Capitolo 9: Mi sei mancata, sorellina!

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Senza pensarci un attimo la strinsi forte tra le mie braccia... Uno di quegli abbracci che non davo da tantissimo tempo, come se non la vedessi da una vita. E in effetti era così, era passato più di un anno dalla sua partenza e adesso rimescola qui. In quel momento nella mia testa svanirono tutti quei pensieri che c'erano fino a due minuti fa. Mi era mancata così tanto e avevo così tanto io desiderio di rivederla che non potete immaginare.
"Amber, sorellina mia... Mi sei mancata tantissimo!" Dissi cominciando a piangere come una bambina.
"Anche tu sorellina... Ho deciso con mamma che sarei venuta a trovarti per una settimana. Abbiamo così tante cose da raccontarci e dobbiamo fare tantissime cose."disse lei portandomi una ciocca dietro le orecchie.
Mi asciugai le lacrime e mi rivolsi a mia madre. "Mamma, anche tu mi sei mancata!" Avvolsi anche lei in un abbraccio e dopodiché mettemmo i bagagli in macchina e ci incamminammo verso casa.

Mi stavo vestendo dopo una lunga doccia e sentii bussare. Urlai un avanti e la porta di aprì. Era Amber. Si siede sul letto e io la seguo.
"Allora cosa è cambiato qui? Che mi racconti?" Disse lei tutta eccitata.
Sorellina, da dove comincio? Dal fatto che da quasi due mesi ho perso il lavoro? O dal fatto che da poco ho dato un'altra possibilità a Danielle e lui mi ha tradita di nuovo? O dal fatto che mi sono scopata e anche innamorata del ragazzo della mia migliore amica? Vuoi sapere anche che la mia migliore amica mi ha trovata a letto con lui e adesso vuole che io sparisca dalla faccia della terra? E che sto lottando per stare lontana da quel fottuto e bellissimo ragazzo, dal sorriso che ti droga e lo sguardo che ipnotizza?
In quel momento mi passarono tante cose in testa e fu proprio Amber a farmi 'risvegliare'
"Hey, Audrey, stai bene?"
"No, Amber... Non sto bene. Non sto per niente bene." Cominciai a piangere come non mai. Mi resi conto che a parte mia sorella e mia madre non avevo più nessuno... Avevo perso qualsiasi cosa e tutto questo per colpa mia. Ero sola e non avevo nessuno con cui parlare e sfogarmi, ecco perché decisi di farlo con mia sorella... Io e lei ci supportiamo sempre e ci ascoltiamo.
"Hey hey hey tesoro... Calmati, fai un respiro profondo e spiegami cosa è successo." Disse accarezzandomi la testa.
"C'è che sono una nullità Amber. C'è che grazie a me ho perso tutto... Lavoro, migliore amica, dignità... Io ti guardo e mi vergogno perché tu a 18 anni hai fatto della tua vita una cosa spettacolare. Io invece sto solo combinando danni, sofferenza e sto portando le persone ad allontanarsi da me."
"Perche dici così? Che succede?"
Cominciai a raccontarle tutto dal principio, dalla A alla Z.
"Ho rovinato tutto... E adesso non mi rimanete che tu e la mamma. Non ho più nessuno, sono rimasta completamente sola. E come se non bastasse, vorrei proprio allontanare Jordan, ma incrocio il suo sguardo ogni volta e il che rende le cose ancora più difficili... Amber, io amo quel ragazzo, lo amo da morire. Giuro che non ho mai provato queste sensazioni con nessun altro prima ad ora. Mi rende la persona più felice del mondo, e fino a qualche giorno fa non riuscivo ad immaginare un solo giorno senza di lui. Ma mi rendo conto di aver sbagliato. Mi sono innamorata del ragazzo della mia migliore amica. Le ho tolto la felicità e questo non me lo perdonerò mai." Dissi una lacrima dopo l'altra.
"Tesoro, tu non hai nessuna colpa. Non è colpa tua se hai perso il Lavoro, non è colpa tua se Danielle è cosi stronzo e non è colpa tua se sei innamorata. Audrey, tu lo dicevi sempre a me e io adesso lo dico a te... Al cuore non si comanda. Se una persona riesce a farti stare bene anche nei momenti più bui dell tua vita allora quella è la persona giusta, l'amore non si condanna, non puoi decidere di chi innamorarti e in quali circostanze. Purtroppo l'amore è difficile ed è questo che lo rende estremamente bello... Lotti per quello a cui tieni, sudi, ma lotti per quello che ami. Perciò tu non hai nessuna colpa. Okay, ti sei innamorata del ragazzo della tua migliore amica. Ma non sacrificarti per gli altri. Prenditi quello che ti fa stare bene."
Mia sorella riusciva sempre a farmi riflettere, a darmi consolazione e consigli giusti.
"Io non so come, ma sei arrivata nel momento in cui avevo proprio bisogno di te... Sembra una cosa programmata." Dissi abbracciandola.
"Audrey, sono tua sorella. So quando qualcosa non va. E io me lo sentivo che stavi passando qualcosa. Lo vedevo anche in web cam che non eri più la stessa. Per questo ho deciso di venire per una settimana."
"Grazie Amber, davvero. Non so come farei senza di te. Ma ho preso una decisione... Sono pronta a rinunciare all'amore, l'ho fatto tante volte Amber. Ma non riuscirei a rinunciare alla mia migliore amica. Le vado a parlare" dissi prendendo giacca e borsa.
"Fai quello che ti rende felice e serena Audrey. Vai." Disse incoraggiandomi. Le feci un sorriso e scesi subito le scale, presi le chiavi dell'auto e mi chiusi la porta alle spalle. Vidi Jordan appoggiato sugli scalini di casa sua. Mi avvicinai e lui si alzò di scatto e venen verso di me come se volesse abbracciarmi.
"No aspetta" lo fermai mettendo le .anzi sul suo petto.
"Amore mio, ti prego non riesco più a stare senza di te. Ti penso ogni momento e sto così male a non averti al mio fianco. Il fatto che tu continui a respingermi mi distrugge... Non sono mai stato così con nessuna. Non riesco a dormire, a lavorare, a mangiare. Ti prego, diamoci una possibilità." Dissi mentre le lacrime gli rigavano il viso. Dio che colpo al cuore. Mi sentivo proprio come si sentiva lui, ma non potevo. Mi sarei sentita in colpa per tutta la vita.
"Jordan, mi dispiace ma ho preso la mia decisione... Ho rinunciato tante volte all'amore e ho deciso di farlo anche adesso. Ma non riuscirei mai a rinunciare all'amicizia di Megan." Dissi allontanandomi di due-tre passi indietro.
"Ho capito, va bene okay." Disse dirigendosi verso la porta per entrare in casa.
Mi voltai per passare la strada.
"Audrey" mi voltai.
"Ti amo, questo non lo dimenticare... E mai nessuna riempirà quel vuoto che mi stai lasciando tu." Rientrò in casa e chiuse la porta.
Mi sentivo un nodo alla gola. Entrai in auto, misi in moto e mi diressi a casa di Megan.
Arrivai dopo cinque minuti. Suonai il campanello e la porta non tardò ad aprirsi. Megan mi squadrò dalla testa e mi guardò con uno sguardo pieno di odio...
"Che ci fai qui? Cosa vuoi da me?" Disse incrociando le braccia al petto.
"Voglio solo parlarti Megan. Da quel giorno non mi hai dato modo di rivolgerti la parola..."
"Come faccio a rivolgere la parola a colei che si è scopata il mio ragazzo. Senti, risparmia il fiato per favore. Non ho tempo da perdere."
"Megan, ti prego ti prego ti prego. Io non voglio buttare nel cesso tutti gli anni della nostra amicizia per un ragazzo. Ci eravamo promesse che nulla ci avrebbe separate, ed eccomi qui... Sono pronta a rinunciare all'amore pur di salvare il nostro rapporto. Dammi una possibilità Megan, farei qualsiasi cosa per te..." dissi bevendo le mie stesse lacrime.
"La nostra amicizia l'hai già buttata nel cesso, dal primo giorno in cui hai messo gli occhi su Jordan. È vero, ci eravamo promesse che nulla ci avrebbe separate... Però io non sarei mai andata a letto con il tuo ragazzo, anche se ne fossi innamorata. Tu invece lo hai fatto, nonostante tutto lo hai fatto e adesso te ne prendi le conseguenze."
"Megan, ti prego... Ti chiedo perdono. Farei qualsiasi cosa... Se non mi darai il tuo perdono, io non riuscirò più ad essere la stessa, mi ucciderei se perdessi te."
"Bene, allora ucciditi. Ammazzati Audrey e vattene per sempre dalla mia vita. Non ti sopporto più, ti sei scopata il mio ragazzo e adesso mi vieni a chiedere perdono!? Ma con quale faccia tosta Adurey? Sei solo una puttanella del cazzo. Ucciditi, renderesti le cose molto più facili."
In quel momento sentii il mio cuore frantumarsi in mille pezzi, come quando ti cade un vaso per terra.
In quel momento il mondo mi stava crollando addosso e insieme ad esso sentivo il peso di tutti i miei errori schiacciarmi. Mi sentivo vuota dentro, come se l'anima avesse abbandonato il mio corpo. Si, ero morta dentro a quelle parole... La mia migliore amica mi stava dicendo che mi preferiva morta.
"Adesso vattene per favore. Non voglio più vederti." Aprì la porta e aspettava che io facevo il passo per uscire. Uscii e nemmeno mi voltai. Andai dritta in auto e rimasi lì dentro per qualche secondo.
"Ucciditi" "Vattene per sempre dalla mia vita" "Sei una puttanella del cazzo" "Ucciditi, renderesti le cose più facili"
Quelle parole rimbombavano nella mia mente... Continuamente. Aveva ragione. Ero insignificante.
Presi il cellulare e mandai un messaggio a mia madre.

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