<< Bells ti ho tenuto il posto >> Annie si stava sbracciando per farsi notare: << Arrivo >> la raggiunsi subito e mi sedetti di fianco a lei, vicino alla parte della finestra, dove mi piaceva stare: << Allora? Com'è andata ieri sera? Sei poi andata a letto con Mark? >> mi domandò Annie con un sorriso perverso: << Annie?! Dai non di prima mattina ti prego >>
<< Che cosa c'è? Sono curiosa... allora è bravo a letto? >> scoppiai a ridere: << Sì è bravo, mi ha fatto impazzire tutta notte, se vuoi te lo presto, così finalmente perderai la tua verginità >>
<< Che cos'ha che non va? Bells la perderò quando avrò trovato il ragazzo giusto >>
<< Se continui così morirai zitella >> scoppiammo a ridere entrambe, ma la smettemmo subito, quando entrò il professore di letteratura e diede inizio alla lezione. Non avevo voglia di ascoltare quella noiosissima lezione, così guardai fuori dalla finestra; la vita stava scorrendo come sempre, persone che andavano al lavoro, gente che portava i figli a scuola, altri erano ferme al bar a leggere il giornale e prendere un caffè, finché non vidi qualcuno mordere un'altra persona e poi un'altra ancora e fu allora che urlai: << Signorina Grimes, la mia lezione per caso la spaventa? >>
<< No professore, ma lì fuori c'è gente impazzita >> il professore si affacciò alla finestra, lo seguirono anche il resto della classe: << Ragazzi, prendete la vostra roba, dobbiamo andarcene subito da qua >> raccolsi lo zaino e presi per mano la mia amica: << Qualsiasi cosa accada, non la mollare mai Annie >> corremmo per le strade ormai infestate, dovevo raggiungere il mio appartamento, ma un mostro prese Annie e la morse: << Annie no!! >>
<< Bells aiutami, ti prego >> un'altro la stava mangiando, finché non se ne raggrupparono altri, le mollai la mano e corsi a casa mia, entrai e mi nascosi, ero sotto shock, non avevo mai visto una cosa del genere, a parte nei film horror.
Non so quanto passò, ma quando mi fui tranquillizzata cercai di chiamare casa, nessuno rispondeva: << Cazzo!! Ora che faccio? >> uscii dal mio nascondiglio e presi fuori la spada che tenevo appesa per bellezza, ci avevo preso qualche lezione e ora quelle lezioni mi servivano; misi delle provviste nel mio zaino e quando fui davvero pronta uscii dal mio appartamento e iniziai la ricerca della mia famiglia, sperando che mamma e Carl stessero bene.
Uccidevo più zombie che potevo, ma solo dopo poco capii che bisognava ucciderli in testa; correvo, correvo finché davanti ai miei occhi non si parò Annie, la mia migliore amica: << Annie? Sei tu? >> non mi rispose, anzi mi grugnì contro e tentò più di una volta di azzannarmi: << Annie mi dispiace, mi dispiace tantissimo >> e con un colpo le trapassai il cranio. Arrivai nel bosco e mi arrampicai su un albero e piansi, piansi così tanto che le lacrime avevano smesso di scendere e giurai su me stessa che quelle sarebbero state le ultime lacrime.
Passarono i giorni e sulla mia strada non vidi nessun superstite, le uniche persone che incontrai erano zombie, ma la marcia era ancora lunga, dovevo trovare la mia famiglia e pregai con tutta me stessa che stessero bene; di notte dormivo sugli alberi che per ora era il posto più sicuro sulla faccia della terra e quando finii le provviste iniziai a cercarle in casa dopo casa, supermercato dopo supermercato. I mesi passarono, così come l'anno, ormai avevo perso ogni speranza di trovare la mia famiglia ancora in vita e dalla disperazione cacciai un urlourlo che fu udito da persone e soprattutto da zombie. Mi alzai e impugnai la spada, uccisi gli zombie che si erano avvicinati a me, fino a quando non puntai la spada verso l'ultimo uomo che avrei voluto trovare sulla terra: mio padre!
<< Bells? Bells sei proprio tu?>> la spada mi cadde dallo mano: << Non posso crederci, sei proprio tu, non è possibile, ti credevamo morta... sono venuto a cercarti, ma la città era troppo infestata e pensavo che fossi morta >> sentivo le gambe pesanti, così mi accasciai a terra: << Papà? Com'è possibile che tu sia ancora vivo? Mamma mi aveva detto che eri morto >> mio padre s'inginocchiò e mi abbracciò: << Vieni, ora è tutto finito! Ti porto a casa >> mi aiutò ad alzarmi e mi appoggiai a lui per camminare, ero esausta, troppo esausta per reggermi sulle mie gambe da sola.
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The Possession
Fanfiction🚫VIETATO AI MINORI DI 18🚫 [COMPLETA] Isabell Grimes era al secondo anno di università quando scoppiò il tutto: gente morta che seguiva e mangiava quella viva. Fu l'unica superstite della sua università. Si girò quasi tutti gli Stati Uniti d'Americ...