94. EXTRA

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Quello che hanno fatto i ragazzi è stato davvero inaspettato e ha suscitato in me emozioni contrastanti; da un lato mi viene da piangere per la felicità, dall'altro lato provo terrore nel scoprire la reazione di Bang PD. 

Ho dovuto raccogliere tutto il mio coraggio per aprire il sito di navigazione e digitare il mio nome online, leggendo così una infinità di articoli sul mio stato relazionale con Jungkook. Abbiamo letteralmente messo in subbuglio Internet, mentre Twitter è sul punto di esplodere per i migliaia di hashtag e foto riprese dai profili dei BTS su Instagram. 

E' scoppiata una guerra, con vari schieramenti. C'è chi, ancora, insulta e critica la mia persona, e chi appoggia pienamente la mia relazione con Jungkook, andando contro, invece, contro la BigHit. 

- Siete soddisfatti? Pensate che in questo modo avete risolto ogni cosa? - la voce del capo risuona autoritaria, e posso leggere la frustrazione sul sul viso paffuto. Ha la fronte sudata, mentre il telefono continua a suonare in continuazione. 

- E' stata una mia idea, Jieun non c'entra - mi difende Jungkook, mentre siamo seduti nuovamente nell'ufficio di Bang PD, entrambi con le mani congiunte in grembo e la testa china.

- Quindi è te che devo buttare fuori dall'agenzia? - chiede retorico il capo, mentre fa un sospiro pesante e inizia a fissare qualcosa fuori dalla finestra. - I giornalisti sono qui da diverse ore, e non accennano a voler andarsene. Come dovrei affrontare tutto questo, secondo voi? - 

- Dicendo la verità - rispondo io, tirando finalmente la testa fuori dal sacco. Non voglio che Jungkook si prenda la colpa, perché è una cosa che riguarda entrambi. 

- E quale sarebbe la verità, Lee Jieun? - Bang PD assottiglia gli occhi, sul punto di scoppiare dalla rabbia. 

- Io e Jungkook ci amiamo, vogliamo stare insieme. Perciò riveli la nostra relazione ai giornalisti e ci lasci in pace, ormai non si può tornare indietro, e noi non ci arrenderemo - dico io con il tono di voce duro. 

- Lasciarvi in pace, eh? - il capo fa una mezza risata. 

- Se mi butta fuori, come crede che affronteranno la cosa i nostri fans? Crede che i BTS potranno  andare avanti senza di me? E' impossibile dividere una famiglia solida come la nostra, perciò se mai dovesse provarci, si ritroverà con la merda fino al collo - s'intromette Jungkook, non curandosi delle parole sgarbate. 

- E' così che ti rivolgi a me? Più provi a farmi cambiare idea, e più peggiori le cose! - grida Bang PD sbattendo una mano sulla scrivania. - Il contratto parla chiaramente! La tua debolezza è inaccessibile! Cosa diavolo pensavi di fare? Hai abbastanza soldi da chiamare un avvocato e presentarti in tribunale? Hai abbastanza soldi per ripagare l'immagine dell'azienda, eh? Hai violato il contratto, Jeon Jungkook! - 

- Il contratto è una merda! - Jungkook si alza in piedi, facendomi sobbalzare sul mio posto - Se vuole portarmi in tribunale, lo faccia! E se dovessi perdere la causa, saprò come affrontare le conseguenze, non m'importa! Ma porterò con me Jieun e convincerò i ragazzi a lasciare la BigHit, così assisteremo alla caduta rovinosa dell'agenzia e tornerà al punto di partenza, rimanendo senza un soldo! - 

- Sei un bastardo ingrato! - urla il capo esasperato. 

- A me dispiace, perché non volevo arrivare a tanto. Ma è partito tutto da lei, signore. Le chiedo di sistemare la faccenda come si deve, altrimenti si troverà davvero con l'acqua alla gola - Jungkook dice le sue ultime parole e si appresta a lasciare l'ufficio del capo, mentre io ho la gola secca e mille pensieri in testa. 

- Vuoi andartene? Fai pure - dice Bang PD con tono scocciato, si risiede sulla poltrona e sembra essere davvero disperato. Tutta questa situazione mi spezza il cuore e mi fa sentire terribilmente in colpa. 

- Le chiedo scusa dal profondo del cuore, capo. Non volevo causare così tanti problemi - mi alzo dalla poltrona e faccio per andarmene, ma Bang PD mi ferma. 

- Lo sai che hai completamente rovinato una star mondiale? Hai rovinato l'intero gruppo - le sue parole mi feriscono come la lama di un coltello, e sento gli occhi pizzicarmi. Prima di lasciarlo dire altro, mi precipito fuori dall'ufficio e vado in cerca di Jungkook. 

Lo trovo subito sul terrazzo, con le braccia poggiate alla ringhiera e la testa china. Posso percepire la sua frustrazione e il suo dolore, perché sono le stesse emozioni che provo anche io. 

Mi avvicino a passo lento e gli metto una mano sulla schiena, mentre lui continua a tenere la testa bassa. All'improvviso sento dei piccoli singhiozzi soffocati, e mi appresto a guardarlo meglio. Non avevo mai visto Jungkook piangere. 

- Ti prego, non fare così - gli dico mentre asciugo le mie lacrime di prima. Ora devo essere forte per lui. 

- Mi dispiace, Jieun. Non sai quanto mi dispiace - singhiozza mentre la sua schiena si muove sotto la mia mano. 

- Non è colpa tua, hai capito? Non piangere, ti scongiuro. Guardami - lo supplico cercando di alzargli la testa. 

- Abbiamo sbagliato ogni cosa - confessa e io raccolgo tutte le mie forze per raddrizzare il suo corpo e costringerlo a guardarmi. Ha gli occhi rossi e i capelli spettinati, mi fa tanta tenerezza e vorrei alleviare il suo dolore. 

- Non abbiamo fatto niente di male, Jungkook. Ti amerò sempre, lo sai questo, mmh? - ho le mani sulle sue guance mentre lui annuisce piano e tira su col naso - Nessuno ci dividerà, e nessuno dividerà i BTS. Troveremo una soluzione tutti insieme. Siamo una famiglia, Jungkook. Una famiglia - 

- Andrà tutto bene - dice lui cercando di convincere se stesso, mentre io mi butto letteralmente tra le sue braccia. Ci stringiamo forte, consapevoli che tutto sarebbe cambiato, e ignari di quello che ci avrebbe riservato il futuro. 

Eight |JK&IU| INSTAGRAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora