Pov's Katie (mamma di Audrey):
18:36
Stavo preparando la cena per stasera. Finalmente avevo di nuovo le mie due bambine accanto per un po'. La cosa mi rendeva super felice. Vidi lo schermo del cellulare illuminarsi e andai a vedere chi era. Era un messaggio di Audrey. Era un messaggio a dir poco lungo e il che la cosa mi preoccupava e cominciai a leggere:
"Cara mamma... Ti ricordi quando da bambina ti dicevo sempre che l'unica cosa che desideravo era essere felice? Avere un lavoro fantastico, la mia migliore amica accanto e un ragazzo che mi avrebbe amata? Ecco, mamma... Ho fallito. Ho fallito e ho reso la mia vita uno schifo. Ho perso il mio lavoro e non so come fare a trovarne un altro. Mi sono innamorata del ragazzo sbagliato, un amore complicato e non riesco a stargli lontana. Ho perso per sempre la mia migliore amica. Non mi è rimasto più nulla se non tu e Amber... E io non voglio rovinare pure la vostra vita, me ho già rovinate tante. Ti ricordi quando papà mi portava lì al ponte? Da lì si vedeva tutta Seattle, erano dei momenti magici. Fu li l'ultima volta che vidi papà. E io ho deciso di raggiungerlo lì, nell'ultimo posto in cui sono stata con lui. Mamma, ti voglio tanto bene. Abbi cura di te e di Amber... Addio."
No, non posso crederci. Mia figlia sta male, sta per togliersi la vita e io non mi sono mai accorta di tutto quanto. Mi tolsi subito il grembiule e andai verso l'attaccapanni a prendere la borsa e le chiavi dell'auto e nel frattempo urlai dalle scale. "AMBEEEEER. AMBEEEER."
Le lacrime non smettevano di scendere. AMBER si precipitò giù.
"Oddio mamma che succede!?"
"Andiamo, tu-tua sorella... Mi ha mandato un messaggi dove dice di volersi uccidere."
"Cosa?! Andiamo, guido io."
Uscimmo di casa e ci incamminammo verso l'auto. Vidi il vicino di casa guardarci cercando di capire cosa stesse succedendo.Pov's Jordan:
Stavo innaffiando i fiori, quando vidi la mamma di Audrey e sua sorella uscire di fretta di casa. Capii subito che si tratta di Audrey, perciò corsi da loro.
"Signora Grey, che succede?!"
"Audrey è un pericolo. Sta per togliersi la vitaa!" Non smetteva di piangere.
"Vengo anch'io."
"Tu conosci mia figlia?"
"Si, sono Jordan. La causa della sua sofferenza. La prego mi lasci venire con lei."
Lei annuii. Entrammo in auto e cominciammo a dirigerci non so dove. Audrey!? Che fai!? Non mi sono mai reso conto di quanto stessi male.
Decisi di mandare un messaggio a Megan. Le spiegai tutta la situazione e le dissi di raggiungerci subito al ponte.
Arrivammo lì dopo 15 minuti e speravo tanto che Audrey non avesse fatto nessuna cavolata. La vidi li, seduta sulla ringhiera nella parte esterna. Scesi subito dall'auto e corsi da lei.
"Audrey fermati!"
"Jordan, resta dove sei... Non avvicinarti o mi butto!" Disse minacciandomi
"Okay Audrey io rimango qui... Ma ti prego scendi da li, non fare cavolate. Mi hai sempre detto di essere una donna forte, scendi di lì e affrontiamo insieme tutto."
"No, ti sbagli Jordan. Non sono per niente forte, la mia vita non ha più senso. Non mi perdonerò mai tutto il male che ho causato. Ho rovinato la tua vita, ho rovinato quell di Megan... Basta, voglio mettere fine a tutto questo."
"Non pensi a tua madre? E a tua sorella? Non pensi che faresti del male gettandoti da li. Audrey, loro hanno bisogno di te. Io ho bisogno di te. Tutti abbiamo bisogno di te. Sei importante per tutti noi ed è umano fare errori. Ma se tu scendi di lì ti prometto che ti aiuterò a rimediare. Scendi tesoro e ne parliamo." Feci per avvicinarmi, ma lei urlò di nuovo.
"No, stai indietro."
Si voltò di nuovo di spalle e sentii dietro di me la madre e la sorella di Audrey piangere disperatamente.
Sentii dietro di me una voce che chiamava il nome di Audrey che riconoscevo. Era Megan. Fece per avvicinarsi da Audrey, le feci cenno di fermarsi.
"Lascia Jordan, ci penso io... È tutta colpa mia. Lei è venuta da me a chiedermi perdono e io sono stata cosi orgogliosa da respingerla e consigliarle la morte. È su quel ponte per colpa mia e adesso devo rimediare ai miei errori."
Andò verso Audrey. Audrey la guardava avvicinarsi con le lacrime che continuavano a scenderle dal viso e non faceva altro che chiederle scusa.
Pov's Audrey:
Vidi Megan avvicinarsi verso di me.
"Audrey..." disse lei avvicinandosi.
"Megan... Ti prego, scusami. Non volevo farti del male credimi. Non vorrei mai il peggio per te. Ti ho vista soffrire così tanto per la morte di Scott che non vorrei mai farti del male... Ti prego perdonami. Ti giuro, che se mi perdoni sparirò per sempre dalla tua vita." Dissi continuando a piangere.
"Va bene, Audrey. Io ti perdono. Adesso scendi, non voglio assolutamente perderti. Scendi e ne parliamo."
Lei mi allungò la mano. La guardai per qualche secondo e dopodiché la allungai e lei mi aiutò a scendere. Ci abbracciammo così forte che cominciammo a piangere come due bambine.
"Megan, ti prego scusami. Ti ho promesso di starti sempre accanto e farti sorridere e invece non ho fatto altro che prenderti in giro e farti soffrire."
"No, Audrey scusami tu... Ero così arrabbiata che ti ho detto delle cose orribili. Mi dispiace."
Ci staccammo dall'abbraccio e Jordan si avvicinò a me, mi abbracciò e mi disse "mi hai fatto prendere un grosso spavento. Avevo paura di perderti per sempre." Disse con le lacrime agli occhi. Gli regalai un sorriso e andai verso mia madre e mia sorella e le abbracciai per consolarle.
21:45
Ero in camera mia distesa sul letto quando sentii bussare alla porta e urlai di entrare. Era Jordan.
"Hey ciao, sono venuto per sapere come stai."
"Sto bene grazie." Dissi alzandomi col busto dal letto.
"Oggi ho avuto veramente paura di perderti..." disse guardandomi negli occhi.
"Jordan io ho preso una decisione importante... Ho deciso di partire con mia sorella per un po', o almeno finché le cose non si sistemano. Mi sembra la scelta migliore da fare e io ho bisogno di distaccarmi un pochino. Tu e Megan dovreste darvi un'altra possibilità."
Lui abbassò lo sguardo. "Se tutto questo ti rende felice allora va bene anche per me" disse lui toccandomi e accarezzandomi la mano che si trova sul letto.
"Partirò fra quattro giorni." Dissi sorridendo.
"Va bene, allora concedimi di farti almeno una festa d'addio."
"Jordan, sai che non amo tanto le feste." Dissi ridendo.
"Lo so, ma nulla di particolare. Io, tu, Megan, Amber, Kendall, George e Allison."
"Oh e va bene."
Sentii bussare alla porta. La porta si aprì e vidi Megan.
"Heyy Megan entra" dissi facendo un sorriso a 32 denti.
Guardai subito dopo Jordan e vidi che non la guardava nemmeno.
"Bene, donne. Vi lascio sole a parlare delle vostre cose." Disse lui alzandosi dal letto e forzando un sorriso quando guardò Megan.
"Jordan, potresti aspettarmi a casa tua? Devo parlarti." Disse Megan voltandosi verso Jordan che era sull'orlo della porta. Jordan annuii e andò via. Sono quasi sicura che gli volesse dare una seconda chance. Come sto io al pensiero? Di merda. Ma l'ho detto, qualsiasi cosa per la felicità della mia migliore amica.
"Allora, come stai?" Disse Megan sorridendomi.
"Meglio, al pensiero di aver risolto con te." Dissi sorridendo.
"Anche io mi sento in colpa per l'accaduto." Disse abbassando lo sguardo.
"No, non devi. Io ho decido di partire per un po', il tempo di rilassarmi e riprendermi. Parto fra quattro giorni. Jordan già vuole organizzare la festa d'addio, ma non starò via per sempre hahah" dissi ridendo.
"Sai che non devi farlo Audrey." Disse guardandomi negli occhi.
"Devo, Megan. Prima di tutto per te, tu e Jordan vi darete una seconda possibilità solo se io starò fuori dai piedi. E poi anche per me, ho bisogno di un momento di distacco e relax."
"Mi mancherai tantissimo Audrey, ma promettimi che ritornerai."
"Certo che ritorno" dissi abbracciandola.
"Adesso devo andare, tu riposa." Disse lei alzandosi dal letto e stampandomi un bacio sulla fronte.
"Va bene, a domani."
Megan andò via. Io crollai subito. Ero troppo stanca.
STAI LEGGENDO
Un amore complicato
Romance"Ciò che è difficile attrae. Ciò che è impossibile seduce. Ciò che è complicato spaventa. Ciò che è estremamente complicato innamora. Ecco Jordy, io sono innamorata fottutamente di te... Sono innamorata del tuo modo di essere stronzo, ma allo stess...