capitolo 11:gay in amore

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richie pov
la festa era davvero impressionante.
la ragazza nuova però iniziava a dare fastidio.
stava molto attaccata a mike, ma ogni tanto veniva vicino a me e a eddie per farci domande alquanto scomode. era insopportabile, ma non volevo ferire Jasmine, dovevo mantenere la calma.
"uhm, richie giusto?"
"che vuoi Jasmine?"
"volevo chiederti, uhm, una cosa"
"eh, dimmi"
"sai baciare con la lingua?"
"si, ovvio"
"uhm, mi puoi spiegare come si fa?"
"scusami? tu mi stai chiedendo una cosa impossibile"
"scusa ma ti ho visto con Eddie prima"
"beh,anche bill e stan si stavano baciando, perchè non chiedi a loro?"
"perchè stanno sopra, nella stanza dei genitori di bill...da più o meno un quarto d'ora"
"ah, non li avevo notati."
"Richie non ti pregherei se non fosse così importante. come si bacia con la lingua?"
"Non saprei spiegartelo, dovrei fartelo vedere..."dissi, sapendo a cosa stavo andando in contro. preferì essere sincero, e se necessario brutale per togliermela dalle scatole.
"senti, io non voglio farlo. in parole povere, butta la lingua dentro quella cazzo di bocca senza sbavare, ti basta?"
"certamente no, ti pare che io con una semplice spiegazione rozza sappia baciare?"
"fattela bastare, mike non ha mai avuto una ragazza, ma soprattutto-"
"sta lontana da Richie. so che intenzioni hai, devi stargli lontano" disse eddie entrando nella stanza.
"non ho nessuna intenzione con il tuo ragazzo, frocio di merda"
"Jasmine, che cazzo hai detto?" dissi io incazzato come non mai.
"che siete frocetti di merda, scometto che non vuoi nemmeno provare ad essere mio amico richie, per non parlare di quel frocio di eddie"
"SENTI PICCOLA TROIETTA, INSULTAMI PURE QUANTO TI PARE, MA TOCCA LUI E PUOI CONSIDERARTI MORTA"
"oh, ma che carino che sei, ora lo difendi"
"senti troia, prima mi vieni a chiedere di insegnarti come si bacia con la lingua perchè non hai mai slinguazzato con qualcuno, per di più vorresti farti mike, che non ti sta considerando minimamente."
"Senti frocetti, lasciami stare, non ho bisogno di te"
"grazie. eds, andiamo a casa mia"
presi eddie di peso e lo portai da beverly. 
"bev di alla tua amichetta che se vuole baciare un gay può baciarsi il cazzo di suo padre e soprattutto se la vedo ancora con noi, io non farò più parte di questo gruppo. non voglio essere chiamato frocio di merda, e nemmeno eds lo vuole."
poi andai vicino a mike.
"mike senti per favore, Jasmine non vuole altro che infilarsi il tuo cazzo nella sua sporca bocca quindi per favore, scopatela magari solo stanotte, perchè io me ne sto andando"
"C-come te ne vai, rich?" disse mike.
"mi ha chiamato frocio di merda, e non solo a me. io me ne torno a casa."
uscì sbattendo la porta. eddie era in lacrime. 
"amore, non la pensare. ora vieni a casa mia e ci facciamo una cioccolata calda"
lui annui e salimmo sulla bicicletta, presi la strada più lunga per non passare davanti casa kasprak.
"eddie, mettiti sul divano, vado a preparare la cioccolata calda."
lui anche stavolta annuì e si andò a sedere sul divano.
io andai in cucina,ancora arrabbiato per quello che avevo appena sentito, a quelle parole brutali e crude di quella ragazza. 
jasmine aveva rovinato il mio umore, come quello di eddie.
sentì all'improvviso cigolare qualcosa, ma quel cigolio lo conoscevo bene. era il cigolio dell'ultimo scalino prima di camera mia.
decisi di rimanere dov'ero, e presi la cioccolata.
nel salotto, eddie non c'era. allora salì nella mia stanza, convinto che fosse lì, ma non c'era.
dove poteva essere? pensai che fosse nel bagno, ma la porta era spalancata.
C'era solo un ultima stanza, la camera matrimoniale dei miei genitori.
"eds, dove sei?"
dissi aprendo la porta.
era in boxer sul letto.
"ehi richie, ci hai messo tanto...secondo me quella cioccolata...brucia."
bruciava sicuramente meno della mia pancia.
poggiai la cioccolata sul comodino vicino al letto. poi mi tolsi la maglia e i pantaloni e mi buttai sul letto.
mi misi sopra eddie, inziai a baciarlo.
Scesi sul collo.

eddie pov.
richie scese sul mio collo lasciando un po' di succhiotti ovunque.
arrivò al mio petto, leccandomi i capezzoli e succhiandoli, lasciandomi sospirare.
"d-daddy..." dissi col fiato spezzato.
"mh?"
"s-scopami daddy"
"uh, vuoi davvero essere scopato eds?" disse mentre iniziò a giocare con i nervi che passavano vicino al mio inguine.
"si, scopami daddy"
"esaudirò il tuo desiderio, principessa"
mi tolse i boxer con facilità e con delicatezza, lasciando spazio alla mia erezione, che si trovava a pochi centimetri dalla sua bocca.
spalancò gli occhi e un sorrisetto comparve sulla sua faccia.
"mh, che ne dici se mi fai sentire come urli, piccolo?" disse lui prima di iniziare a succhiare il mio membro.
io istintivamente cacciai un leggero sospiro dalla mia bocca
"oh, richie, oh" 
richie se ne stava zitto mentre continuava a muovere la bocca con un movimento abbastanza regolare.
dopo qualche minuto, smise di fare quello che mi stava facendo ed iniziò massaggiare il mio membro.
io godevo come un pazzo.
"oh dio mio, daddy, p-più veloce"
richie non se lo fece ripetere due volte.
iniziò a muovere la mano più velocemente, stando steso di fianco a me.
"ti piace vero?"
disse lui, ma non risposi perché avevo il fiato spezzato, mi limitai ad annuire mentre dalla mia bocca uscivano orgasmi.
"richie, ti voglio dentro di me"
Richie smise di fare quello che stava facendo e prese un preservativo dal cassetto del comodino.
"i miei genitori ne tengono sempre un po"
io non ne ero sopreso.
"voglio mettetelo io daddy" dissi a richie.
"ok" disse lui.
io, con la bocca, infilai il preservativo a richie.
"oh-oh-senza preavviso piccolo?"
disse poi lui ansimando
"non devi fare il cattivo con me. sai bene che ora sarai punito, vero?"
"certo"
lo avevo fatto apposta.
Richie sorrise e mi buttò il busto sul letto, con un movimento degno di un wresler mi girò sottosopra e mi disse
"forza, dammi il sedere"
io non me lo feci ripetere.
mi misi a novanta come mi aveva detto
"oh, ora si." disse mentre infilava piano il suo membro nell'unica fessura che noi uomini possediamo.
Richie prese a fare movimenti veloci e secchi.
io riuscivo a trattenere le lacrime, perché quel dolore era molto piacevole.
dopo quasi mezz'ora richie acceleró il movimento
"oh cristo eds"
"o dio richie"
"io sto p-per venire" disse lui pochi secondi prima di venire.
lui venne dentro di me, io invece bagnai le lenzuola del letto dei genitori di richie con il mio liquido caldo.
"oh dio" disse poi richie buttandosi di lato a me.
"posso?" disse lui, guardando il mio membro sporco.
"si" dissi io.
lui mi fece un pompino, asaaggió il mio liquido seminale, ingoió quel poco che aveva in bocca e disse:"wow, niente di più buono"




ᴛʜᴇ ᴄᴏɴᴛᴀᴄᴛ - ʀᴇᴅᴅɪᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora