𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟸

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Il professore prese le loro bacchette e dopo la fine della lezione Draco ed Hermione iniziarono a pulire il disastro da loro combinato

"Questa è tutta colpa tua Granger!"

"Perché deve sempre essere colpa mia?"

Domandò infastidita la castana prendendo in mano una scopa

"Ovvio, perché non mi hai fermato dal mettere il sangue nel calderone"

Rispose con superiorità

"Non sono mica tua madre!"

Ribatté la ragazza che ruotò gli occhi e, capendo che continuare a discuterne non avrebbe portato a niente se non a nuovi litigi, continuò a lavorare, ignorando i lamenti di Draco.

"Sai cosa.. me ne vado, non so nemmeno come si utilizzano questi aggeggi babbani"

"Aspetta, non puoi lasciarmi qui da sola!"

Gli urlò contro Hermione, ma il ragazzo si diresse velocemente verso la porta e provò ad aprirla

"Ma che diavolo.."

Era chiusa a chiave

"Ehm, penso di rimanere invece"

"Che cosa ti ha fatto cambiare idea così all'improvviso Malfoy?"

Chiese Hermione sarcasticamente

"La porta bloccata e il fatto che non abbiamo le bacchette"

Affermò accennando un ghigno

"Si, si certo"

Rise la grifondoro mentre il biondo fece diventare il suo tono di voce serio

"Granger, non sto scherzando"

Hermione si avviò verso la porta e tirò, abbassando la maniglia, senza successo. Draco a quel punto tentò di buttarla giù con la forza, ma non ci riuscì, dato che era protetta da un incantesimo.
Dopo circa un ora si arresero, ed esausti, si sedettero per terra l'uno vicino all'altra, appoggiati alla gelida parete della stanza. Hermione immersa nei suoi pensieri, ragionando sulla situazione, dopo un po' perse la testa e iniziò a gridare contro Draco alzandosi in piedi

"Cosa ti è saltato in mente mentre buttavi quello stupido ingrediente nella pozione! Se non l'avessi fatto, ora noi non saremmo qui!"

Malfoy si era impegnato molto provando a restare calmo, odiava gli spazi chiusi, ma sentendo quelle parole scoppiò come un tappo di bottiglia esposto a troppa pressione

"Lo sai.."

Si alzò e iniziò a camminare verso la ragazza

"Stavo iniziando a pensare, forse Granger non è poi così male, magari le importa delle persone e non lascia che gli altri le trattino di merda e forse, solo forse, non parla dopo anni per la prima volta con un ragazzo che non si meritava tutto questo senza insultarlo!"

Urlò Draco, che continuò ad avvicinarsi sempre di più alla ragazza. Hermione respirando pesantemente, indietreggiò, fino a quando non si ritrovò spalle al muro a pochi centimetri di distanza dal ragazzo.

"Sei una sporca mezzosangue, niente di più.. non sono per niente sorpreso del fatto che nessuno ti aveva mai rivolto la parola prima che tu diventassi amica di Harry Potter!"

Hermione in quel momento avrebbe voluto piangere ma il suo orgoglio trattenne le lacrime. Dentro di lei sapeva che ciò che aveva detto era vero, e lo odiava per questo. In quel momento però la parte sensibile di Draco sembrò scomparire ed Hermione guardandolo nei suoi occhi gelidi non riuscì a vedere nient'altro se non la sua freddezza e inemotività, dopotutto era sempre un purosangue pieno di sé. La ragazza si zittii e iniziò a fissare il pavimento, Draco a quel punto si girò, ma non appena lo fece lei gli urlò contro, per l'ennesima volta

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