❀XXI❀

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Jimin guardò la corvina dormire tranquilla sul letto enorme della suite. La ragazza aveva pianto così tanto che alla fine si era addormentata contro il petto del maggiore, ed il ragazzo successivamente l'aveva portata sul letto coprendola perché il suo corpo continuava a riempirsi di brividi.

Non riusciva a sentirsi tranquillo. Dopo quello che Eunjin aveva detto non aveva potuto far altro che preoccuparsi, non voleva che Eunjin tornasse a casa sua aveva il terrore che i suoi genitori facessero qualcosa per farla soffrire ancora di più, che trovassero un modo per tenerli lontani e Jimin non sarebbe riuscito a sopporta nessuna di quelle cose: Eunjin aveva sofferto così tanto nella sua vita ed il dolore di tutti quegli anni l'aveva travolta come una valanga solo in quel momento; e Jimin non poteva pensare alla sua vita senza la ragazza. Ma d'altra parte capiva che la corvina aveva bisogno di capire e meritava delle spiegazioni.

Sapeva però che niente di quello che gli avrebbero detto i suoi genitori l'avrebbe fatta sentire meglio o le avrebbe dato una famiglia normale.

La sua famiglia non sarebbe mai cambiata.

I suoi genitori e suo fratello non l'avrebbero mai trattata come avrebbero dovuto trattare una figlia ed una sorella. Non c'era amore da parte loro nei confronti di Eunjin e Jimin era sicuro che non ci fosse mai stato e che non ci sarebbe mai stato l'amore che Eunjin voleva da parte della sua famiglia.

Jimin era pronto a darle tutto l'amore di cui la ragazza aveva bisogno ma ancora una volta sapeva che Eunjin aveva bisogno di farlo, aveva bisogno di affrontare la sua famiglia.

Quando Eunjin l'aveva guardato con i suoi occhi spenti e pieni di lacrime il ragazzo si era sentito male. Non aveva mai visto i suoi occhi così tristi e sofferenti. Gli occhi della ragazza erano stati la prima cosa di cui Jimin si era innamorato la prima volta che l'aveva vista. Erano così belli e pieni di vita e se i suoi genitori l'avessero cresciuta come qualsiasi altra ragazzina sicuramente Eunjin sarebbe stata una ragazza ancora più felice e vivace.

Baciò la fronte della corvina ed accarezzò con dita leggere il suo viso.

Non voleva davvero tornare a Seoul.

Gli mancavano i ragazzi ma tronare significava anche doversi trovare un nuovo lavoro e tornarci a preoccupare per i suoi genitori ed anche per Eunjin e quello che sarebbe successo con i suoi genitori.

Quei giorni passati a Busan con i suoi genitori e la ragazza erano stati belli, era stato come se non ci fosse nessuna preoccupazione. Era davvero felice ed era in ansia per il ritorno a casa.

Sorrise appena quando Eunjin aprì lentamente gli occhi e si stiracchiò facendo dei versi che fecero intenerire il ragazzo.

«Non volevo svegliarti» disse riferendosi alle piccole carezze fatte sul suo viso. La ragazza scosse la testa e si strinse di più a Jimin affondando il viso nel suo petto.

«Ho male alla testa» sussurrò con voce assonnata.

«Chiamo i miei e gli dico che non ci vedremo questa sera» Eunjin si allontanò subito dal ragazzo guardandolo confusa.

«Perché no?»

«Te la senti di andare? Dopo quello che è successo prima possiamo restare in hotel a riposare visto che domani mattina dobbiamo partire molto presto» disse e ancora una volta Eunjin scosse la testa. Si sedette sul letto e guardò con rimprovero Jimin.

U P T O W N | pjm [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora