capitolo 8:zitto, boccaccia!

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richie pov
perchè avevo detto quello che ho detto, mi maledissi.
ma ora era meglio non pensarci, eddie sanguinava e se la madre avesse scoperto qualcosa avrebbe dato la colpa a me.
"eddie, ora andiamo insieme in farmacia e compriamo le cose per medicarti questa fottuta ferita. Cazzo eddie, ma perchè eri qui?"
"io...io..."
"va beh, fa niente, sali e mettiti qua."
"mi fa male il petto."
"eds, stringi i denti e sali"
eddie mi strinse i fianchi ed andai in farmacia.
"Allora...eddie cosa prenderebbe?"
Nello scaffale di fianco a me c'era un disinfettante, così lo presi, poi comprai ovatta e gel per dopo la medicazione.
non aveva una grande ferita, ma non doveva rimanere traccia di quella r che aveva sul petto.
presi tutto e pagai, per poi uscire di corsa per portare eddie a casa mia.
eravamo solo, abbastanza lontano dalla signora k.
abitavamo a soli due isolati di distanza.
"eddie, ora stenditi sul divano, io cerco di fare quello che posso"
"no, non ti permettere di toccarmi. voglio farlo da solo..."
"eds io volevo solo dare una mano"
"Richie, non è che non mi fido, è solo che non voglio che tu lo faccia."
"Ma volevo solo..."
"E va bene, fallo tu."
Presi l'aqua ossigenata e un po di ovatta.
Il sangue non era molto, ma sarebbe rimasta una cicatrice piccola vicino al cuore.
quasi come un tatuaggio, ma molto macabro.
quando misi l'acqua ossigenata sulla ferita, eddie cacciò un gridolino, ed io, per tranquillizzarlo gli accarezzai i capelli.
Lui sembrò calmarsi, sembrò stare meglio, tutta in una botta.
"Grazie, non dovevi"
"ma sta zitto eds, si fa di tutto per..." non potevo continuare la frase con -amici- o -migliori amici-, gli avrei mentito, ed era l'unica cosa che non volevo assolutamente fare.
"per?" disse giustamente eds curioso.
era il momento per dirgli tutto, era arrivato il momento di confessare tutto. Dalla mia bocca sarebbe solo uscito -per chi amo- ma non fu così.
"oh, no niente" dissi "vuoi un po di coca-cola?"
"uhm, ok..."
Nei suoi occhi la luce scomparve, non era la risposta che si aspettava.
Che risposta voleva? non lo capivo. Avevo paura di rovinare la nostra amicizia, avrei rovinato i 16 anni più belli della mia vita.
"vuoi anche vedere un film con me...se ti va...possiamo vederci un film"
"uhm, credo che debba tornare a casa. ma ho voglia di coca-cola, quindi dammene un po'"
non sorrise, nemmeno di rimando a ciò che gli avevo detto.
così presi la cola dal frigo e la diedi ed Eddie.
"ok, grazie. ora vado a casa"
"sicuro che vuoi andare a casa eds?"

eddie pov
no che non volevo andare a casa ma era l'unico modo per stare lontano da richie.
dopo quello che aveva detto, pensavo di aver rovinato ogni cosa. la nostra amicizia, tutti gli anni di amicizia passati a ridere e scherzare. e tutto per colpa di questo stupido amore.
"si, vado a casa" 
Uscì dalla porta, senza accorgermi di aver dimenticato il mio marsupio a casa sua.
richie mi aveva anche riportato la bici a casa, quindi sarei dovuto andare a piedi.
mentre camminavo nel vialetto di casa tozier però, richie mi chiamò dall'uscio della porta.
"Eddie"
"richie, cosa c'è?"
"volevo salutarti...non mi hai permesso nemmeno di abbracciarti"
"Oh, ok"
richie venne vicino a me, per abbracciarmi forte, per stringermi.
Ma non mi abbracciò.
Mi prese il volto nelle sue mani, mi avvicinò alla sua bocca, e fu un attimo, una scintilla. Lui chiuse gli occhi, io li avevo spalancati, mi baciò. 
le sue labbra morbide sulle mie.
In un attimo il mondo diventò più leggero, diventò tutto più colorato, diventò tutto perfetto.
Richie fece scendere le sue mani sul mio collo, mentre cercava di baciarmi senza iniziare a piangere.
si stava distruggendo da solo, perchè aveva paura che dopo quel bacio, non lo avrei voluto più vedere.
si percepiva sotto pelle la tensione di Richie, si percepiva il suo dolore, nel fare un gesto tanto importante, si percepiva la paura di non essere accettato per quello che provava.
si staccò dalle mie labbra violentemente.
vide la mia faccia sorpresa, e non fu un bel segno per richie.
"ho fatto una cazzata, scusami"
si stava rimangiando ogni cosa.
"Richie, sta zitto"
"ho fatto una cazzata eddie. non voglio che tu stia male"
"io? stare male? richie, sta zitto e baciami di nuovo."
Non volevo altro in fondo, e poi non trovavo il motivo per cui avrei dovuto nascondere quello che avevo nel cuore se ricambiato.
lui mi sorrise e mi baciò di nuovo, mi chiese l'accesso con la lingua, che io acconsentì.

richie pov

ero la persona più contenta di tutto il pianeta.
Presi eddie da sotto le gambe e lo riportai dentro casa, per poi farlo stendere sul divano.
"oh, richie..."
disse eds, ancora sottomesso dal sottoscritto
"andiamo con calma" disse poi eddie.
"uhm, si certo"
ci eravamo appena baciati, non potevamo mica farlo subito no?
"scusa eds, mi sono fatto prendere dal momento"
"Oh, no, va bene,  ma non adesso."
Eddie guardò l'orario.
"senti, io posso rimanere ancora un paio di ore, se ti va ancora di vedere il film..."
"oh, si, va bene."
presi la cassetta e misi il film.
era uno dei film usciti da una sola settimana al cinema, solo che eddie non lo aveva visto.
Voleva, ma la madre aveva paura che potesse prendersi qualche tipo di malattia mortale, o qualche cosa di simile.
"dio mio, ma che schifo" disse eds quando vide le budella di un uomo mezzo squarciato.
"oh, quella assomiglia a tua ma-"
"Zitto boccaccia"
avrei potuto smetterla di fare il coglione con la mamma di eddie, ma mi divertiva.
E avrei dovuto continuare ancora per molto tempo, non avevo più confessato ai ragazzi il mio orientamento sessuale.
non avevo detto niente a nessuno.
bill e stan avevano fatto coming out senza nemmeno accorgersene, ma io non avrei fatto lo stesso errore.
mike e ben già avevano capito tutto, ma bev non lo sapeva ancora.
lo avrei ufficializzato...e avrei ufficializzato anche la mia relazione con eddie.
Non avrei mai mentito a nessuno dei ragazzi, soprattutto a Bill, che mi era stato tanto d'aiuto in questi mesi. mi dava consigli utili, ma che io non ho mai realmente applicato, se no avrebbe capito che non ho nessun amico gay al di fuori di lui e stan.
eddie era sul divano ancora, e ogni tanto ci baciavamo timidamente.
"Richie, ora devo davvero andare...scusa"
"no, fa niente"
lo presi, lo baciai e dissi "ora puoi andare, amore mio"
lui arrossì e disse "wow, amore mio?"
"si,ti da fastidio?"
"Che? no!"
"allora a domani a scuola, ti vengo a prendere."
"ok"
"a domani amore."
"a domani, tesoro mio" disse eddie, prima di stamparmi un piccolo bacio sulle labbra e andarsene.

ᴛʜᴇ ᴄᴏɴᴛᴀᴄᴛ - ʀᴇᴅᴅɪᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora