52. EXTRA

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- Apri questa benedetta porta! - sento la voce di Namjoon farsi sempre più alta, mentre bussa fortemente sulla superficie della porta. Io continuo a premere il mio corpo contro di essa, come per bloccarla, ma non serve  a molto, perché Namjoon riesce a fare irruzione, seguito da Jungkook e Taehyung. Presto veniamo raggiunti dagli altri ragazzi, e comincio a provare vergogna nel mostrarmi in queste condizione di fronte a loro. 

Ho gli occhi gonfi e rossi per le lacrime, il naso che cola e capelli scompigliati. Ho rivoltato letteralmente la mia stanza, buttando i vestiti per terra, rovesciando il materasso e svuotando i comodini. Ho persino frantumato la cornice di vetro che racchiudeva una foto di me con mia sorella, e questa è la cosa che mi spezza di più il cuore. 

- Calmati, Jieun - continua Namjoon, ma le sue parole mi fanno ancora più rabbia. 

- Come cazzo faccio a calmarmi, eh? Sto impazzendo! Non hai idea di cosa si prova a leggere certe cose, non ne hai proprio idea! - urlo a pieni polmoni, mentre i ragazzi mi guardano compassionevoli e allo stesso tempo intimoriti dal mio atteggiamento. Quando sono ferita e arrabbiata, mi trasformo in una bestia, e questo lato di me non sembra piacere a Jungkook, il quale rivolge lo sguardo altrove, come se fosse imbarazzato per me. 

Sono veramente a pezzi, la gente mi odia a morte e il mio aspetto in questo momento fa davvero pena. Sono rimasta rinchiusa nella mia camera per due giorni, senza mangiare e senza dormire. I ragazzi erano preoccupati per me, cercavano di confortarmi attraverso la porta, ma io restavo sempre in silenzio a piangere. Oggi, però, ho deciso di buttare fuori la mia rabbia, sfogandomi con i mobili della stanza. E' per questo che Namjoon ha fatto irruzione, portandosi dietro tutti gli altri. 

- So come ci si sente, credimi. Anche noi abbiamo ricevuto molte critiche nei primi anni dal debutto, ma poi la gente si stanca a parlare sempre delle stesse cose, e noi abbiamo imparato a fregarcene, mostrando amore per coloro che mostrano amore a noi. Credimi se ti dico che passerà. - mi dice Namjoon mentre Suga e Jimin annuiscono. La faccia di Hobi è praticamente bianca, sembra aver visto un fantasma, e gli occhi di Jin scrutano curiosi il disordine della mia stanza. 

- Mi vogliono morta - dico in tono arrendevole, alzando le braccia in aria - E credimi tu, Namjoon, se ti dico che non si fermeranno finché non mi sarò allontanata definitivamente dalla BigHit. -

- Tu non andrai da nessuna parte - interviene Jungkook in tono autoritario - Mi sembra di essere stato già chiaro su questa cosa - 

- E' colpa tua - rispondo guardandolo dritto negli occhi, sapendo di averlo ferito, - Ed è anche colpa tua - mi rivolgo poi a Taehyung, il quale deglutisce e abbassa lo sguardo. 

- Cerchiamo di restare calmi - si fa avanti Jimin ma io lo zittisco immediatamente. 

- Ed è anche colpa tua - gli dico dritto in faccia, facendolo arretrare di qualche passo. Forse, dire cose cattive nei loro confronti, li farà allontanare da me, e potrò finalmente rimanere in pace. 

- Jieun, non complicare le cose. Non dobbiamo litigare tra di noi - la voce di Namjoon è autoritaria, mentre osservo Jin che mi manda un'occhiata di sufficienza. Piano piano si stanno offendendo tutti dal mio comportamento. 

- Sentiamo, dai! Perché sarebbe colpa nostra per quello che ti sta succedendo? A me sembra che noi non abbiamo fatto altro che sostenerti e sollevarti il morale. Perché ora dai la colpa a noi? Perché ti rivolgi in questo modo? - domanda Suga, e posso percepire il suo tono scocciato e offeso. 

- Non dovevamo intraprendere alcun tipo di relazione - rispondo decisa, posando il mio sguardo su Jungkook, il quale mi guarda in cagnesco e, allo stesso tempo, cerca di rimandare indietro le lacrime, stringendo le mani in pugni - E' anche colpa mia, infatti - 

- Quindi come vuoi risolverla? Distruggendo la nostra casa? - chiede Hoseok, facendo un verso di disapprovazione. 

- Hai ragione, non posso distruggere la vostra casa - Namjoon cerca di intervenire, ma lo blocco - Me ne vado, e questa volta davvero. Vi prego di non cercarmi - 

I ragazzi rimangono in silenzio, con i sguardi rivolto al pavimento incasinato. Probabilmente avranno voluto dirmi che non mi avrebbero cercata in ogni caso, ma si sono trattenuti. L'unica stronza presente in questa casa, sono proprio io. E devo andare via, se non voglio rovinarmi ancora di più la vita e, soprattutto, rovinare la vita anche a loro. 

Mi mancheranno...

Eight |JK&IU| INSTAGRAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora