Capitolo 3

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La settimana passò in fretta e pian piano mi stavo abituando alla vita di Alexandria, agli inizi è stato difficile, ma alla fine grazie agli aiuti di tutti soprattutto quelli di mio padre e di Carl.
<< Papà stamattina esco, vado a raccogliere provviste >> gli dissi mentre morsi dolcemente il braccio a Judith: << Bells non devi, se non te la senti >> misi Judith dentro al seggiolino: << Se restò ancora qua dentro impazzisco, tranquillo prima che arrivi sera sono già di ritorno, chiedo a Daryl se mi presta la moto >> fregai una fetta di pane e uscii di casa, strada facendo incontrai Daryl: << Daryl ho bisogno di un favore? >>
<< Tutto quello che vuoi Bells >>
<< Mi servirebbe la tua moto, è veloce e rapida, per una persona è perfetta. Se prendo la macchina ci metto troppo e ho promesso a papà di essere a casa prima di far buio >> Daryl aggrottò la fronte, segno che ci stava pensando; mise una mano in tasca e le tirò fuori: << Riportala intatta >>
<< Lo farò >> gli diedi un bacio sulla guancia e presi le chiavi.
Mio padre e Daryl mi accompagnarono al cancello, Spencer nel mentre che lo apriva, un uomo era di fronte ad esso: << Ciao Rick, è già passata una settimana, non te lo sei dimenticato vero? >> gli occhi dell'uomo passarono su di me: << Ciao e tu chi sei dolcezza? >> lo fissai ma non gli risposi

 Mio padre e Daryl mi accompagnarono al cancello, Spencer nel mentre che lo apriva, un uomo era di fronte ad esso: << Ciao Rick, è già passata una settimana, non te lo sei dimenticato vero? >> gli occhi dell'uomo passarono su di me: << Ciao e tu c...

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<< Ci vediamo stasera papà >> passai oltre il cancello e salii in moto, quell'uomo si avvicinò a me: << Quindi sei la figlia di Rick... cazzo non sapevo che quel bastardo avesse una figlia. L'altra sera non ti ho visto stavi qua non è vero?>>
<< Sono qua da una settimana, ma ora levati, non ho tutto il giorno >> accesi la moto e diedi gas, ero già lontana prima che quell'uomo potesse aprire bocca.
Le ore passavano e stavo raccogliendo molte cose, tra cibo, acqua, giochi per Judith e tant'altro.
Ritornai ad Alexandria quando il sole stava tramontando, entrai in casa e appoggiai il sacco sul tavolo: << Come sono esausta >>
<< Bells sei tu? >> mio padre stava scendendo dalle scale: << Sì, sono appena arrivata... a proposito chi era quello stronzo di stamattina? >> gli domandai mentre mi buttavo sul divano: << Quello è Negan, il capo dei Salvatori. Ha ucciso due dei nostri una settimana fa e pensa di essere il padrone di Alexandria. Ma non ti preoccupare Bells, lo farò fuori prima che se ne accorga, per il momento non essere così scorbutica con lui >>
<< D'accordo... basta che non me lo trovo tra piedi nelle mie giornate no, potrei trapassarlo con la mia spada. Ma ora vado a letto sono stanca >>.
L'indomani arrivo subito, la sveglia suonò, la presi e la buttai lontano dal letto e mi coprii la faccia con le
lenzuola: << Bells sveglia o farai tardi >>
<< Tardi per cosa? >> risposi con voce roca a mio padre da sotto le coperte: << Al tuo primo giorno di scuola >> a quella risposta mi alzai e senza pensarci corsi a lavarmi e a vestirmi, ma solo dopo mi accorsi che le scuole non esistevano più: << Hey ma che stai dicendo? Le scuole non ci sono più ed io non ho neanche finito l'università >>
<< È vero! Ma qui ad Alexandria c'è una scuola e manca una professoressa, te sei la più qualificata >>
<< Papà grazie per il lavoro, ma non fa per me! Io preferisco l'azione, uccidere zombie e fare da guardia >>
<< No Bells! Ho già perso tua madre per la sua testardaggine e ho perso anche te per un anno! Farai quello che dico io! >>
<< Sai cosa c'è? Non è cambiato nulla, imponi sempre alle persone quelli che devono fare anche contro il loro volere! Ma sai una cosa? Io non sono mamma >> scesi le scale a grande velocità e presi la mia spada, ed uscii da quella casa, mi avvicinai al cancello e stavolta c'era Michonne: << Dove vai? >>
<< A fare un giro... non ho voglia di litigare nuovamente con mio padre...ti prego Michonne aprì il cancello >> e fortunatamente lo aprì e lo oltrepassi, andando chissà dove, era sempre meglio là fuori che in casa con mio padre.
Erano ore che stavo camminando, finché non arrivai in un campo e guarda caso mi ero imbattuta negli zombie, erano una decina, uno a uno gli uccisi e poi mi guardai intorno

Dalla stanchezza mi sedetti e ripensai a tutta la mia vita, prima che cominciasse questo schifo "<< Ancora non hai capito papà? Me ne vado a studiare lontano da qui, così che tu non mi possa dire ciò che devo o non devo fare

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Dalla stanchezza mi sedetti e ripensai a tutta la mia vita, prima che cominciasse questo schifo
"<< Ancora non hai capito papà? Me ne vado a studiare lontano da qui, così che tu non mi possa dire ciò che devo o non devo fare... sono stanca dei continui litigi che hai con la mamma >>
<< Isabell possiamo parlarne a tavola? >>
<< No! Mi si é chiuso lo stomaco mangiate senza di me >>" << Come posso essere così stupida? Pensavo che dopo tutto questo tempo fosse cambiato... e invece no, è rimasto lo stesso... sono veramente una stupida >>
<< In realtà lo stupido è tuo padre... Come fa a mandare una ragazza così bella in giro da sola cazzo >> alzai il viso e davanti a me c'era Negan: << Che vuoi Negan? Voglio essere lasciata in pace >> si avvicinò di più a me: << Sai dolcezza, tuo padre mi deve metà di tutto ciò che gli appartiene >>
<< Che cosa intendi? >>
<< Non te l'ha detto vero? Che gran coglione del cazzo! La metà che tuo padre non vuole darmi sei tu... lui si tiene Carl e la piccoletto, mentre tu vieni via con il sottoscritto >> mi prese per un polso e mi trascinò, finché non puntai i piedi per terra: << Io con te non vengo da nessuna parte! Io non sono una tua proprietà e tanto mento proprietà di mio padre! >>
<< Sai? È quello che ha detto lui ieri! Ma ora sono stanco di tirarti!! Simon? Mentila sul camion e poi va da suo padre a dirgli che fine a fatto sua figlia >> Simon mi prese su come un sacco di patate: << Lasciatemi, questa me la pagherete cara! Lasciatemi >>
<< Ora si che ci sarà da divertirsi dolcezza >>.

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