Qualche giorno prima, Port Royal
Isabelle era a digiuno ormai da giorni, a stento si reggeva sulle sue gambe esili, preda di un grande dolore che difficilmente sarebbe stato attenuato dalle parole di conforto di George.
Seduta accanto alla finestra della camera matrimoniale, osservava l'orizzonte pregando in un miracolo, seguendo con l'indice la corsa frenetica delle goccioline di pioggia lungo il vetro.
Quella casa non era più la stessa senza Elise, mancava della sua allegria e del suo gioire ingenuo, le stanze si erano svuotate di qualsiasi umanità e poteva percepirne il peso gravoso del passato incurvarle le spalle magre.Con sguardo torvo, passava in rassegna le navi attraccate presso il grande porto commerciale, sperando invano che Shaw avesse cambiato idea sul rapimento della figlia.
La aveva codardamente abbandonata, consegnandola ad un destino incerto e una vita basata sulla menzogna.
Come poteva anche solo lontanante immaginare che, forzando la ragazza a partire insieme a lui, il passato sarebbe stato messo a tacere e il rancore accantonato?
Accesa di rabbia, sbatté il pugno contro il muro, procurandosi un'abrasione che subito iniziò a bruciare.
"Dannazione!" urlò adagiandosi al suolo, con le braccia penzoloni.
Le lacrime presero a scorrerle lungo le gote diafane, inumidendo il viso spento e privo di qualsiasi vitalità.
Era sempre stata una donna coraggiosa, positiva ed allegra, dai grandi valori coniugali e familiari, che difficilmente demordeva davanti alle difficoltà.
Tuttavia, mai come in quel momento si era sentita così impotente, incapace di agire e trovare una soluzione ad un destino che pareva già essere stato scritto, senza che lei fosse stata interpellata.Il suo pianto affranto venne interrotto dal picchiettare della porta in legno, dalla quale fece capolino una delle guardie del palazzo, bianco in volto e visibilmente preoccupato.
"Mia signora, perdonate la mia incursione poco elegante ma è richiesta la vostra presenza"
La donna volse lo sguardo verso il giovane, sistemando il suo abito e la sua acconciatura, cercando di ricomporsi, quanto meno esteriormente.
"Cosa sta succedendo, Blake?" domandò Isabelle, asciugando il volto distrattamente.
La guardia non fece tempo a proferir parola, che la quiete apparente della stanza fu interrotta dalle grida di stupore delle domestiche, le quali correvano avanti e indietro lungo i corridoi.
"Norman Wells" sussurrò Isabelle, in preda allo sgomento, dando voce al suo più grande timore.Solo cinque giorni prima infatti, avevano ricevuto una missiva direttamente dalla madre patria, in cui si annunciava l'imminente arrivo del Comandante Norman Wells, fedele affiliato della Compagnia delle Indie, pluripremiato e rispettato, un uomo dai modi fermi e decisi.
Tra le varie motivazioni di questo viaggio, quella che maggiormente attirò l'attenzione dei coniugi Bennett, specificava che il Comandante sarebbe giunto a Port Royal per sanarne le problematiche relative al dilagare della pirateria, che ormai si protraevano da tempi immemori.Con il cuore che le martellava nel petto, Isabelle seguì la guardia al pianterreno dove George stanziava, immobile, all'ingresso della residenza, a braccia conserte.
"Tutto questo puzza di marcio, mia cara. Temo che la situazione si metterà male" soppesò il Governatore, osservando il Comandante avvicinarsi a passo spedito, seguito da una schiera di sottoposti armati fino ai denti.
I due si fronteggiarono per alcuni istanti che parvero senza fine agli occhi di Isabelle, scambiandosi uno sguardo carico di tensione e rispetto, in un silenzio surreale.
"Governatore" salutò con fermezza Wells, rigido nella sua uniforme scura.
"Comandante Norman Wells, a cosa devo la vostra presenza? Prego, seguitemi" rispose George, voltandosi per accogliere l'ospite ma fu presto interrotto dalle parole prive di emozione di quest ultimo.
"Sono spiacente ma devo rifiutare"
Wells alzò il braccio e fece segno ai suoi di avanzare verso il Governatore, che fu presto immobilizzato ed ammanettato, sotto lo sguardo incredulo dei presenti.
"George William Bennett, vi dichiaro in arresto per crimini contro la Corona, omertà e favoreggiamento nei confronti della pirateria"
STAI LEGGENDO
Il Coraggio di Rischiare (Dark Waters Trilogy)
Romance~Il mare è libertà, non conosce porti sicuri ne pietà~ (Primo libro della Trilogia Dark Waters) Port Royal, Mare dei Caraibi, 1650. Elise Bennett possedeva tutto ciò che una ragazza potesse desiderare; bella, intelligente ed estremamente testarda, c...