"Non posso sopportare l'idea di vedervi sposato a Clelia. Né a nessun'altra." ammisi, la voce che si incrinava sull'ultima parola.
Il Conte mi osservò per qualche istante, quasi aspettando che continuassi a parlare. Ma io non avrei detto altro, ero bloccata su quelle ultime parole, concentrata su quanto mi fosse costato ammettere una cosa simile.
Come avevo potuto anche solo pensare di confessargli un tale segreto? Di esprimere così, senza filtri, un sentimento che sentivo solo ora di provare e che non mi avrebbe portato a nulla, se non ad ulteriore imbarazzo.
Cosa mi aspettavo che mi rispondesse? Che non si sarebbe mai sposato per non farmi un torto? Che sarebbe rimasto solo per sempre? Più ripensavo alle mie parole, più mi rendevo conto di quanto insensati fossero i miei desideri, di quanto lontani fossero dalla realtà.
Nessuna frase, mia o sua che fosse, avrebbe avuto il potere di cambiare la realtà: lui era un conte ed io una semplice cameriera.
"Sono stata inopportuna." balbettai, risollevando lo sguardo verso quello del Conte, che mi osservava silenzioso. Desideravo che mi rispondesse, desideravo comprendere quali pensieri lo stessero toccando in questo momento, come considerasse questa dichiarazione.
Forse, se si fosse fatto scivolare tutto addosso sarebbe stato molto meglio. Se avesse fatto finta di niente non ci sarebbero stati altri balbettii imbarazzati o sguardi schivi e addolorati. Ma perché non diceva nulla?
Dopotutto anche lui non si era risparmiato nell'essere inopportuno. Valeva maggiormente la dichiarazione senza speranza di una cameriera al proprio padrone o quella spassionata di un conte ad un membro della servitù?
"Scusatemi." ripetei, "Non avrei dovuto permettermi-"
Fui interrotta dai movimenti repentini del Conte, quasi senza che me ne accorgessi, il suo viso che avanzava deciso verso il mio fino a trovarsi talmente vicino da sfiorare con la punta del naso il mio.
Mi ritrovai a trattenere il respiro, il suo profumo inebriante che mi spingeva ad avvicinarmi ulteriormente, i suoi occhi penetranti che mi invitavano di pari passo.
Schiuse piano le labbra, mentre deglutivo a fatica, il cuore che batteva così forte da sembrare sul punto di esplodermi.
"Non scusarti, Eloise." mi sussurrò sulle labbra tremanti per la tensione. In breve ogni imbarazzo era svanito, così come i miei vaneggiamenti su cosa fosse consono e cosa inopportuno, mentre tutto il mio corpo si protendeva verso quello del Conte, fremente di un desiderio che non credevo nemmeno di poter provare.
Restai immobile, impreparata e frastornata dalle sensazioni, abbandonandomi completamente ai desideri del Conte e lasciando che con uno scatto delicato coprisse la poca distanza che ancora ci separava spingendo dolcemente le sue labbra sulle mie.
Mi lasciai trascinare dai suoi movimenti appassionati, incapace di ragionare lucidamente.
Il suo respiro caldo mi premeva sulla pelle, le sue labbra cercavano supplichevoli le mie e più vi spingevano lascive, più desideravo che continuassero all'infinito quel movimento, senza mai lasciarmi. Mi sembrava di comprendere solo ora un bisogno che sapevo di aver sempre avuto, mi sembrava che il desiderio di baciare il Conte fosse stato da sempre dentro di me, attendendo solo di poter diventare realtà.
Avevo già baciato il Conte, avevo baciato persino Clelia, ma tutti quei baci mi sembravano nulla in confronto a ciò che stavo provando adesso, a quanto ora, pur non essendoci ancora separati, non potessi far altro che bramare con tutta me stessa il nostro prossimo bacio.
Mi spinsi verso di lui, scostando le braccia dai fianchi per portarle sopra le sue spalle, incastrando le dita tra i suoi ricci e stringendolo a me. Nello stesso istante le mani del Conte avevano raggiunto la mia schiena e le sue braccia mi circondavano, stringendomi in un abbraccio appassionato.
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FanfictieContea di Hawkshead, 1763 "Prenderò la ragazzina" aggiunse il Conte, tutto d'un fiato. L'uomo impallidì. "Con tutto il rispetto, non posso darle mia figlia." Il Conte alzò le spalle. "Non la sto esattamente chiedendo. E non mi pare nemmeno che lei s...