Corse come non aveva mai fatto prima, cercando di distanziarsi il più possibile da quel ragazzo che aveva conosciuto in giovane età e con cui tanto aveva condiviso. In cuor suo sapeva di aver preso la decisione più consona per entrambi ma era davvero questo ciò che desiderava per se stessa?
Avvolta nei suoi pensieri, aprì la porta della stanza padronale e fece chiamare una delle numerose governanti della famiglia.
"Buongiorno signorina" disse una ragazza in abiti da domestica, munita di cuffietta e grembiule, indice che aveva appena concluso di preparare la colazione che a breve sarebbe stata servita al pian terreno.
"Buongiorno Eveline, mi potrebbe gentilmente preparare l'occorrente per un bagno caldo? Ne ho davvero bisogno" domandò spaesata, non curante del suo aspetto che fece subito allertare la giovane donna che annuì con un cenno del capo.Concluso il suo "trattamento di bellezza", si trascinò a fatica nella sala adibita ai pasti, cercando di mascherare il più possibile il dolore che poco si addiceva ad una ragazza solare come lei.
Avesse posseduto un mantello dell'invisibilità lo avrebbe usato senza pensarci due volte.
Quella giornata era appena iniziata e già si prospettava essere una delle peggiori della sua vita."Buongiorno, miei raggi di sole" esordì il governatore George, rivolgendosi alla consorte e alla figlia, appena accomodatesi al grande tavolo in mogano finemente lavorato.
La stanza era adornata da varie piante esotiche e dipinti dei più illustri rappresentati dell'epoca, conferendo all'intero ambiente un aspetto sontuoso come l'uomo che la aveva personalmente arredata."Oggi è un giorno importante per la vita di tutti noi! La nostra piccola sta per diventare donna! Ed è con immenso piacere che voglio così dare il benvenuto ai nostri ospiti, giunti stamane dall'Inghilterra..la famiglia Norrington!" continuò il governatore, alzandosi in piedi e allargando le braccia in segno di accoglienza.
Le porte della sala si spalancarono e fecero il loro ingresso quelli che sarebbero stati, in tempi assai brevi, i suoceri di Elise, accompagnati dal figlio.Svolte le dovute formalità, si sedettero anch'essi e alcuni camerieri cominciarono a servire i commensali.
"Dunque, Elise, tuo padre mi ha detto che a breve compirete ventuno anni. Un grande traguardo!" disse l'uomo rivolgendosi con tono amichevole.
Il signor Norrington era di bella presenza, un uomo sulla cinquantina, di forte corporatura e dai connotati tipicamente europei.
Le iridi erano chiare, grigiastre a dirsi, ed i suoi capelli corvini erano ravvivati d'argento in vari punti, segno inesorabile dell'età che avanza, del trascorrere frenetico del tempo.
Doveva aver per forza combattuto in qualche guerra, pensò Elise distrattamente, soffermando lo sguardo sul portamento fiero e rispettoso che lo caratterizzava.
"Sì, e come celebrarlo se non annunciando un matrimonio combinato!" rispose ironicamente la giovane, scaturendo le risa del ragazzo che le stava seduto di fronte.
Incuriosita lo osservò con discrezione, aveva i tratti del padre ma un sorriso semplice e delicato, ingenuo come quello di un bimbo pronto ad addentare un bignè alla crema.
"Molto piacere, io sono Liam" esordì il giovane, alzandosi e porgendo il palmo della mano alla ragazza che subito si prestò a ricambiare il saluto come prevedeva il buon costume.
Le fece ridere quanto il ragazzo risultò impacciato nel fare un semplice baciamano, pareva quasi non avesse mai dialogato con il gentil sesso.~~~~
I giorni trascorsero, connotati da una lentezza aberrante e, senza che potesse rendersene conto, fece capolino la sera precedente al suo compleanno.
La cena era stata servita ormai da tempo ma la giovane non aveva la minima intenzione di presenziare. Aveva lo stomaco chiuso, contratto dai conati al solo pensiero del matrimonio.
Non trovava giusto che la sua vita venisse decisa interamente dai suoi genitori, loro avevano potuto scegliere, scegliersi secondo l'amore.
Lei invece si vedeva costretta ad accettare un destino ingiusto, scelto con ipocrisia dalle stesse persone che sempre le avevano insegnato il valore e l'importanza della libertà.
Si lasciò la sua stanza alle spalle, scendendo lungo i corridoi e uscendo all'aria aperta, rintanandosi da occhi indiscreti nel giardino residenziale.
Osservò il porto commerciale che si estendeva di fronte ai suoi occhi, brulicante di persone delle più disparate nazionalità che si apprestavano a chiudere le bancarelle o a concludere gli ultimi affari.
In lontananza scrutò una nave dalle vele scarlatte, illuminata dal sole calante, che approcciava il porto in tutta la sua magnificenza.
Avrebbe voluto poter salpare su una di quelle imbarcazioni e fuggire lontano insieme a James.
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Il Coraggio di Rischiare (Dark Waters Trilogy)
Romance~Il mare è libertà, non conosce porti sicuri ne pietà~ (Primo libro della Trilogia Dark Waters) Port Royal, Mare dei Caraibi, 1650. Elise Bennett possedeva tutto ciò che una ragazza potesse desiderare; bella, intelligente ed estremamente testarda, c...