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21-09-2014

Sono passati sei anni dal primo giorno di scuola di Luke e Michael, ed entrambi non fanno più i salti di gioia da tempo.

Michael é all'ultimo anno, mentre Luke al terzo.

Da qualche anno dormono divisi, tranne quando Luke ha i suoi incubi notturni, dato che ognuno dei due aveva bisogno del proprio spazio.

Dopo cinque ore scolastiche finalmente tornano a casa, e Michael non ne poteva piú di stare in quel carcere.

Accende il motore della sua jeep e aspetta paziente il fratello, che non tarda ad arrivare e monta accanto a lui.

-Mikey odio questo posto- sbuffa gettando lo zaino dietro.

-Che é successo Luke?- chiede spegnendo l'auto e girandosi verso di lui.

E solo in quel momento si accorge del labbro sanguinante del biondo.

-Chi é stato?- ringhia stringendo fra le mani il volante.

-N-non é ni-ente- mormora Luke abbassando lo sguardo.

-Luke é molto invece! Dimmi chi é stato!- urla fuori di se Michael.

Luke si fa scappare un singhiozzo e si copre il viso con le mani.

-É che tutti mi credono stupido per queste fottute orecchie! E-e Joshua diceva che sono orribili.. E che faccio schifo, che sono un obbrobrio e mi ha tirato un pugno. Cosí io gli ho soffiato contro e l'ho graffiato.. Ma mi sento cosí stupido! Faccio schifo Michael?- sussurra alla fine del suo sfogo con le lacrime che scendono copiose dai suoi occhi.

Michael si sporge verso di lui e lo abbraccia accarezzandogli dolcemente la testa, e facendo fare l'effusa a Luke.

-Tu sei perfetto Lukey, capito? Domani lo concio per le feste quello stronzo. Tu sei il mio piccolo e nessuno deve farti niente.- mormora allontanandolo, e Luke annuisce sorridendo.

-C-cosa dirò a papá?- domanda il biondino quasi spaventato.

Michael gli asciuga le lacrime e gli scompiglia i capelli.

-Che hai sbattuto contro l'armadietto di qualcuno.. Si preoccuperebbero troppo e ci cambierebbero di scuola come tre anni fa. Non voglio cambiare, qui ho degli amici e nessuno mi giudica per le mie orecchie.. Tranne quello stronzo, ma domani lo sistemo. Okay?-

Luke annuisce e Michael finalmente si mette alla guida della sua nuova auto.

Ormai é sera inoltrata, Calum ed Ashton sono a cena fuori, per questo probabilmente faranno tardi.

Luke si trova nella sua camera, che gli sembra enorme da quando non la divide più con Michael, e per lui è così triste.

Le cuffie lo trasportano nel suo mondo, mentre con le dita mantiene il tempo e con gli occhi studia per la verifica del giorno seguente.

Michael é al piano inferiore, con dei suoi amici, e non si era nemmeno degnato di bussare alla porta di Luke per dirgli"tutto okay?".

Da quando loro erano entrati Luke era diventato invisibile, e il biondino aveva paura di perderlo, per questo non riusciva a concentrarsi sul testo che doveva studiare.

Sbuffa stanco e stressato e decide di prendere qualcosa da bere, quindi mantenendo le cuffie al massimo volume scende le scale correndo e una scena cattura la sua attenzione.

Blocca la musica e si accovaccia in cima alle scale.

-Clifford! Clifford!- urlano tutti il suo cognome, si aveva mantenuto il cognome della sua famiglia precedente.

Michael sorride verso i ragazzi seduti in cerchio e prende la bottiglia da terra e se la scola senza lasciarne un goccio, e crea un boato generale che lo acclama.

-Coglioni- sussurra Luke tornando a mettersi le cuffie e scendendo le scale con la massima indifferenza per quel branco di scimmioni senza cervello.

-Ehy Lukey- ridacchia Ginevra che é seduta sul tavolo della cucina.

Luke le fa un cenno con la mano e apre il frigorifero incurante.

Appena si abbassa sente le mani della rossa sfiorargli il petto e abbracciarlo da dietro, e lui si irrigidisce immediatamente.

Non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere da lei.

Si limita ad arrossire e a spostarsi il più gentilmente possibile da lei, ma a quanto pare non l'ha presa bene.

-Sei solo uno stronzo! Come gli altri!- gli urla contro prima di uscire dalla cucina infuriata.

Luke alza le spalle e prende un bicchiere vuoto, il quale lo riempie con del latte.

Ne beve alcune sorsate, prima di notare che Michael lo stava fissando.

-Lukey sei proprio un micio-ridacchia avvicinandosi a lui e pulendogli le labbra dai residui di latte.

Luke avvampa per quel semplice gesto, e si limita ad abbassare lo sguardo.

-Michael!- urla uno degli scimmiotti, e lui sbuffa prima di girarsi e lasciare Luke nuovamente da solo, é tutto cosí insensato senza di lui.

Luke chiude il latte e lo sistema nel frigo, prima di correre nella sua camera e chiudersi tutto quel menefreghismo alle spalle, perché si comportava cosí?

Ordinary Family.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora