Una boccata d'aria

124 11 1
                                    

ROSE'S POV

13:15.

Era da settimane che mi ero promessa di prenotare il mio primo tatuaggio...e finalmente arrivò quel grande giorno.

Era un compito semplice,mi bastava solo dirigermi verso il tattoo shop che si trovava proprio al lato opposto del negozio in cui lavoravo.

Solo l'Universo ha idea di quanto quella polaroid era importante per me...ci possono essere una marea di emozioni,persone,ricordi legati ad un singolo fiore.

Prima di uscire dal negozio esitai per un'ultima volta.

E se me ne pentissi?

Come sempre,l'indecisione bussò alla mia porta proprio quando stavo per compiere un'azione decisiva. Tuttavia mi feci coraggio e scelsi di non cedere al suo richiamo,non avevo nulla da perdere. Inoltre la vita perde gran parte della sua dolcezza senza un po' di rischio.

Presi un bel respiro e mi avviai verso il negozio di fronte a testa alta,pronta a compiere quel grande passo.

Prima di entrare mi soffermai sulle foto delle creazioni esposte in vetrina. Era evidente che chiunque lavorasse in quel negozio faceva il suo lavoro con passione e grinta,nonostante ciò continuavo ad essere un po' spaventata.

Non ero affatto informata sull'argomento ed alcune incertezze non smettevano di darmi la caccia...speravo davvero di incontrare dei dipendenti gentili e disponibili,capaci di mantenere la pazienza anche con una cliente confusa ed intimorita come me.

Proprio mentre espressi questo desiderio udii un tonfo. Mi girai immediatamente e notai una ragazza precipitare dalle scale. La poveretta aveva appena fatto una caduta (o sarebbe più accurato dire volo?) micidiale,corsi subito in suo aiuto.

Era intenta a cercare di recuperare i suoi occhiali caduti qualche gradino più in basso,glie li porsi immediatamente poggiandoli sul palmo della sua mano.

Lei mi ringraziò timidamente,mentre puliva le sue lenti un senso di compassione invase il mio cuore. Potevo solo immaginare il dolore e l'imbarazzo che stava provando in quel momento.

-Tutto bene?- le chiesi gentilmente per assicurarmi che non fosse ferita.

-Si si,grazie...bel modo in cui cominciare l'anno,eh?- mi rispose ironicamente,il suo sguardo ancora rivolto verso il basso. Non riuscii a trattenere una risata ,il senso dell'umorismo era una delle caratteristiche che ammiravo di più nelle persone.

La ragazza alzò il viso e per la prima volta incontrai il suo sguardo. I suoi occhi castani avevano un non so che di familiare che mi faceva sentire a mio agio. Notai che anche lei era intenta a scrutarmi per bene,temetti mi stesse giudicando...

-Ehm,lavori qui per caso?- le domandai timidamente. La mia domanda sembrò svegliarla da uno stato di trance,come se si fosse quasi dimenticata del vero motivo per cui si trovasse là fuori.

-Si...certo- affermò distrattamente mentre cercava di rialzarsi.
I suoi movimenti erano un po' impacciati,allungai un braccio per aiutarla a rimettersi in piedi ma preferì reggersi alla ringhiera.

-Oh,menomale- affermai con un sospiro di sollievo. La sua presenza mi faceva sentire al sicuro,i miei muscoli si rilassarono e lentamente la tensione andò via. Se lei era l'addetta ai tatuaggi allora ero sicura di essere in buone mani.
Anche se non me ne accorsi,ero quasi sicura di averle sorriso nel frattempo.

Colsi l'opportunità di osservarla meglio;la prima cosa che mi colpì di lei,oltre al suo senso dell'umorismo fu il colore dei suoi capelli. Le radici erano tinte di un'azzurro pallido che durante il percorso sfumava in una tonalità sempre più scura fino a sfociare in un blu acceso,quasi elettrico alle punte. Doveva avere proprio una personalità originale quella ragazza.

Passion FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora