𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟿

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Con tono assonnato la castana si avviò verso il bagno per sistemarsi e prepararsi ad uscire. L'amica, a suo contrario, si sentiva sempre molto arzilla al mattino

"Oggi sarà una grande giornata!"

Esclamò rispondendole con tono allegro e determinato. La Granger su stropicciò gli occhi e si sciacquò il volto, scottandosi però con l'acqua bollente che usciva dal lavandino.

"Ahi!"

Diresse i suoi occhi verso allo specchio

"Ce. La. Posso. Fare"

Enunciò infine tirando un profondo sospiro e scandendo bene le parole per farsele entrare bene in testa.

Durante le prime ore di lezione, Hermione stette con la rossa ed evitò di parlare con Ron, dato che doveva ancora prepararsi mentalmente per affrontare una conversazione di quel calibro e delicatezza.
Verso la fine della terza ora purtroppo però, qualcosa le fece cambiare idea, facendole decidere di parlare prima con Malfoy e dopo con Weasley. Ad un certo punto infatti il professor Flitwick, vedendo il biondo più distratto del solito, lo chiamò per dimostrare il Relashio che in quel momento aveva appena finito di spiegare.
Il purosangue, sotto lo sguardo attento di tutti, si posizionò di fronte alla classe ma poco prima di pronunciare le parole che gli avrebbero permesso di lanciare alla perfezione l'incantesimo, la sua mano iniziò a tremare e per fermarla dovette mollare la bacchetta, che cadde forse un po' troppo rumorosamente a terra.
Si afferrò con l'altra mano quella tremolante per poi uscire in fretta e furia dall'aula senza il permesso del professore, il quale assistendo alla scena rimase alquanto sconcertato.
Per fortuna nessuno tranne le persone presenti in prima fila come Hermione notò che cosa gli fosse capitato e il senso di colpa della ragazza nel non essere riuscita ad aiutarlo a superare il suo problema con la classe di incantesimi per via del marchio la dilaniò internamente, facendo aumentare il suo malessere a dismisura.
Non riuscendo più a sopportare il peso sul suo stomaco ella prese una decisione alquanto avventata.
Subito dopo che Malfoy uscì dall'aula sbattendo rumorosamente la porta la riccia lo seguì a ruota, anch'essa lasciando la lezione senza giustificarsi.

"Draco fermati!"

Gridò la grifondoro con l'intento di fermare il ragazzo dalla sua sfrenata corsa. Il biondo, non smettendo di correre, girò lievemente il capo e osservando la castana che lo rincorreva aumentò il passo.
La Granger corse per i corridoi per tentare di raggiungerlo e per fortuna ci riuscì, in tempo da entrare immediatamente dopo di lui nella stanza delle necessità, pochi secondi prima che la porta svanisse di nuovo.
Ormai senza forze entrò in quella strana stanza nascosta, piena di cianfrusaglie ed oggetti preziosi, cercando il ragazzo.
Osservò attentamente ogni dettaglio della stanza e capì in poco tempo che questa era stata ricostruita insieme al castello poco dopo la guerra
Mentre avanzava sentì una voce che la fece sobbalzare

"Che cosa ci fai qui Granger?"

La grifondoro si voltò sorpresa, trovandosi il biondo con le spalle, (vedi foto), rivolte verso di lei

"Non mi guardi più negli occhi Malfoy?"

Chiese vedendolo.
A quelle parole Draco si girò fulmineamente, incrociando le pagliuzze nocciola della riccia con i suoi occhi di ghiaccio. Nessuno dei due osò avvicinarsi all'altro ma dopo attimi interminabili Hermione finalmente iniziò a parlare, prendendo coraggio

"Mi, mi dispiace"

Enunciò quasi sussurrando con la voce che le tremava alternando il suo sguardo dal pavimento al ragazzo. Guardarlo la terrorizzava, si sentiva una codarda per ciò che gli aveva fatto passare, soprattutto senza avergli dato nessuna spiegazione.
Il biondo era molto stupito da queste scuse spontanee ma non lo diede a vedere, al contrario rimase fermo ed inemotivo. Il suo sguardo trasmetteva una profonda indifferenza che provocava molta sofferenza nella Granger

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