Come per magia

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ROSE'S POV

A differenza di una gran parte delle persone,non ho mai atteso con ansia il mio giorno libero.

Prendermi cura delle piante era un un'attività che mi appassionava così tanto che mentre lavoravo ogni problema sembrava irrilevante e sul posto di lavoro il peso della stanchezza era quasi inesistente.

Per questo devo ammettere che prima di allora, non ho mai desiderato con così tanta ansia l'arrivo del mio giorno di festa.

Solitamente durante il mio tempo non facevo nulla di straordinario,mi piaceva innaffiare le mie piante e leggere dei vecchi libri,specialmente di poesia, il mio genere preferito.

Occasionalmente mi perdevo in lunghe chiacchierate a telefono con mio fratello,da quando mi sono trasferita non ho stretto molte amicizie e lui è rimasto il mio unico punto di riferimento.

Più volte mi ha incitato a uscire, conoscere persone, costruire una nuova vita...ma io non ne sentivo il bisogno,credevo di essere al sicuro nel mio piccolo appartamento dove nessuno aveva il diritto di disturbarmi.

Dopotutto avevo cambiato nazione,città per trovare un modesto ambiente pacifico,non la gioia di vivere.

Ma da quando incontrai quella ragazza da un paio di dolcissimi occhi castani ed dei ribelli capelli azzurri qualcosa cambiò in me.

Non so come spiegare,è una sensazione strana..ma mi sentivo come se il suo incontro avesse risvegliato una parte della mia personalità che ormai da anni sembrava andata in letargo.

Il giorno prima dell'appuntamento che ci eravamo date,per la prima volta dopo quelli che credo fossero anni mi addormentai cullata da dolci pensieri, mettendo da parte le mie preoccupazioni.

Quando mi svegliai,il sole era ormai già alto nel cielo ed illuminava il mio viso penetrando nella mia stanza attraverso le fessure della tapparella.

Appena mi alzai dal letto, come ogni mattina innaffiai la piccola pianta di lavanda che cresceva in un vasetto sul mio davanzale.

Gettai un'occhiata all'orologio appeso al muro arancione pallido della mia camera 10:15

Stiamo scherzando? Non mi svegliavo così tardi dai tempi del liceo.

Portai una mano alla mia fronte e sospirai,un pensiero attraversò la mia mente con la velocità di un lampo: non sapevo ancora a che ora..e dove ci saremmo dovute incontrare.

Magari aveva cambiato idea?

O forse era ricordata di avere altri impegni?

Afferrai il mio telefonino per scriverle un messaggio, ma appena lo schermo si illuminò lessi la notifica di un suo messaggio ed i miei occhi brillarono dall'emozione.

Tirai un sospiro di sollievo, potevo sentire il mio battito cardiaco accelerare.

"Shay🌊"
Così l'avevo salvata nella mia rubrica.

Non solo perché il colore del mare mi ricordava vagamente quello dei suoi capelli,ma anche perché mi ha sempre ispirato un'aria anticonformista, e cosa rappresenta uno spirito indipendente meglio di un paio di ribelli onde.

Domani alle 12:30 al bar in cui ci siamo incontrate la settimana scorsa.
Non è un problema per te prendere la metro,vero? Questo quartiere non offre nulla di speciale...nulla all'altezza della tua gentilezza.

Arrossii immediatamente, per un paio si secondi fissai lo schermo come ipnotizzata. Le mie labbra formarono un grande sorriso,come se avessi appena ricevuto un salato assegno da uno sconosciuto.

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