Capitolo 13

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"<< Ciao, cosa ti servo da bere? >> domandai all'uomo che era di fronte a me: << Quello che vuoi ti dolcezza >> presi una bottiglia di bourbon e gliela versai nel bicchiere: << Ecco qua, il bourbon migliore di New Orleans >> lo sorseggiò e alzò entrambe le sopracciglia

"<< Ciao, cosa ti servo da bere? >> domandai all'uomo che era di fronte a me: << Quello che vuoi ti dolcezza >> presi una bottiglia di bourbon e gliela versai nel bicchiere: << Ecco qua, il bourbon migliore di New Orleans >> lo sorseggiò e alzò en...

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<< Ne ho bevuti dei peggiori, ma questo è ottimo... come ti chiami dolcezza >>
<< Isabell tu? >>
<< Negan >>
<< Che cosa fai bella vita Isabell? >> mi domandò mentre appoggiò il bicchiere vuoto, gliene versai ancora: << Sono al primo anno di università di lettere e come starai vedendo, ho un lavoro e mi permette di mantenermi agli studi... tu invece? >>
<< Sono un professore di ginnastica e sono sposato >>
<< Lo dice come se fosse un male ad essere sposati >>
<< Infatti, non sopporto più mia moglie Lucille... mi controlla ogni volta che entro a casa, pensa che la tradisca con qualche ragazza >>
<< E non è così? >>
<< No, io sono un bravo marito >> alzai un sopracciglio mentre asciugavo i bicchieri lavati: << D'accordo, l'ho tradita qualche volta, ma la storia è finita lì... sai che sei davvero una bella ragazza? >>
<< Ohoh, ci sta provando con la barista eh? >>
<< Stavo solamente facendo un apprezzamento, dopotutto in una società del cazzo come oggi, è un bene che ci sia qualcuno che faccia certi apprezzamenti >>
<< Non lo metto in dubbio >> gli dissi sorridendogli, più di una volta quella sera l'avevo visto che mi fissava la scollatura: << Le piace ciò che vede? >> gli chiesi sfacciatamente: << Mi piacerebbe moltissimo se mi appartenessero, così come se mi appartenesse dell'altro di te >>
<< Ma non può... le faccio una promessa: se dovesse succedere la fine del mondo, tutto quello che vede qua >> gli feci cenno del mio corpo: << Le apparterrà, dalla testa ai piedi >>"
Pian piano cercai di aprire gli occhi: << D-dove sono? >> mi toccai il viso e sentii che la fronte era bendata, mi tolsi le canaline dal naso: << Sei nell'infermeria del santuario >> disse una voce: << Sono dove? >> aprii del tutto gli occhi e vidi che seduto vicino al mio letto c'era Negan: << C-che cosa ci faccio qui? Dov'è Daryl? >>
<< Avete avuto un incidente, è un miracolo che siate vivi cazzo! Poteva ammazzarti quel coglione >>
<< Dov'è Daryl? Gli ho fatto del male non è vero? >>
<< Daryl è ad Alexandria... tu ci andrai tra qualche giorno, non appena mi dici che cosa ci facevi a New Orleans >>
<< Piuttosto tu che ci facevi nel mio appartamento, hai frugato abbastanza? >> dalla tasca tirò fuori la nostra foto, scattata da Annie: << Ero andato là per questa >> mi alzai pian piano e appoggiai la schiena allo tastiera del letto: << Ora rispondi alla mia domanda... che cazzo ci facevi a New Orleans >>
<< Volevo rivivere la vecchia me per qualche giorno, ma il tuo arrivo ha mandato in fumo il mio piano >>
<< Questa era per terra, perché l'hai tolta? >> mi disse appoggiando la foto sulle mie gambe: << Perché non volevo più avere a che fare con te Negan.. ti ricordo che qualche giorno fa mi hai trattato come se fossi una puttana e questo mi ha davvero ferito >> si tirò su e mi fissò dritto negli occhi

<< Non mi hai dato scelta Isabell! Dicendoti quelle cose, sapevo che prima o poi saresti andata a New Orleans e sapevo che avresti guardato gli album di quando eri felice e sapevo che ci tenevi una nostra foto e solo dopo ti saresti ricordata di me

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<< Non mi hai dato scelta Isabell! Dicendoti quelle cose, sapevo che prima o poi saresti andata a New Orleans e sapevo che avresti guardato gli album di quando eri felice e sapevo che ci tenevi una nostra foto e solo dopo ti saresti ricordata di me. Io non ti ho mai dimenticato e non ho mai dimenticato la promessa che mi feci, pensando che ripetendoti quella frase ti venissi in mente, ma nulla, era come se ti eri dimenticata completamente di me >> tenevo tra le mani la foto e la fissavo

 Io non ti ho mai dimenticato e non ho mai dimenticato la promessa che mi feci, pensando che ripetendoti quella frase ti venissi in mente, ma nulla, era come se ti eri dimenticata completamente di me >> tenevo tra le mani la foto e la fissavo

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<< Cosa dovevo fare eh? Te ne sei andato, senza salutare e senza dire niente... io con la mia vita sono andata avanti, di certo non potevo aspettare un uomo sposato >> mi staccai la flebo e cercai di alzarmi: << Dove stai andando? >>
<< Me ne torno a casa, il più lontano possibile da te e dalla tua ossessione per me >> appena mi alzai in piedi caddi per terra: << Cazzo!! >> urlai, si alzò e si avvicinò a me: << Facciamo un accordo io e te? >> si era chinato in ginocchio davanti a me: << Che accordo? >>
<< Tu mantieni la tua promessa ed io mantengo la mia, ovvero non mi vendicherò su tuo padre e sulla gente di Alexandria per quello che mi hanno fatto >>
<< Sei un pezzo di merda Negan, maledetto il giorno che hai messo piede dentro al pub dove lavoravo >>
<< Lo rimetterei eccome il piedi lì dentro cazzo, puoi contarci tesoro... c'è anche una clausola al nostro accordo: ti lascerò andar a casa di giorno, ma la notte la passerai qua al santuario... nel mio stesso letto >> "Mi aveva ancora sotto scacco" e l'unica cosa che potessi dirgli era: << Hai vinto >> non si sarebbe fermato, avrebbe continuato finché non otteneva ciò che gli avevo promesso anni fa.

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