capitolo 12:signora k

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richie pov
avevamo scopato o come dico io, abbiamo fatto l'amore.
Al mattino Eddie era nudo sul letto, e avrei potuto svegliarlo con una bella colazione.
preparata la colazione, svegliai eddie.
"amore, scendi, ho fatto la colazione"
"ancora due minuti..."
"no eddie. muoviti."
"almeno mi passi le mutande?"
"uhm, si"
"mi fa male il sedere"
"ops, colpa mia"
Ero stato tanto brutale?
"fa niente" disse eddie stropicciandosi gli occhi. "che ore sono?"
"le nove"
"oddio, mia mamma!"
"tranquilla principessa, cenerentola ha un principe adesso, ho gia detto tutto a tua madre."
"cosa? lei non sa che sono, insomma, gay"
"eddie ti pare che gli ho detro questo? gli ho detto che Bill aveva ospiti a casa dopo le 23. poiché mi sembrava un orario non consono per tornare a casa hai dormito da me"
"e lei? come ha reagito?"
"ha detto solo -beh almeno stava in compagnia, grazie-"
Non gli stavo mentendo...però la madre era sembrata molto preoccupata dalla voce.
la madre era iperprotettiva nei confronti di eds.
"non sa che sei gay? mia mamma lo sa...ed ha persino intuito che l'anno scorso ero innamorato di te. e pensare che io l'ho scoperto due mesi dopo"
"wow richie, sei innamorato di me da...quasi un anno?"
"beh si."
a quelle parole eddie sorrise.
non so perché mi baciò con una foga mai vista in quel momento, ma era più che altro felicità.
"ehi andiamo a fare colazione?"
"si richie"
era impressionante quante cose mi provocasse
eddie con me fa il felice, l'imbarazzato, il geloso,il timido, l'impacciato e il sexy.
non so come faceva a stare con uno come me.
qualcuno busso alla porta.
io corsi ad aprire.
"signora k che sorpresa, entri" dissi alla madre di eddie.
"eddie caro, qui c'è la mamma"
Eddie sbiancó.

eddie pov
l'unica cosa che mia madre non doveva vedere la stava per vedere.
me, in mutande, a casa di richie.
in cucina mentre tagliavo delle fette di pane.
se avesse scoperto che stavo usando il coltello probabilmente lo avrebbe usato per tagliarmi la gola.
"eddie caro, dove sei?"
cercava mia mamma
"eddie, buongior-" disse facendi una pausa "che ci fai in mutande?!"
"mamma faceba caldo"
"no non credo. che hai fatto eddie?"
potevo mentire a mia mamma? se avesse scoperto tutto? se mi avesse cacciato di casa?
non feci in tempo a dire niente perché richie interruppe la conversazione.
"signora ieri ho acceso i termosifoni al massimo"
mia madre sembrava non crederci.
"va bene..."disse lei, anche se sapevo cosa sarebbe successo.
"dopo a casa facciamo i conti" ed ecco mia madre nella sua massima espressione.
io, inquietato da questo...presi richie in disparte.
"richie mia mamma vuole darmi il resto"
"abbi pazienza. tesoro sta tranquillo"
"non sa che sono omosessuale..."
"questo è il momento per dirle ogni cosa."
"ma richie non posso, è mia madre."
"tu odi tua madre, vero?"
"si molto."
"tu mi ami?"
"si..."
"e allora non ci sono problemi. dille solo la verità eds" disse richie per poi stamparmi un bacio sulle labbra.
"mamma..."
"si eddie caro"
"mamma io..."
"diglielo eds"
"sono gay"
A mia madre parve venire un infarto.
"tu,COSA?"
"SONO GAY,G-A-Y"
mia madre ancora sconvolta disse
"va bene, adesso prenoto una visita dal dottore. è una stupida fissa."
"mamma non è una fottuta malattia e risparmiati queste stronzate!"
"eddie caro tu sei malato"
quelle parole fecero avvampare richie.
Richie era protettivo, ma più che altro ci teneva al mio cuore e a ciò che sentivo.
"mamma io non sono malato! amo un ragazzo embe?"
"smettila di dire cazzate eds, sai benissimo che tua madre è una dinna comprensiva e che accetterà la situazione" disse Richie, di rimando.
"scommetto che vi siere fatti voi due stanotte, vero tozier?"
Io annui e richie procedette con la bomba:"si, abbiamo fatto sesso, e che sesso"
ero imbarazzato, ma mia madre se lo avesse scoperto, sarebbe evidentemente morta sul colpo.
"ora ti porto via da questo posto orribile" disse poi lei alzandosi.
"no fanculo stronza. io fon te non vado da nessuna parte"
"tu-vieni-con-me-dallo-psicologo"
"mamma smettila"
"ti vieni con me"
"no che non ci vengo, sporca puttana" le dissi, per poi lanciarle il piatto vuoto di fianco a me in pieno volto.
fu una soddisfazione, ma quando vidi mia madre alzarsi e correre alla macchina da sola senza prendermi e strattonarmi, pensai solo a quanto fossi stato un idiota a seguire il consiglio di richie, ma al solo pensiero del fatto che forse avrei vissuto con richie, non era male.
Quel pomeriggio tornai a casa e come avevo già previsto, mia madre mi aveva preparato le valigie con tutte le medicine e le aveva messe sul tavolo.
"ti stavo aspettando" disse vedendomi prendere le valigie.
"io starò da richie per sempre"
"wow, che novità" disse lei. io chiusi la porta alle mie soallee guardai un ultima volta casa mia.
"eds, hai preso tutto?"
"si rich"
"vuoi una mano?"
"si, grazie"
avevo più che altro bisogno di un posto in cui stare un po solo a piangere a dirotto, ma mi bastaca il petto di richie.
"credimi, sarà bellissimo"
disse richie per tranquillizzarmi.
"con te tutto è bello rich"
lui sorrise e mi limonó nel bel mezzo delka via e in pieno giorno.
il club dei losers aveva sentito la nostra dichiarazione ed ora sapevano che io e richie stavamo assieme.
quello era tutto perfetto, fino a quando mike e Jasmine non si misero assieme.
Jasmine non lo lasciava respirare, non gli faceva fare nemmeno più il suo lavoro, o suoi voti a scuola fecero un calo assurdo...e pensare che non frequenta nemmeno la vera e propria scuola.
Jasmine ci stava rovinando.
ne avevamo già parlato con bill, che ci aveva solo detto che avremmo dovuro darle una seconda possibilità, perché non voleva perderci.
"oh, bill che carino che sei..."disse a lui quando ci complimentó per la bellissima dichiarazione.
"...ma mai carino quanto eddie"continuò richie, provocando in me un vago senso di farfalle allo stomaco.

ᴛʜᴇ ᴄᴏɴᴛᴀᴄᴛ - ʀᴇᴅᴅɪᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora