capitolo 4: 30 settembre

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eddie pov
quella sera Richie avrebbe dormito da me.
era abbastanza disagiante, ma alla fine, ci siamo ritrovati la mattina stessa
quel pomeriggio siamo andati a casa di Bill, per stare con gli altri.
come facciamo sempre, siamo andati alla cava, per farci l'ultimo bagno estivo.
ormai era finito settembre.
senza alcun tipo di preoccupazione, Richie si tolse la maglia e dove gli avevo dato la pacca c'era un livido.
si può dire che fossi stato io?
mi sentivo tremendamente in colpa, ma Richie risolvette tutto in un attimo.
"mi dispiace, non pensavo fosse così forte lo schiaffo...era amichevole"
"per il livido? oh, lo tengo da quasi due mesi"
"beh, allora non è un livido Richie. hai provato a farti controllare?"
"Eds, sto bene, tranquillo."
"come posso?? guarda che è anche abbastanza esteso"
"eds, sta tranquillo. mi sono fatto controllare ed è solo un fottuto ematoma. lo toglierò tra qualche giorno"
"va beh"
da una parte ero felice perchè sapevo che non era colpa mia, ma dall'altra, ero preoccupato per lui.
"se vuoi, quando succede, posso stare con te"
"uhm, se non ti fa schifo il sangue,ok"
"ok, allora verrò"
Richie prese la rincorsa e si buttò giù, creando un bel giochetto di schizzi nell'acqua.
con un po' di timore mi buttai anche io.
"wow, sei ancora vivo."
"chiudi la tua boccaccia"
"va bene, eds"
"non chiamarmi Eds"
"tanto so che ti piace"
era vero. impazzivo quando mi chiamava in quel modo.
dopo il pomeriggio alla cava, io e richie andammo a casa mia, come avevo detto, alle sei.
mia mamma stava già alle prese con la cena.
devo dire che il profumo di bruciato che circondava la casa non era dei migliori, tanto che iniziai a sperare che mia madre decidesse di ordinare qualcosa.
Richie prese il suo sacco a pelo dalla mia cantina, e scelse quello più nuovo di tutti.
"ce ne stava un altro..."
"io voglio questo, okey?"
"si boccaccia"
niente mi soddisfaceva di più.
Richie che sorrideva alla parola boccaccia.
comunque alle sette abbiamo mangiato qualcosa ordinata, perchè il pollo si era bruciato e non avevamo niente nel frigorifero.
mia mamma, più o meno verso le nove e mezza, venne sopra in camera mia, per dirmi di andare a dormire e di allontanarmi da Richie.
non voleva che non stessimo attaccati.
non so per quale motivo, ma lei non lo voleva.
forse è omofoba?
Richie si mise nel suo sacco a pelo dicendo a mia madre:"magari poi la raggiungo stanotte". lei fece una faccia disgustata e chiuse la porta.
questo le dava ribrezzo, ma aiutava a coprire il vero orientamento sessuale di Richie.
"allora eds, che facciamo?"
"obbligo o verita?"
"uhm, anche se siamo in due, può farsi interessante...okey, giochiamo"

richie pov
io mi sedetti davanti ad Eddie.
"allora eddie, obbligo o verità?"
"verità"
"davvero non hai mai baciato nessuno?"
"Richie a chi potrei mai piacere."
a me piaceva da morire...
"smettila eds, non per forza bisogna mettere in mezzo dei sentimenti"
"il mio primo bacio non lo sprecherò in questo modo"
"onesto. io anche scelgo verità"
"okey, allora...hai mai baciato una ragazza?"
"vuoi farmi vomitare per caso? c'è sono fottutamente gay dall'inizio delle superiori."
"ah, non me lo avevi detto"
"beh, ora lo sai. tu che scegli?"
"verità"
"è vero che non ti sei mai innamorato di qualcuno?"
"si che mi sono innamorato nella mia vita."
"uh, e di chi?"
"Richie, ma tutte queste domande?"
ma perchè eddie stava cambiando strada?
"curiosità. comunque scelgo obbligo."
"ti obbligo a prendermi quei vestiti da sopra l'armadio"
"perchè?"
"perchè non ci arrivo, stanno lì da anni ormai"
"ew, sono pieni di polvere"
dissi scuotendo quei vestiti che necessitavano di una lavatrice.
"va beh, ora tocca a te eds"
"obbligo"
"devi levarti la maglia"
eddie si tolse piano la maglia...o forse ero io che lo vedevo a rallentatore...
"wow eddie, sei davvero carino quando arrossisci"
"perchè sono...oh lascia stare, obbligo o verità Richie?"
"verità"
"dimmi se ti piace qualcuno"
"si, mi piace qualcuno"

eddie pov

in quel momento mi salì una rabbia che non avevo mai provato, il mio stomaco si contorse su se stesso, le mie mani divennero pugni e il cuore nel petto batteva all'impazzata.
"ah si, e chi è?"
"eddie, come mai ti interessa tanto?"
avevo la mano letteralmente sotto una lama, dovevo riuscire a calmarmi.
"oh, solo perchè sei il mio migliore amico?"
"uhm, okey..."
"scusami, non so perchè io stia...scusami"

non era quello che pensavo, ma era per salvare i miei sentimenti.
"oh, fa niente. Vuoi ancora sapere chi è?"
"no, sono cose personali...tienitelo per te"
"va bene. comunque non mi va più di giocare. sono le 22, potremmo andare alla sala giochi..."
"uhm, okey"
io mi rimisi la maglia che mi ero tolto per l'obbligo e facendo attenzione, scendemmo dalla finestra.
richie aveva la bici proprio nel posto perfetto, la mia era dall'altra parte della casa.
"io devo prendere la bici"
"ma sei scemo? su, salta su"
mi fece segno di mettersi dietro di lui
"ma sono pesante"
"uff, perchè dici stronzate? su muoviti eds"
"arrivo arrivo"
mi misi seduto dietro Richie, e con un po' di esitazione, poggiai le mie mani sulla sua vita.
andammo alla sala giochi per giocare al gioco preferito di Richie, e devo dire che a quell'orario non era niente male.
poi andammo nella cabina fotografica.
la prima foto era normalissima, stavamo solo sorridendo, la seconda era divertente, stavamo ridendo, la terza era buffa, io avevo la linguaccia, Richie faceva gli occhi storti, che con gli occhiali lo rendevano ancora più strano, e nella quarta foto, la mia preferita, c'eravamo io e Richie seri come non mai, mentre ci scambiavamo uno sguardo intenso.
in quello sguardo ho trovato la risposta a molte mie domande...come quella che ormai mi piombava in testa di continuo:sei innamorato di richie, eddie?
si, ero innamorato di lui.
tornammo a casa alle 23, e andammo a letto praticamente subito, io nel mio letto e Richie nel suo sacco a pelo.
Richie si tolse gli occhiali.
"wow, sei davvero strano senza occhiali."
"beh, lo prendo come un complimento."
"posso provare gli occhiali?"
"certo"
"come sto?"
"se ci vedessi, te lo direi."
risi sottovoce.
"buonanotte eds"
"notte Richie"

quella notte, quel 30 settembre, non lo avrei mai dimenticato.

ᴛʜᴇ ᴄᴏɴᴛᴀᴄᴛ - ʀᴇᴅᴅɪᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora