tutta l'ammirazione che ha nei tuoi confronti si trasformi in puro odio."

Dei sensi di colpa cominciarono a stringere il mio stomaco, la mia ragazza aveva tutti i diritti di conoscere il mio passato specialmente se questo aveva lasciato tracce indelebili nella mia vita quotidiana.

''Non ora'' suggerì la mia mente.
Sebbene i nostri cuori siano capaci di custodire i desideri più profondi del nostro animo, solo grazie alla nostra ragione riusciamo a valutare il miglior modo per raggiungerli.
In quel momento la mia suggerì che quella non fosse la situazione adatta per discutere della mia storia, dopotutto eravamo partite per quella breve gita per fare in modo che lei riuscisse ad affrontare la sua. Non c'era alcun motivo di appesantire il suo animo in quel momento tanto fragile , il nostro confronto avrebbe potuto tranquillamente aspettare un paio di giorni.

Dopo un lungo momento di silenzio Shay interruppe il baccano nella mia mente pronunciando due parole il cui solo suono era così colmo di dolcezza da provocare una scia di brividi lungo la mia schiena.

-Ti amo- affermò senza alcun pudore, queste due parole volarono dalle sue labbra in maniera così spontanea che lei stessa non comprese in maniera immediata di aver appena dichiarato un'affermazione tanto potente.