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Soleil

<Bridget che ordini?> le chiedo guardando il menù del ristorante. Siamo uscite a cena insieme stasera, non avevamo molto da fare perciò siamo uscite. <Una semplice, margherita> risponde posando il menù sul tavolo.
<Io prendo una con con i peperoni> adoro la pizza ai peperoni è la mia preferita.
<Come va con Bradley?> chiede guardandomi incuriosita.
<Ho dormito da lui ieri, è andata bene> confermo con la testa.

Bene, più o meno. Se non ripenso a quando mi ha specificamente detto che sono una semplice amica, sto bene, sul serio.
<Solo dormito?> ammicca alzando un sopracciglio. Sospiro rassegnata, <ci siamo baciati ma non è finita bene.> mi guarda confusa<in che senso?> scuoto la testa e consegno i menù al cameriere che è appena arrivato<due pizze, una margherita e una con i peperoni> sorrido e lui prende i nostri menù. <Da bere?> chiede,< io una cola, tu?> domando rivolgendomi a Bri.

<Una birra> ritira i menù e si congeda. <Mi ha detto che siamo solo amici e che non può darmi di più> dico con del rammarico nella voce. Io vorrei che ci fosse di più, ma lui non ricambia, non ho molto da fare. <Ma tu vuoi di più vero> la sua non è neanche una domanda, sa già la risposta basta guardarmi. <Sto iniziando a provare qualcosa per lui, si. Lo penso parecchio, cerco di stare il più possibile con lui e divento schifosamente dolce quando gli sto vicina> sono tutti i sintomi che ho quando mi innamoro o provo qualcosa. Io mi comporto sempre così.

<È un ragazzo egoista, è difficile che pensi ad altri se non che a sé stesso> dice sospirando. Ed è qui che un altro dei miei sintomi entra in gioco<non è vero> lo difendo a spada tratta, mi fissa scioccata e schiude la bocca<oh mio Dio, sei proprio andata> ma che sciocchezza, non lo sono.
<No ti sbagli> scuoto la testa, <lo stai difendendo> commenta aspra. Inizio ad infastidirmi un po' al suo tono seccato. So che non è un santo, so anche che fa molti sbagli ma non lo possiamo mettere al rogo per questo.

Schiocco le labbra creando rumore, <so che lo detesti, ma lui sta cambiando Bridget> ridacchia falsamente<con te solo> corrugo la fronte. Arriva il cameriere con le pizze dopo qualche minuto e le poggia sul tavolo. Non ritorniamo sull'argomento per fortuna, sarebbe finita male altrimenti. Non posso cambiare la sua opinione, so che Bradley ha spesso infastidito Andrew ma c'è anche da dire che il suo ex non è neanche un santo, cavolo l'ha tradita due volte!.

Dopo aver mangiato la pizza, paghiamo ed usciamo dal locale di fronte il dormitorio. Camminiamo una affianco all'altra per il prato con lentezza. <Mi dispiace per prima, sono stata aggressiva e non volevo> sospira calpestando l'erba fresca con le scarpe basse. <So che non ti piace, ma lui per me è importante, lo sta diventando cioè.. > mi correggo alla fine, lei ride e scuote la testa. <Con Andrew?> chiedo cambiando discorso.

Il suo sguardo diventa colpevole, <è finita> guardo avanti e non emetto parola. <Mi dispiace> dico dopo qualche secondo, <non andava. Non si può forzare qualcosa che ormai non c'è più. È come cercare di aggiustare un piatto rotto, per quanto uno provi a incollare i pezzi alla fine non è come prima> quanto ha ragione, purtroppo con i sentimenti non si scherza e spesso coloro che ne escono afflitte siamo noi. Anche i maschi per carità, però in media siamo noi le perdenti.

Entriamo dentro e percorriamo il corridoio, quando arriviamo al centro di esso ci salutiamo<a domani> mi saluta con la mano e io faccio la stessa cosa per poi andare al lato opposto al suo.
Quando entro in camera mi cambio e mi metto il mio pigiama verde con le foglie. Mi viene da ridere perché a Bradley non piace. Mi ricordo che la prima volta che l'ha visto mi ha presa in giro. Bè magari si aspettava tanga o roba varia ma io non sono il tipo.

 I colori della FelicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora