Capitolo 10

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...Un anno dopo...
Era passato un anno dalla morte di Carl, così senza pensarci ritornai ad Alexandria, era notte e tutti stavano dormendo, avevano rimesso a posto tutto e le case non erano più bruciate; scavalcai la ricezione e andai alla tomba di Carl, appena la trovai m'inginocchiai: << Ciao fratellino, come vedi sono viva e vegeta, neanche il più abile dei cecchini mi riesce a fare fuori, quanto vorrei che tu fossi qua con me, mi manchi Carl, non sai quanto >> accarezzai la sua tomba e mi alzai in piedi: << Ma ora devo andare >> ero ancora di spalle e non mi accorsi che qualcuno si era fermato dietro di me: << Bells? >> mi voltai e vidi mio padre: << P-papà? >> mi corse incontro e mi abbracciò: << S-se viva? Ma com'è possibile? Ti avevo sparato e tu sei caduta... non puoi essere te >> mi staccai dal suo abbraccio e lo guardai dritto negli occhi: << Sono io papà, fortunatamente sono caduta nel fiume e ha attutito la mia caduta, quando ho ripreso i sensi, mi trovavo a riva e ho cercato una casa sicura, dovevo togliermi il proiettile e ora eccomi qua >>
<< Bells è passato un anno, perché non sei tornata prima? >>
<< Tornar prima voleva dire rivivere nel passato e non ce la facevo, solo oggi ho trovato il coraggio di tornare, speravo che nessuno mi vedesse invece tu mi hai visto >>
<< Oh Bells! Vieni ti voglio far vedere una cosa >> mi prese per mano e mi riaccompagnò verso casa: << L'hai rifatta com'era, uguale identica >> gli dissi meravigliata: << Ora entriamo, c'è una persona impaziente di vederti >> entrammo in casa e una bimba ci corse incontro: << Judith lei è.. >> non finì la frase che mia sorella mi abbracciò: << Tata Bells >> mi scese una lacrima: << Vieni tata... >> mi prese per mano e insieme andammo in camera sua e mi mostrò il carillon: << Lo ascolta tutte le sere prima di addormentarsi >> mi confidò mio padre: << Vieni ti accompagno in camera tua >> entrai in camera ed era come se non fosse mai successo nulla, era identica a come l'avevo lasciata: << Non volevo cambiare nulla qua, così come in quella di Carl e ho cercato di farla uguale a com'era prima. Sai Bells senza di te è stato un vero inferno, perdere in poco tempo te e Carl è stato come una maledizione >>
<< Che n'è stato di Negan? >> gli chiesi subito, volevo sapere se era morto oppure se era ancora vivo: << Negan è vivo, ed è qui ad Alexandria >> "Qui? Ad Alexandria? Che cosa sta succedendo?" << Non ho avuto il coraggio di ucciderlo, ogni volta che lo guardavo dritto negli occhi vedevo te, sono stato un debole, scusami Bells >>
<< Ora dov'è? Voglio vederlo >> erano le uniche parole che potevo dire in quel momento: << In prigione, ti accompagno e poi ti lascio sola >> ci dirigemmo verso dove tenevano le prigioni, mi aprì la porta e mi lasciò lo da sola con lui, cercai di stare nell'ombra: << Ho detto che non voglio vedere nessuno! Quante cazzo di volte ve lo devo dire >> non parlai, ma lo fissai intensamente: << Vattene chiunque tu sia >> mi feci coraggio e andai avanti, finché la luce della luna, non m'illuminò: << Isabell? Sei venuta per tormentarmi non è vero? Non hai tutti i torti, mi sono comportato male con te e ti chiedo scusa, scuse che ti sto facendo da un anno >> mi avvicinai ancora di più a lui, tanto che presi le chiavi e aprii la prigione, Negan indietreggiò, andando a sbattere contro al muro alle sue spalle: << Ti prego Isabell stai lontana da me, non voglio farti del male anche da fantasma >> entrai e andai verso di lui finché non m'inginocchiai davanti a lui e l'abbracciai, vederlo così, spaventato e indifeso, aveva fatto scattare in me quel gesto di protezione: << Bells? Sei tu? S-sei viva? Ma come è possibile? Ho visto che ti sparavano e che cadevi nel vuoto >> mi staccai da lui e una lacrima mi scese, bagnando le mie guance, che subito dopo Negan asciugò: << Avrei voluto essere morta, credimi! Non so come ho fatto a sopravvivere >>
<< Ho fatto fare mille ricerche ai miei uomini per trovare il tuo corpo, ma non ti hanno mai trovato, com'è possibile >>
<< La risposta ce l'hai qua davanti e poi so nascondermi bene. Sono venuta fin qua per dirti che mi dispiace, mi dispiace aver fatto quello che ho fatto un anno fa, non ero in me, la morte di Carl mi ha segnato profondamente e... >> e trovai subito le sue labbra sulle mie, bacio che ricambiai quasi subito

Mi strinse forte a se: << D-devo andare >> gli sussurrai sulle sue labbra: << Ti prego Bells resta, resta con me >> << N-non posso

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Mi strinse forte a se: << D-devo andare >> gli sussurrai sulle sue labbra: << Ti prego Bells resta, resta con me >>
<< N-non posso... n-non posso Negan... ma c'è una cosa che devi sapere... Sono e sarò sempre tua... tua e di nessun altro... sono di tua proprietà >>
<< Lo sei e lo sarai cazzo, mia e di nessun altro >> "Ecco il Negan che conoscevo" mi staccai da lui e uscii dalla cella, lo chiusi di nuovo dentro e rimisi le chiavi al loro posto.
<< Cosa dobbiamo farne di lui Bells? >> a quelle parole mi spaventai, mio padre era fuori appoggiato al muro che mi aspettava: << Non comando io qua papà >>
<< Lo so... che impressione ti ha dato? >>
<< È cambiato, ma il Negan di una volta vive ancora dentro di lui, forse possiamo dargli una possibilità >>
<< D'accordo, avrai tu la responsabilità su di lui e inoltre, la casa di fianco alla mia è tua... non voglio averlo in giro per casa, quindi buona fortuna figlia mia >> mi diede le chiavi di casa, una casa tutta per me e soprattutto l'avrei condivisa con Negan, cosa che mi rendeva ansiosa e terribilmente sempre sull'attenti.

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