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Soleil

L'ansia mi divora oggi, in realtà mi divora spesso quando riguarda Bradley king.
Tra qualche ora mi verrà a prendere e io mi sto crogiolando nella cabina armadio.
<Chissà che mi vuole dire quel bastardo> bisbiglio sprezzante.
'Così la chiudiamo'  aveva detto, ma che diavolo vuol dire la chiudiamo?. Se si azzarda a dire che non vuole più vedermi gliene canto quattro, poco ma sicuro.

<Datti una calmata, sembri peggio di me con il ciclo> sbuffo ai commenti poco carini di Anne ed estraggo il vestito lungo dall'armadio. Dato che questa forse è l'ultima volta in cui ci vediamo almeno voglio fargli capire cosa si perde. <Non mi aiuti Anne> alza gli occhi al cielo.
Metto il vestito colore cipria sul letto e attacco la piastra alla presa. Per stasera ho optato per un vestito lungo in raso con la scollatura V profonda, scopre il centro del mio petto e si vede anche leggermente il seno ai lati.

Ha le bretelline strette e la gonna scende lunga fino a terra

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Ha le bretelline strette e la gonna scende lunga fino a terra. Di sicuro con questo lo farò penare.
<Metti questi come tacchi> Anne mi porta la scatola vicino al letto e io inizio a stirarmi i capelli.
<Faccio io, aspetta> le lascio la piastra e lei fa il suo lavoro.
<Come è finita con Jonas ieri?> chiedo all'improvviso. <Ci siamo litigati e io l'ho mandato via> Be' si, lo sospettavo. <Non si doveva permette a dire quelle cose davanti a tutti> le do ragione su questo argomento, se l'avesse fatto Bradley lo avrei ucciso.

<Lui comunque mi sta tempestando di chiamate, solo che io non rispondo> dice
sospirando. Gli uomini si divertono a renderci la vita un inferno. <Spero che possiate risolvere> le dico sincera. Sento che ridacchia, <perché ridi?> le chiedo. <Perché è incredibile come il nostro rapporto sia migliorato> già, le devo dare ragione. Dopo qualche minuto i miei capelli sono perfettamente lisci. Passo al trucco e mi metto del mascara sulle ciglia, la matita nera e un rossetto rosa chiaro sulle labbra, mentre sulle guance metto un po' di fard chiaro.

Mi spruzzo del profumo e dopo mi alzo per mettermi il vestito.
<Ok, io vado fuori se hai bisogno chiamami> annuisco e, dopo che esce mi spoglio. Con questo vestito non posso mettere il reggiseno perciò indosso una semplice mutandina in pizzo nera. Per andare a questo incontro con lui, ho dovuto saltare un'altra giornata di lavoro. Spero che la mia direttrice non mi butti fuori.
Accarezzo la lunga gonna sui miei fianchi e mi aggiusto la bretellina per poi mettere i sandali con il plateau rosa scuro.
<Apposto, sono pronta> inspiro e dopo prendo la borsetta con i brillantini.

Prendo uno scialle dalla cabina e dopo esco. Cammino per il parquet e ad un tratto sento un fischio degno di nota<wow, complimenti Torres> sorrido ad Anne e ridacchio. <Lo farai morire di certo> sto per risponderle quando sentiamo il citofono suonare. <Vado io> dice.
Mentre lei risponde io mi sistemo meglio lo scialle e dopo avanzo con i tacchi verso la porta. <Va bene, ciao> chiude e si gira verso di me stranita<che succede?> domando.

 I colori della FelicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora