Pov's Hazza
Ciao a tutti, mi chiamo Hazza, almeno credo che questo sia il mio nome, visto che del mio passato non mi ricordavo niente. Sapevo solo che mi ero svegliato in mezzo ad una stazione e che avevo questo nome per la testa.
Comunque, tre giorni fa avevo compiuto 18 anni ed ora me ne stavo andando dall'orfanotrofio, visto che avevo raggiunto la maggiore età.-Ti ho trovato un lavoro su una pescheria, devi seguire il sentiero, poi devi andare a sinistra e...mi stai ascoltando?-
-Sto ascoltando signora direttrice- in realtà non stavo del tutto ascoltando, guardavo i bambini che mi stavano salutando dalla finestra, mentre io ero fuori al freddo con questa vecchia.
-Sei stato la mia spina nel fianco da quando sei arrivato qui. In questi 10 anni ti ho nutrito, vestito e ti ho messo un tetto sopra la...-
-La testa- la interruppi perchè mi ripeteva sempre le stesse cose, infatti mi guardò male.-Come mai non ricordi un ficco secco della tua vita, ma tutto quello che dico invece sì? Per non parlare di quel ciondolo che hai sempre al collo-
-Ma sicuramente è della mia famiglia e sul retro c'è scritto...-
-Insieme a Londra, lo so e scommetto che vorresti andare in Inghilterra a cercare la tua famiglia giusto?- le risposi annuendo.
-Ahahahah caro signorino Hazza, è meglio che ti metti in fila per guadagnare il pane e non pensare a queste sciocchezze-
Quando finì di parlare mi spinse fuori, letteralmente, dal cancello e lo richiuse subito. Stavo per andarmene, prima di risentire la sua voce schifosa.
-E ringraziami Hazza ahah- non la ringraziai e poi per cosa? Anzi l'unica cosa per la quale potevo ringraziarla, era di essermene andato da quella pettegola.Stavo camminando da circa 15 minuti nel sentiero, fino a quando non finii davanti a due strade che si dividevano. Su un cartello c'era scritto che a sinistra mi sarei trovato in un piccolo villaggio, dove c'era una grande pescheria, probabilmente quella che mi aveva detto la direttrice. Mentre sull'altro, a destra, sarei andato a San Pietroburgo ed ero tentato di andare a destra.
-Se andassi dall'altra parte, forse potrei trovare qualcosa sul mio passato- presi il ciondolo tra le mani e lo fissai intensamente, ero molto legato a quell'oggetto.
-Chiunque mi abbia dato questo ciondolo doveva volermi bene. Forse sto impazzendo, perchè oltre a parlare qua da solo, voglio andare a Londra senza nemmeno un soldo- guardai verso l'alto urlando.
-Mandami un segno, un'indizio, qualsiasi cosa- e mi sedetti su una roccia, quando all'improvviso, saltò fuori un cucciolo di husky siberiano, era la cosa più tenera che avessi mai visto.Il piccolo mi corse incontro, volendo giocare, ma io non avevo voglia.
-Hey cucciolo, adesso non ho proprio voglia di giocare, capito?- ma il cane non si arrendeva, anzi venne verso di me, per poi allontanarsi verso la strada che conduceva alla città. Che fosse il segno che aspettavo? Mi alzai ed andai verso il cucciolo, prendendolo in braccio.
-Ho l'impressione che anche tu sia solo come me vero? Ma non ti preoccupare, ora ci sono io e ti chiamerò Lucky, perchè sei stato fortunato, ad avere incontrato una persona per questi boschi innevati, potevi morire di fame- al cane sembrò piacere il nome, infatti mi leccò il viso, poi io e Lucky ci mettemmo a camminare verso la città.Eravamo in viaggio da una ventina di minuti, quando vidi una casa con delle persone, c'erano dei bambini e i loro genitori.
-Scusate, quanto manca per San Pietroburgo?-
-Sei quasi arrivato, mancano altri 10 minuti-
-Grazie mille-
-Figurati- la signora mi fece un sorriso tenero e in quel momento, avrei tanto voluto ricordare se anche mia madre, avesse lo stesso sorriso dolce.
-Sai Lucky, certe persone sono fortunate ad avere una famiglia che ti vuole bene. Spero tanto di riuscire anch'io a ritrovarla, per essere finalmente felice-Camminammo ancora un po' e finalmente vedemmo San Pietroburgo, era bellissima.
Nota autrice:
Finalmente è comparso il nostro Hazza💚 e si è aggiunto questo bellissimo cagnolino. Se questa razza di cane non vi piace, potete immaginare Lucky con quella che vi piace di più.
Ci vediamo al prossimo capitolo.❤
STAI LEGGENDO
L'ultimo Styles (larry stylinson)
General FictionDalla storia: -Tu sei davvero il principe Harry devi credermi- questo era quello che Louis mi stava dicendo, ma io non gli volevo credere. -SMETTILA- gli urlai con le lacrime agli occhi. Ho scritto anche il sequel della storia, si chiama "Insieme pe...