❀XVII❀

1.9K 195 21
                                    




❀ ❀ ❀

«Ti porto a conoscere la mia famiglia»

Eunjin rimase a guardarlo con occhi spalancati per diversi minuti. Voleva portarla dalla sua famiglia? A lei? Voleva portare lei dalla sua famiglia?

Era pazzo? Forse ubriaco o drogato?

Come gli era potuta venire in mente una cosa simile? Se i suoi genitori pensavano che lei fosse stupida e che si era comportata come una poco di buona chissà cos'avrebbero potuto pensare di lei i genitori di Jimin.

«COSA? Sei pazzo? Non voglio venire, scendo dal treno» disse nel panico alzandosi dal suo sedile e cadendo addosso a Jimin un secondo dopo perché il treno era partito.

Jimin rise ed Eunjin poté sentire le vibrazioni della sua risata contro i suoi palmi che erano appoggiati sul petto muscoloso del ragazzo.

«Perché ti agiti tanto? I miei genitori non vedono l'ora di vederti» disse sincero, i suoi genitori avevano davvero molta voglia di conoscere la corvina che da cinque anni aveva occupato i pensieri del loro unico ed amato figlio e quando Jimin aveva detto ai due che sarebbe andato a trovarli insieme a lei sua madre aveva urlato di gioia.

«Jimin, ma guardami» sussurrò con il viso rosso per l'imbarazzo.

«Non piaccio ai miei genitori pensi che potrei piacere ai tuoi?» disse con un filo di voce e con il viso rosso per l'agitazione.

«I miei genitori ti ameranno» rispose sicuro stringendola a lui regalandole un bacio tra i capelli. «Non essere così tesa, ok?» fece sorridendole in modo gentile, se la ragazza si agitata anche lui si sarebbe agitato... anzi, era già molto agitato perché aveva paura di quello che Eunjin avrebbe potuto pensare vedendo casa dei suoi genitori. Aveva paura che lo avrebbe guardato in modo diverso vedendo la situazione economica della sua famiglia.

«Non gli ho fatto nemmeno un regalo, come posso presentarmi a mani vuote?» disse continuando ad agitarsi.

«Non hanno bisogno di un regal-»

«Oddio, non gli ho preso niente!»

«Eunjin!» la richiamò facendola sobbalzare e spalancare gli occhi, «Andrà tutto bene, te lo assicuro» la sua voce era calma e fece scivolare le sue mani lungo le spalle della corvina, sperando che smettesse di essere così rigida sotto il suo tocco. «Se continui ad essere così tesa sarò costretto a farti rilassare in un altro modo» scherzò guardandola con malizia e la ragazza aggrottò le sopracciglia.

Per farle intendere di cosa stesse parlando portò le mani sulle cosce della ragazza, portandole lentamente in una zona intima. Eunjin spalancò gli occhi e schiaffeggiò le mani del maggiore.

«Siamo in un treno!» squittì rossa come un pomodoro.

«E allora? Siamo in una cabina e siamo soli»

«Le porte sono trasparenti!» insistette provando a liberarsi dalla presa del biondo, sperando in quel modo che gli passasse quella strana idea che gli era venuta ma Jimin non demorse e portò le labbra sul collo della ragazza facendola rabbrividire. «Jimin!» provò ad allontanarlo ma un secondo dopo sentì la lingua del ragazzo tracciare un piccolo percorso sul suo collo prima di iniziare a succhiare un punto impreciso ed un'ansimo involontario lasciò le sue labbra.

U P T O W N | pjm [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora