Pov's Louis
Io e Zayn eravamo davanti al teatro Royal Opera House*, mentre aspettavamo Hazza, o meglio Harry e Liam.
-Ci pensi Louis, tra un po' avremo i soldi della ricompensa, anche se non capisco come ha fatto Hazza, a rispondere correttamente all'ultima domanda-
-Perchè Zayn...lui è il vero principe. Quel ragazzo che ha aperto il passaggio segreto...ero io, quella cosa la sapevamo solo io, il re ed Harry-
Mi guardò scioccatto.
-Questo significa che Hazza ha ritrovato la sua famiglia, abbiamo trovato il legittimo erede al trono di Russia...e tu?-
-Io sparirò dalla sua vita-
-Ma Louis...-
-I principi non sposano gli sguatteri- perchè sì, alla fine mi ero innamorato di quel ricciolino.
-Tu glielo devi dire ad Hazza-
-Dirmi che cosa?- non mi ero accorto, che era arrivato.
-Dirti...quanto sei bello ed elegante Harry- lo presi a braccetto ed entrammo a teatro.Io, Hazza e Zayn eravamo sui posti riservati a noi, mentre Liam si trovava insieme al re, in alto, in una zona riservata.
Vidi Hazza che dall'agitazione, aveva distrutto, letteralmente, il listino con scritto i vari balletti che si sarebbero svolti, gli presi la mano.
-Andrà tutto bene vedrai- sussurrai ma non mi rispose, annuì soltanto.
Dopo circa due ore, lo spettacolo finì ed io e Hazza ci alzammo, per dirigerci nel posto riservato al re, come ci aveva detto di fare Liam.Ormai eravamo arrivati davanti alla porta.
-Allora tu rimani qui, mentre io ti annuncio come si deve- stavo per entrare, quando mi fermò.
-Louis-
-Dimmi-
-Ne abbiamo passate tante insieme e io volevo...ringraziarti per tutto quanto-
-Hazza io...io...anche io volevo ringraziarti, per non aver mollato questa avventura- stavo per dirgli che lo amavo, ma non potevo. Lui era ed è un nobile, non potrebbe mai volere uno come me.
-Ora entro e...ti aguro buona fortuna Hazza- entrai e chiusi la porta.Una volta dentro, c'era Liam che mi aspettava e cominciai a parlare con lui.
-Signore, vorrei che diceste al re, che ho trovato suo cugino, il principe Harry Styles ed è qui fuori che attende-
-Mi dispiace molto caro giovanotto, sua altezza ha detto che non vuole vedere nessuno- mi fece l'occhiolino ed aprì una tenda rossa, che separava il piccolo salottino, dove eravamo noi, dalle poltrone del teatro.-Liam di a questo giovane che ho visto tanti di quei principi Harry, da bastarmi per tutta la vita, quindi per cortesia mandalo fuori-
Il re non si era alzato dalla poltrona e non si era nemmeno scomodato, a girarsi verso di noi.
-Venga la accompagno alla porta- mi disse Liam, ma io ovviamente restai dentro, mentre lui uscì dalla stanza, sicuramente per andare da Zayn.Spostai la tenda, entrai nella zona poltrone e cominciai a parlare con il re.
-Maestà io non avevo cattive intenzioni, mi chiamo Louis e un tempo, lavoravo al palazzo degli Styles- mentre dicevo questo, mi ero avvicinato a lui.
-Bhè questo non lo avevo ancora sentito, devo ammetterlo- e si alzò infuriato, pensando che fosse una bugia.Stava per andarsene, ma gli sbarrai la strada.
-Perfavore, dovete ascoltare quello che ho da dirle- ma questo sembrò farlo incazzare, ancora di più.
-Lo so quello che vuoi- e mi superò andando nel salottino. Una volta giunti lì, tirò una corda per chiamare la sicurezza e poi continuò a parlarmi.-È una cosa che vedo in continuazione, uomini che educano giovani ragazzi alle maniere regali-
-Se vostra altezza mi lasciasse parlare...-
-Non hai sentito? Sono stanco di vedere ragazzi che si fingono Harry, che parlano e si comportano come lui. Alla fine non è mai mio cugino- mi stavo incazzando di brutto.
-QUESTA VOLTA È LUI- urlai fortissimo.
-Louis giusto? Ho sentito parlare di te. Sei Louis Tomlinson, tu sei quell'imbroglione di San Pietroburgo, che ha affittato un teatro, per trovare un sosia di Harry-
-Sire la prego dovete ascoltarmi, non voglio mentirle- ma sembrava, che non ci fosse modo di convincerlo.
-Che dolore vuole infliggere ad uomo solo per denaro? Portatelo fuori-
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L'ultimo Styles (larry stylinson)
General FictionDalla storia: -Tu sei davvero il principe Harry devi credermi- questo era quello che Louis mi stava dicendo, ma io non gli volevo credere. -SMETTILA- gli urlai con le lacrime agli occhi. Ho scritto anche il sequel della storia, si chiama "Insieme pe...