Mi sento male.
Il cuore ha smesso di battermi, ne sono sicura.
Non è possibile. Non può essere vero.«Amà?» dopo parecchi secondi di silenzio Adrien mi richiama, smuovendomi dal mio sgomento. E lui? Lui sapeva tutto?
Lui ha coperto Edoardo e Alexis? Lui c'entra qualcosa?
La testa inizia a girarmi quando rileggo con gli occhi sbarrati il messaggio.
«Amanda?»
«Tu» ringhio io. «Non riesco a crederci» mi sfugge un singhiozzo mentre il mondo sembra crollarmi sotto i piedi.
«Amà, ma che dici?» la sua voce si fa perplessa, quindi due lacrime mi rotolano giù dagli occhi.
«Sapevi tutto? Edoardo...la droga» pronuncio finalmente la famigerata parola, alzandomi a tentoni dal divano. «È per questo che non volevi dirmi niente? Ci sei anche tu dentro?»
«Amanda, io non-»
«Dimmi che non è vero» mi si appanna la vista e lacrime calde mi rigano le guance, rotolando giù dalle mie guance come pioggia.
«Io ti-»
«No! Tu un cazzo! Mi hai nascosto tutto! I-io devo trovare Edoardo» una fitta alle tempie mi costringere i denti, quindi chiudo la chiamata, lasciando cadere il cellulare a terra. Mi metto le mani nei capelli con la vista annebbiata e poi una risata femminile mi arriva alle orecchie, attutita da una porta.
Mi tiro in piedi e senza neanche rendermene conto arrivo davanti alla stanza di mio fratello, entrando come una furia.
E per la scena che mi trovo davanti non ho parole.
«Amanda, cazzo! Bussare no?» Edoardo spinge di lato Grace, che si copre con le lenzuola e un'espressione sconvolta in faccia.
Non ce la posso fare.
Pure questa adesso?
«Cristo, questo è un'incubo» mi metto le mani in viso, stringendo i denti. «A lei almeno lo hai detto che spacci?» mi esce come un ringhio. Sono piantata sulla soglia, con gli occhi iniettati di sangue e fissi in quelli di mio fratello.
Lui boccheggia, senza sapere cosa dire.
«Amy, io-»
«Ti diverti tanto a fare il coglione? E tu, tradisci Giovanni per una merda come lui?!» scaravento contro il mio consanguineo il suo maledetto cellulare, singhiozzando ancora. Grace mi guarda con le labbra schiuse e la pelle d'oca.
Mi fa schifo anche lei adesso.
«Non è come sembra» comincia Edoardo, cercando di recuperare i suoi pantaloni da terra.
«Non mi interessano le tue scuse del cazzo!» le lacrime iniziano a rigarmi di nuovo il viso, mentre mi aggrappo con una mano allo stipite della porta. «Tu e quel coglione di Alexis! Vi sentite importanti a spacciare? E Adrien? Avete tirato anche lui dentro?! Io ti odio!» gli lancio contro la prima cosa che mi capita a tiro, una scarpa di Grace che si schianta contro il muro. «E tu» sibilo verso quella che dovrebbe essere la mia migliore amica. «Mi fai schifo». L'ennesimo singhiozzo sfugge alle mie labbra quando mi sbatto la porta alle spalle, marciando verso il salotto. Recupero la mia borsa ed esco dalla porta d'ingresso, piangendo disperatamente mentre scendo le scale di corsa dopo essermi infilata in fretta e furia le scarpe, rischiando più volte di inciampare. Salgo in macchina tirando su con il naso, con il cervello nella confusione più totale e il cuore spezzato.
Adesso vorrei solo poter smettere di vivere per un po'.
Rifugiarmi nei miei pensieri, perché sono talmente sconvolta che non mi ricordo neanche come mi chiamo.
Mi lascio inglobare dal traffico e guido fino a mezzanotte, arrivando ad Ostia per miracolo, tanto sono sconvolta. Non ho smesso di piangere neanche per un'istante, singhiozzando disperatamente sulla Cristoforo Colombo con tutti i momenti che ho passato con Adrien, Edoardo e Grace in testa.
Il mio collega non avrebbe potuto mentirmi in modo peggiore. Ed è questo quello a cui penso mentre poso la fronte sul volante, parcheggiata davanti a casa di mia madre, con il cuore letteralmente in cocci spezzati e la mente a pezzi.
Pensavo di conoscerlo, e invece forse aveva ragione proprio Tommaso.
Io non so niente di lui, niente. È questa la verità.
Chissà quante balle mi ha raccontato.
E Grace poi? Lei che ha sempre preso per il culo tutte quelle che morivano dietro a mio fratello, alla fine ci è cascata con tutti e due i piedi.
Ho esagerato, è vero, ma mi suona quasi ipocrita criticare Anita per esserne andata a letto con Edoardo e poi fare lo stesso.
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Sugar lips
ChickLitAmanda non ha mai avuto una vita particolarmente semplice; non è esattamente fortunata, vanta la conoscenza di ottantaquattro ricette culinarie a memoria e nella sua sfigata esistenza perde e recupera suo fratello come se fosse un guanto. Riuscirest...