2.0

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Dall'arrivo di Michael erano passate poche decine di minuti e Luke ancora non si è svegliato.

Jake è rimasto ad osservare Luke, e le sue varie reazioni.
E per ora tutto filava liscio.

Michael ha notato che tende spesso a rileggere ciò che era stato scritto, e la sua deduzione è che cerca il perché del suo parto a meno due mesi da quella notte.

Un lieve tossicchiare risveglia l'attenzione dei due ragazzi, che si catapultando ad osservare il biondo.

-M-ichael?- sussurra lui confuso.

Michael gli accarezza i capelli, passando le mani fra le sue orecchie e gli sorride dolcemente.

-Come stai Lukey?- chiede premurosamente.

-Non lo so- risponde con tono assonnato.

-Luke ti abbiamo operato, ora per sicurezza non alzarti finché non sarò sicuro che potrai farlo, rischi che la ferita si apra.- dice Jake intromettendosi nel discorso dei due.

Luke annuisce debolmente e sospira affranto.

-Luke ti sei svegliato!- esclama Calum entrando nella sala.

-Come stanno i piccoli?- chiede Michael nervoso.

-Bene, sono stranamente, molto stranamente, sviluppati.. Se vuoi vederli sono di là, Luke tu li vedrai più tardi, ora dobbiamo fare qualche controllo prima di tornare a casa.- spiega avvicinandosi al figlioletto.

-Calum stavo leggendo la sua vecchia cartella e beh c'è qualcosa che non ti piacerà- mormora appena Michael esce dalla stanza.

-Cosa?- chiede Calum prendendo la cartella dalle sue mani, l'aveva studiata varie volte, ma non aveva notato niente di così spaventoso.

-Oh - borbotta.

-Cosa papà?- chiede Luke con voce flebile.

Calum si gira verso di lui e gli accarezza la guancia.

-Luke il tuo corpo ha delle aggiunte, non so come spiegarti.. Comunque niente con cui non puoi vivere felicemente. Ora riposa, presto torniamo a casa- dice dolcemente prima di lasciargli un bacio sulla fronte.

Michael è nella stanza accanto, mentre osserva affascinato i due pargoletti.

Si affaccia alla culla ed uno dei due gli afferra il dito con la sua piccola manina, e Michael sussulta preso alla sprovvista, un emozione di felicità senza limiti lo avvolge facendo rigare il suo viso di lacrime.

Si piega fino ad arrivare alla sua fronte, gli sfila il cappellino che mostra due adorabili orecchie da gatto, e gli lascia un bacio sulla fronte.

Il piccolo arriccia il naso e tiene gli occhi chiusi mentre stringe il dito del genitore con la sua minuscola manina.

-È il maschietto- dice Ashton sorridendo alle sue spalle.

Michael si asciuga le lacrime e gli sistema il cappello.

-Sono bellissimi..- mormora postandosi sull'altra culla.

-E lei la femminuccia-

Michael le accarezza la guancia paffutella, e lei si rannicchia mostrando la sua minuscola coda.

-Ma sono come noi..-

-Più o meno.. Lo scopriremo solo con la loro crescita. Come li chiamerete?-

Michael ci pensa un po' su, ma vuole aspettare Luke prima di decidere.

-Dopo ne parlo con Luke-

Ashton sorride e lo abbraccia dandogli qualche pacca sulla spalla.

-Sii un buon genitore.- mormora vicino al suo orecchio.

E Michael annuisce lasciandosi proteggere dalle braccia del padre.

Vuole prendere esempio da lui, perché è una delle persone più forti che abbia mai visto.

È solo grazie a lui se è ancora vivo.

*Angolo autrice*

Sto mordendo di feels
Questa scena Oddio.
Bene ecco i bebè Clemmings!
AWWWWH.

Ragazze volevo fare una cosa carina, dato che sono indecisa sui nomi dei piccoli, che ne dite se magari me ne suggerite qualcuno?
Poi scelgo quelli che mi piacciono di più **
Potete dirne uno o anche entrambi, maschio e femmina.

Grazie di tutto, vi amo tantissimo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto c:
(Eventuali errori/orrori di scrittura saranno corretti alla fine della storia)

Alla prossima.

-JakeBass

Ordinary Family.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora