<< Ciao Bells >> ero di fronte al cancello: << Ciao papà >> mio padre guardò Negan alle mie spalle: << Aspettami qui, faccio subito >> gli dissi senza neanche voltarmi: << Che succede? >> non ascoltai mio padre ed entrai ad Alexandria: << Bells che succede? >>
<< Me ne vado papà, sono stanca di fare avanti e indietro, d'ora in poi decido io della mia vita >>
<< Bells, non ti permetterò di andare a vivere con lui, è pericoloso >>
<< No papà! Non è pericoloso, qua sei tu il pericolo. Quante volte sono stata al tuo fianco e quante volte ho rischiato la vita? Due... con Negan una sola volta >> entrai in casa e iniziai a fare il borsone: << Bells ti prego, non mi abbandonare anche tu >>
<< Sai sempre dove trovarmi >>Mi diressi verso il cancello e legai il borsone dietro alla moto: << Sei sicura della tua scelta dolcezza? Non si torna indietro >>
<< Sono sicura Negan. Portami a casa >> mise in moto e ci allontanammo da quel posto, che non avevo mai sentito casa mia.
Non ero uscita dalla mia stanza per tutto il giorno, non avevo voglia di vedere nessuno, nessuno dei suoi uomini e tanto meno lui, sistemai le cose nella mia camera e mi guardai attorno "Piccola ma confortevole". Era arrivata la sera ed ero sdraiata sul letto a leggere un libro quando qualcuno bussò, mi alzai e andai ad aprire: << Che cosa vuoi? >> sulla soglia c'era Negan: << Parlare, almeno questo me lo devi cazzo >> entrò e chiusi la porta dietro di me: << Isabell, io non ti capisco, dici che vuoi venire a vivere con me e poi quando siamo arrivati qua al santuario non vuoi nemmeno vedermi! Che cazzo significa? Mi stai prendendo per il culo? E sai che nessuno può giocare con il sottoscritto >>
<< No ascolta tu! Sei tu che mi stai prendendo per il culo! Non mi guardi, non mi tocchi e questo mi fa intendere che per tutto questo tempo ti sei preso gioco di me, così come anni fa! Sai cosa? >> ripresi le mie cose e iniziai a fare il borsone: << Me ne vado! Lontano da te e lontano da mio padre >> feci per andarmene ma Negan si fiondò su di me baciandomi con bramosia: << Sei mia >> mi sussurrò sulle labbra<< E non ti lascerò andare via >> gli iniziai a sbottonare la camicia, cosa assai strana, non l'aveva mai portata, lo spinsi sul divano e iniziai a spogliarmi, mi posizionai a cavalcioni su di lui, ci baciavamo e sorridevamo insieme, mi tolsi il reggiseno e ripresi a baciarlo, sentivo le sue mani sulla mia schiena
Sentivo il suo profumo, quel profumo che tanto amavo e che mi mandava fuori di testa, mi strinse ancora di più a se, mi prese per le gambe e ci alzammo, pian piano mi posò sul letto, posai le mani sul suo petto muscoloso e ben fatto, scendendo lungo i suoi addominali scolpiti e ben fatti. M'immaginai sotto di lui a godere dei suoi baci e morsi sul collo, a tal pensiero stavo iniziando a bagnarmi leggermente in mezzo alle gambe. Si tolse la camicia, riprese a baciarmi di nuovo, come se le mie labbra fossero delle calamite per lui; mi iniziò a baciare il collo con baci focosi e languidi ma delicati, scese sul mio ventre, lasciandomi una scia umida e focosa, mi sfilò delicatamente le mutandine in modo snervante e riprese a baciarmi mentre lentamente lo sentivo entrare dentro di me con la lingua. Inarcai la schiena dal piacere e trinsi le lenzuola. Stavo vedendo le stelle e non volevo che si fermasse: << N-Negan... >> facevo una fatica incredibile a finire la frase a causa del piacere, ma per fortuna che capì e finì con quella tortura piacevole. Si alzò e si tolse i pantaloni. Tornò subito su di me e riprese a baciarmi sulle labbra in modo focoso, mettendosi in mezzo alle mie gambe, facendomi sentire la sua erezione impobente e in un attimo fu dentro di me. Mi baciò la fronte e iniziò a muoversi prima delicatamente e per poi fare spinte sempre più forti e veloci. Gli graffiai la schiena e a quel gesto gemette contro il mio collo. La mia camera, che prima sembrava così chiassosa per il nostro litigio, in un attimo divenne ricca di passione, riempendosi dei nostri gemiti di piacere per l'altro. Sentivo che ormai eravamo arrivati al limite entrambi. Lui aumentò ancora di più le spinte gememdo più forte, finché non raggiungemmo entrambi il limite, sentendolo dentro di me, si accasciò su di me con il suo dolce peso e ci addormentammo uno nelle braccia dell'altro.
La mattina mi svegliai per colpa sua, mi stava accarezzando i capelli, mi voltai e gli sorrisi: << Buongiorno >> mi disse baciandomi dolcemente: << Buongiorno >> gli risposi, si alzò e guardò l'orario: << Dove vai? >>
<< A farmi un doccia e poi a lavoro dolcezza >>Mi baciò la fronte e andò in bagno, aspettai che il getto d'acqua si aprisse e non so il perché ma andai da lui in bagno: << Posso fare la doccia con te? >> gli domandai aprendo appena le ante della doccia, Negan non disse niente, aprì ancora di più le ante per permettermi di entrare, mi prese per un polso e mi attirò a se: << Non ne avrò mai abbastanza di te Bells >> iniziò a baciarmi dolcemente
<< Fammi tua tutte le volte che vuoi Negan... >> gli sussurrai sulle labbra, mi alzò e allacciai le gambe alla sua vita: << Aspettavo che me lo dicessi dolcezza >> e in un attimo fu dentro di me, farlo con lui era diventato una droga per me, ne volevo sempre di più, volevo bearmi del suo profumo, sentire le sue mani su di me e soprattutto amavano quando mi sussurrava che ero sua e di nessun altro, così come lui era mio e di nessun altra.
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The Possession
Fanfiction🚫VIETATO AI MINORI DI 18🚫 [COMPLETA] Isabell Grimes era al secondo anno di università quando scoppiò il tutto: gente morta che seguiva e mangiava quella viva. Fu l'unica superstite della sua università. Si girò quasi tutti gli Stati Uniti d'Americ...