Evol

WE WERE TOO CLOSE TO THE STARS-eravamo troppo vicini alle stelle

«Tu...che vuoi» le disse Hilary riducendo gli occhi in una fessura.
Si sentiva già abbastanza in ansia e strana per quello che era successo poco prima e ora che Dorea era sbucata dal nulla dopo settimane di silenzio non fece che farla sentire più a disagio.

«Ho visto che vi siete baciati» rispose Dorea sussurrando eccitata.

Idenas si sentiva in imbarazzo e soprattuto si sentiva stupida perché era cosciente del fatto che un argomento come quello non poteva mai essere affrontato con nessuno se riguardava Tom Riddle.

«O meglio tu hai baciato lui»

«Che ci facevi là?!» domandò brusca la prefetta, camminando verso la sala comune.

«Mi sembrava ovvio, facevo una passeggiata. Poi vi ho visti vicini e non volevo disturbarvi, tengo alla tua privacy» rispose correndole dietro.

«Allora se ci tieni vattene!»

Dorea sbuffò e continuò a inseguirla imperterrita per le scale che portavano al dormitorio femminile.

«Ascolta Hilary...lo so che sei arrabbiata per la storia di Aloysius e per le altre cose che sono successe...e mi dispiace» le disse la ragazza con un filo di voce.

L'altra si fermò davanti alla porta della stanza, ascoltando i suoni dell'acqua contro le finestre.

«Sei sparita, non mi hai più parlato per settimane. Mi hai ignorata e guardata male da lontano. E dopo questo hai pure la faccio tosta di chiedermi "com'è andata?" solo perché vuoi farti i fatti miei!» esclamò con voce acida, mentre apriva la porta.

«È un buon momento per avere una conversazione» rispose Dorea Black entrando nella camera.

«Un buon momento? Un buon MOMENTO?! Ma ti rendi conto di quello che è appena successo? Lo hai visto no? E ti sembra un buon momento?»
Hilary sentiva la rabbia premerle la testa e il sangue che scorreva velocemente nelle vene.
Non poteva credere che Dorea fosse saltata fuori dal nulla, per di più in una situazione inopportuna.

«Mi dispiace va bene?! È stato tutta un'idea di Aloysius» rispose la Black tutto d'un fiato.

La prefetta si voltò di scatto e i suoi occhi divennero piccoli e sottili dietro quel paio di occhiali dal bordino oro.
«Che intendi dire?»

Dorea si passò nervosa una mano fra i capelli neri e scosse la testa frustrata.
«Al pensava che se io e lui avessimo passato più tempo insieme tu ti saresti in qualche modo ingelosita...e...e avresti passato meno tempo con Tom. In più erano settimana che Charlus non mi calcolava, quindi ho utilizzato questa cosa anche a mio vantaggio»

Idenas si avvicinò all'amica minacciosa, con gli occhi marroni che le lampeggiavano di rabbia e sgomento.
Le puntò il dito indice addosso e per un momento l'altra aveva come il presentimento che Hilary l'avrebbe presa per il colletto della camicia e l'avrebbe strattonata, ma non fu così, staccò il dito dalla sua divisa e uscì di nuovo dalla stanza, non voleva altri guai a scuola.

Salí velocemente le scale, con la mente che viaggiava ad una velocità tale da farle venire le vertigini. Non sapeva che strada stesse facendo, camminava così velocemente che non le importava dove andasse a finire, ma cercava di evitare posti come la biblioteca, in cui avrebbe probabilmente visto Tom, e in quel momento non aveva davvero voglia di vederlo, desiderava solo stare un po' da sola a pensare.

Senza pensarci prese la strada per la torre di astronomia, che solitamente era sempre vuota la mattina presto.
Accostò l'orecchio sul legno freddo della porta e quando non sentì un'anima viva l'aprí.

Il cielo era grigio e tante nuvole correvano veloci, ammassandosi tra di loro. La stanza aperta era spenta e silenziosa, se non per un'obiettivo di un telescopio che batteva piano sulla ringhiera.
Hilary si avvicinò alla ringhiera di ferro e ci poggiò sopra le mani, osservando Lumacorno che camminava insieme ad un ragazzo nei giardini di Hogwarts; sarebbe sembrata una scena abbastanza tranquilla, se non fosse che il ragazzo con cui stava avendo una conversazione, e sembrava pure abbastanza interessante, fosse Tom Riddle.