𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟷𝟷

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Si diresse sempre con passo più svelto verso la torre di astronomia per trovare delle risposte: che cosa aveva combinato il biondo? In che razza di guai si era cacciato?
Il suo iniziale pensiero di dichiararsi a lui cominciò piano piano a svanire dopo il breve ma intenso discorso di Blaise.
Non poteva ancora crederci.
Non aveva neanche avuto il tempo di pensare che ne avevano passate fin troppe insieme e sarebbe finalmente andato tutto bene che una nuova persona sbucava fuori con l'intenzione di ucciderla.
Giunse sulla torre e salì le scale che portavano in cima ed essa ma con sua sorpresa non trovò letteralmente un anima viva, l'unico presente era un fantasma che stava piangendo a dirotto. Hermione si avvicinò ad esso con cautela e facendosi coraggio dopo un po' si ritrovò faccia a faccia con l'entità che lei e la sua famiglia babbana ritenevano essere paranormale

"Hey ciao.. perché piangi?"

Non la riconobbe, non l'aveva mai vista ad Hogwarts. Era un ragazzo con ancora addosso la sua divisa grifondoro, egli volava in giro per la torre piangendo e mugugnando lamenti incomprensibili. Avrebbe tranquillamente potuto avere la sua stessa età.
Non appena gli pose quella domanda lui si voltò e la raggiunse in volo, abbassandosi per arrivare quasi a poggiare a terra i suoi trasparenti piedi. Era molto più alto di lei di parecchi centimetri, forse addirittura più alto di Draco.

~ chissà com'è morto ~

La sua domanda ebbe però presto una risposta

"Ho v-visto l'uomo c-che mi ha uc- ucciso durante la g-guerra"

Alla ragazza mancò un battito tentando ad immaginare la disperazione provata dallo spirito nel vedere quel, quel verme! Il fantasma svanì nel nulla dopo aver risposto alla riccia, sempre più immersa nei suoi pensieri.
Poco più avanti udì dei singhiozzi, ma questa volta di un essere umano, provenire da un bagno.
Per un secondo la pervase il panico, convinta che fosse l'uomo di cui lo spettro le aveva parlato, ma in seguito essendo entrata con sguardo attento nel bagno notò il ragazzo da cui in realtà questi provenivano

"Draco.."

Ghiacciata acqua le bagnava le suole delle marroni scarpe affusolate che indossava. Il pavimento della stanza era infatti completamente bagnato e illuminato solamente dalla luce della finestra davanti al lavabo, su cui il ragazzo era poggiato con entrambe le mani. Vederlo in quella posizione ricordò ad Hermione la storia che il prescelto le raccontò la prima volta che scaglio l'incantesimo Sectunsempra contro il piangente Draco, il quale era attualmente appoggiato al lavandino nello stesso modo in cui Harry glielo aveva descritto.. molto probabilmente ella si trovava addirittura nello stesso bagno dove si erano trovati i due! Il serpeverde singhiozzava e la riccia, seppur distante, riusciva ugualmente ad udire i suoi continui lamenti. In quel momento la grifondoro si rese conto di quanto le stesse a cuore il biondo, visto che vedendolo stare male il cuore le piangeva. Si incupì e decise di attirare l'attenzione su di se pur di farlo inconsapevolmente smettere di farla soffrire per lui.
Egli non appena sentì la Granger chiamare il suo nome alzò il viso e gli occhi verso lo specchio per poi voltarsi verso di lei e provare a sistemarsi i disordinati capelli platino con la mano.
Guardandogli il viso, Hermione si sentii ancor più distrutta: le delicate ciocche bionde erano tutte spettinate per il pianto, la sua faccia era consumata, sconvolta dalle lacrime e rovinata da un occhio nero

~ non ci credo ~

Provò a convincersi la ragazza, talmente devastata nel vederlo così sofferente che gocce d'acqua salata le iniziarono a scendere giù per le candide guance.
La vide con le lacrime agli occhi

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