L'ultima volta che avevo visto Negan era stato quando mi aveva riportata a casa, ovvero una settimana fa; mi alzai dal letto e mi guardai allo specchio, i lividi stavano scomparendo e per fortuna che Michonne andando in missione mi ha portato un correttore e un fondotinta così posso "toglierlo magicamente" quei dannati lividi; mi vestii e uscii di casa, mi avviai al cancello e quando arrivai vidi Negan che parlava minacciosamente con mio padre: << Ricorda ciò che ti ho detto Rick >>
<< Mi stai minacciando? >>
<< Oh si cazzo! Sono minacce e voglio che tu te le ricordi >>Mi avvicinai ai due: << Che cosa succede qua? >> guardai prima Negan e poi mio padre: << Niente Bells >> mi disse quest'ultimo, ma sapevo che non avrebbe aperto bocca con lui davanti: << Vedo che stai meglio dolcezza. Dove stai andando? >> mi domandò Negan sorridendomi: << Esco! Mi sono ricordata che devo fare una cosa >>
<< Vai da sola? >>
<< Sì e non tentare di fermarmi Negan e questo vale anche per te papà >> Negan mi fissò senza dire niente, lo fissai anch'io per qualche secondo e dopo un po' gli diedi le spalle, sentivo ancora il suo sguardo su di meEro giunta al negozio che avevo visto tempo fa, entrai e cercai tra i vari scaffali, ma prima controllai che non ci fosse nessun vagante e nessun uomo: << Perfetto >> "Deve esserci dannazione! A Judith piacerebbe", stavo guardando da per tutto e finalmente la trovai: era una giostra a carillon con i cavallini, la presi e la misi nella borsa: << Che cosa stai facendo? >> a quella domanda saltai dalla paura, mi voltai e c'era Negan davanti a me: << Non ci posso credere! Mi hai seguita >> mi portai indietro i capelli con la mano: << C'è qualcuno dei miei uomini che ti vuole morta! Cazzo Isabell proprio non ci arrivi! >>
<< Senti Negan, è una cosa importante e se non lo fosse di certo non ero qua >> mi guardò la borsa: << Che cosa hai preso? >> tirai fuori la giostra e gliela mostrai: << È per Judith, domani è il suo compleanno e volevo farle un regalo... sono sicura che le piacerà >> si avvicinò a me e la prese per guardarla meglio: << Le piacerà >> me la rimise dentro alla borsa: << Ma ora veniamo a noi >> e si buttò sulle mie labbra, come se avesse fame di me, ma lo spostai: << No Negan! Non qui! Non è sicuro >> mi avvicinò a se tenendo sempre le sue mani sui miei fianchi: << Ci sono i miei a uomini fuori che controllano e finché sei con me, sei al sicuro >> m'iniziò a baciare il collo, buttai la testa all'indietro "Quest'uomo mi sta facendo perdere la testa" mi spinse di più contro a se, portai una mano sui sui capelli e glieli strinsi, mi alzò di peso e mi fece sedere sul bancone del negozio: << Preparati, ti farò vedere le stelle >> mi slacciò i pantaloni, mi portai le mani indietro e quel poco che bastava mi alzai, me li tolse, buttandoli per terra, mi allargò le gambe e iniziò a baciarmi l'interno della coscia, sentivo che stava salendo, spostò il perizoma e sentì la sua lingua dentro alla mia intimità, giocava e stuzzicava, stavo impazzendo dal piacere, finché non venni dentro la sua bocca; sentì il rumore della sua zip scendere, mi prese per i fianchi e mi tirò verso di se e in un attimo fu dentro di me, mi alzai con il busto: << Dobbiamo trovare un nuovo accordo >> mi sussurrò all'orecchio mentre si muoveva sempre più velocemente: << Una volta a settimana non mi basta >> le spinte acceleravano sempre di più finché non vendemmo insieme: << Non è un problema mio >> gli risposi nel mentre scendevo dal bancone e mi rivestivo con i pantaloni: << Se non ti basta, trovati una puttana negli altri sei giorni... di sicuro ci sarà lì da te >> raccolsi la borsa e uscii dal negozio, vidi gli uomini di Negan che mi fissavano "Che hanno da guardare questi?" Li sorpassai ed entrai nel bosco, mentre stavo camminando verso Alexandria, sentii uno sparo, proveniva dal negozio "Negan" tornai indietro correndo e sfoderai la spada: << Finalmente è morto... Simon ci ricompenserà come si deve >> salirono sui loro mezzi e se ne andarono; entrai nel negozio e vidi Negan per terra in una pozza di sangue, mi precipitai da lui: << Negan! Negan! Svegliati >> ma niente, portai l'orecchio sul suo petto e il cuore batteva ancora: << Se pensi che ti lascio morire, ti sbagli di grosso!! >> "Perché sono io quella che ti dovrà uccidere" me lo caricai in spalla e entrammo nella casa più vicina, lo buttai sul divano, chiusi tutto: porte e finestre, così nessun vagante e umano poteva entrare; per tutta casa cercai delle garze e disinfettanti e fortunatamente li trovai: gli tolsi la giacca di pelle e la maglietta bianca: << Ok, ora devo tirar fuori il proiettile >> corsi su in bagno e cercai delle pinze "Merda! Ma in questa casa, nessuno si teneva delle pinze da sopracciglia?" Cercai dentro a un beauty-case e le trovai: << Eccole le bastarde >> corsi giù per le scale e ritornai da Negan in salotto ed ero pronta a operarlo. Ero talmente stanca che mi addormentai con la testa appoggiata sul quel piccolo pezzo di divano vicino alle sue mani.
Sentivo qualcuno che mi accarezzava la testa, ma non avevo voglia di svegliarmi, così rimasi ancora lì per non so quanto tempo. Sentivo un caldo assurdo, così mi svegliai e notai la sua giacca di pelle sulle mie spalle: << Finalmente ti sei svegliata >> mi tirai su e lo vidi seduto di fianco a me per terra: << Ma sei scemo? Perché ti sei mosso? Facendo così la ferita non si cicatrizza >> gli urlai arrabbiata, mi alzai, ma mi prese per un polso e con tutta la forza che aveva mi fece cadere su di lui, in mezzo alle sue gambe e mi teneva stretta: << Lasciami Negan >> cercai di divincolarmi dalla sua presa, anche se era ferito e aveva rischiato di morire, la sua presa era sempre forte, mi portò le braccia dietro alla mia schiena: << Vuoi stare ferma e zitta per una volta cazzo... perché mi hai salvato? Perché non mi hai lasciato morire? Saresti stata meglio senza di me e delle mie pretese >>
<< Non potevo lasciarti morire dato che sarò io a ucciderti >>
<< Sei proprio figlia di tuo padre. Mi vuoi morto? Bene sparami >> mi tolse la pistola da dietro alla schiena e se la puntò alla tempia: << Uccidimi, così te e tuo padre sarete liberi >> mi prese la mano e mi lasciò la pistola, la caricai, ma dopo qualche secondo la tolsi, buttandola per terra e guardia giù: << Non hai il fegato di uccidermi >> alzai lo sguardo e lo guardai dritto negli occhi, era troppo vicino a me: << Chiudi il gli occhi Bells >> era la prima volta che mi chiamava così, li chiusi, sentivo una mano sul mio mento che pian piano mi fece voltare il viso e trovai due labbra, le sue labbraNon ci eravamo mai baciati, o se l'avevamo fatto, non mi aveva mai baciata così delicatamente e dolcemente, questo non è il Negan che conosco... il Negan che conosco è violento, brusco e psicopatico... lasciai perdere questi pensieri e assaporai ancora quel suo bacio dolce e tenero.
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The Possession
أدب الهواة🚫VIETATO AI MINORI DI 18🚫 [COMPLETA] Isabell Grimes era al secondo anno di università quando scoppiò il tutto: gente morta che seguiva e mangiava quella viva. Fu l'unica superstite della sua università. Si girò quasi tutti gli Stati Uniti d'Americ...