CAN YOU FEEL MY HEART- puoi sentire il mio cuore

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Erano passate alcune settimane dalla scomparsa dei due giovani maghi e nessuno era riuscito a risalire a loro, e nessuno sapeva dove si trovassero e cosa stessero tramando.

Hilary era scomparsa nel nulla e a sua madre sembrava non importare più di tanto, perché secondo la sua testa era meglio fosse scomparsa per sempre piuttosto che vederla insieme ad un mezzo babbano.

Aiden in quelle poche settimane aveva il cuore invaso da troppe emozioni, purtroppo per lui tutte negative. Anche Aloysius era scappato, lasciando un vuoto enorme dentro di lui; non era abituato a non vederlo, anche se sentiva di provare qualcosa per lui, una parte di Yaxley lo odiava a morte, perché oltre ad averlo respinto in malo modo, adesso si trovava più solo che mai.
Non era neanche riuscito a trovarsi una nuova moglie dopo che Hilary era scappata con Tom, e avrebbe dovuto aspettare l'estate dopo per sposarsi e avere altri accordi.

A Tom e Hilary andava a gonfie vele, erano finalmente insieme e nessuno gli avrebbe mai separati, nessuno avrebbe mai messo un freno alle loro catastrofi.

Lavoravano entrambi da magie sinister, ma ovviamente non come negozianti, ma qualcosa di molto più gratificante per i giovani. Andavano in giro per le case dei maghi, e con la loro parlantina ipnotica riuscivano sempre ad ottenere i loro cimeli più preziosi, consegnandoli poi nella mani di Burke e Sinister, che come ricompensavano la coppia con una grande somma di galeoni; ma ovviamente ciò che interessava a Hilary e Tom non erano i soldi, ma i cimeli.

Tom era sempre stato convinto che gli oggetti che avrebbero costudito un pezzo della sua anima, dovevano essere rari e preziosi, esattamente come lui. Quando i negozianti dell'oscura bottega avevano incaricato lui e la ragazza di passare dall'unica discendente di Tosca Tassorosso, non potevano rifiutare un occasione così preziosa.

Era un tardo pomeriggio estivo, e il sole iniziava già a nascondersi dietro le colline di una piccola cittadina, lasciandosi sfuggire alcuni raggi che gettavano luci tenue sulle vetrate delle finestre.

Il vento scompigliava i capelli già boccolosi di Hilary, che si teneva stretta alla sua mantellina nera, mentre seguiva Tom dentro un quartiere. L'unica cosa che aveva cambiato in quelle settimane fu i suoi occhiali, infatti aveva smesso di portarli.

Quest'ultimo si fermò davanti ad una cosa in mattoni, con gli giardino tempestato di qualsiasi pianta e fuori immaginabile.

«Dovrebbe essere qui...deducendo dalla quantità di fuori» disse Hilary cercando di leggere da lontano il nome scritto in ottone sulla porta, ma con il sole che rifletteva era pressoché impossibile.

«Hepzibah Smith, lei abita qui, e ci darà ciò che desideriamo» sussurrò il ragazzo con fare malizioso.
«Mi ha preso molto in simpatia, fin troppo, e spero che oggi sia allora il grande giorno»

Ad Idenas scappò una risatina cruda, e ciò stava a significare che sarebbe stata pronta a qualsiasi cosa sarebbe successa dentro quella casa.

«Hai già l'anello, e tra poco anche qualcosa di più prezioso se ci va bene»

Tom tirò un piccolo cordoncino oro, che fece scattare delle campanelle all'entrata.
Hilary non stava più nella pelle, non aspetta altro che entrare e usare il suo potere ipnotico per incantare quella povera signora, e chissà, riuscire a mettere le mani su qualcosa di più prezioso dell''armatura dei folletti.

La porta si aprì, e una signora di mezza età dalla corporatura robusta corse incontro ai due ragazzi.

Aveva un vestito giallo spento e delle piume rosa incastrate nello chignon biondo/rossiccio, con delle guance enormi e truccate con del blush color rosso acceso.

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