Dopo essersi staccati l'una dall'altro continuarono a guardarsi per un arco di tempo che ai due sembro quasi essere illimitato fino a quando la grifondoro decise di porgli una domanda"Vuoi, vuoi parlarne?"
Chiese timidamente la Granger al biondo. Il ragazzo sospirò e chiuse gli occhi, provando a visualizzare nella sua mente il periodo più buio della sua vita, riguardo a cui faceva ancora fatica ad aprirsi con le persone
"Ho visto come lo hai guardato"
Dichiarò lui con fioca voce
"Ti ripugna, non è vero?"
La grifondoro inspirò profondamente
"Si Draco... il marchio dei mangiamorte che ti hanno obbligato ad assumere mi disgusta"
Enunciò. Il platinato subito instaurò un contatto visivo con lei, scioccato dalle sue parole
"Così come questa scritta sul mio polso... Tuttavia se non ricordo male fino a poco fa anche io ti facevo ribrezzo a causa del mio sangue."
Incredulo, Malfoy continuò a fissarla
"Le persone cambiano, e le nostre cicatrici non definiscono chi siamo, al contrario delle nostre azioni"
Disse immergendo le sue pagliuzze dorate nei diamanti cerulei di lui
"Granger io ho commesso terribili azioni"
Rispose con un filo di voce. Udendolo parlare chiunque sarebbe stato capace di percepire il suo tono colmo di rammarico
"Hai agito come ritenevi giusto al fine di far sopravvivere te e la tua famiglia"
Ragionò la riccia che solitamente aveva sempre ragione. Malfoy scattò in piedi e si avvicinò a lei, la quale si tirò improvvisamente la manica, rivelando ancora una volta la cicatrice che Bellatrix le aveva inflitto anni prima
"Ogni volta che lo guardo, ripenso alle mie origini. A volte inizio persino a credermi non meritevole di essere una maga a causa della mia discendenza. A volte penso che questa.."
Estrasse la bacchetta
"..non mi appartenga per diritto di nascita. Eppure dopo ritorno in me e mi rendo conto che le nostre intenzioni sono molto più importanti di qualsia-"
Il pallido ragazzo la interruppe
"Io sono un mostro!"
Gridò, la sua faccia d'improvviso corrugata sull'orlo delle lacrime e la sua mente contrastata da diverse emozioni.
"C-come puoi anche solo sopportare di parlarmi dopo tutto ciò che ti ho fatto? Insultarti per 6 anni consecutivi non ti è bastato? Come puoi starmi accanto dopo che ho lasciato che mia zia ti torturasse sul pavimento della mia stessa casa?"
Non riusciva a capirla, ma dopotutto come avrebbe potuto? I serpeverde sono noti per la loro abilità nel colpevolizzarsi.
Hermione lo guardò con uno sguardo compassionevole ma non di pena."Draco, so che non avevi scelta.. io, la McGonagall e sono sicura molte altre persone ti abbiamo già perdonato. La guerra ormai è finita. Non lasciare che il tuo passato rovini il tuo futuro"
Gli disse lei provando a convincerlo e ad avvicinarsi a lui, sebbene non appena avanzò, il purosangue cambiò direzione.
Malfoy non era un mostro. Era solo un ragazzo spaventato che molto tempo prima aveva fatto tutte le scelte sbagliate, ma necessarie per quella che riteneva essere la priorità: proteggere la sua famiglia. E tutto a causa dell'incompetenza del padre nel servire il signore oscuro
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Dramione // i require you
FanficAmbientato dopo la guerra magica... 'Prima di entrare nella sala grande però perse l'equilibrio e cadde. Fortunatamente qualcuno la prese al volo poco prima che toccasse il pavimento "Scusami! Non avevo intenzione di...." Smise di scusarsi non appe...