Capitolo 6

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Capitolo tradotto da George DeValier su EFP, io l'ho solo riportato per il completamento della storia.

Capitolo 6

Feliciano fu subito grato per il calore del fuoco acceso non appena oltrepassò la porta d'ingresso, così come fu sollevato al vedere nonno Roma e Antonio immersi in una conversazione attorno al tavolo... forse il nonno non si sarebbe nemmeno accorto del suo ritardo. Feliciano lasciò il suo cesto su un tavolino e andò in fretta a sedersi accanto a Lovino sul divano vicino alla scala, il posto migliore per ascoltare senza dare nell'occhio. Suo fratello gli lanciò un'occhiata di sbieco. "Sei in ritardo." mormorò. "Di nuovo."

Feliciano chinò il capo. "Beh, era una così bella giornata, ho fatto una splendida passeggiata."

"Bella?" fu la replica perplessa. "Ma si gela oggi."

"Mi piace il freddo."

"No, non è vero." Feliciano si mise a giocherellare con un bottone. "E dove sono le verdure? Non dovevi andare al mercato?"

L'altro non alzò lo sguardo. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era che Lovino diventasse sospettoso. "Volevo andarci ma io... uhm... ho avuto altro da fare."

"Altro?" Suo fratello sembrava ancora scettico. "E che cosa di preciso?"

"Ho raccolto fiori." Feliciano lanciò un'occhiata ansiosa verso suo nonno ed Antonio ma questi erano immersi nella loro conversazione.

"E' il terzo giorno di fila che non vai al mercato. Non sono stupido, Feliciano, lo so che c'è sotto qualcosa."

Feliciano abbassò lo sguardo sulle mani dell'altro per poi fissarlo con calma negli occhi. "Vedo che non hai il tuo anello al dito." Lovino gli lanciò un'occhiata penetrante ma non diede risposta.

".. il terzo bombardamento con vittime civili nell'ultimo mese." Nonostante il suo nervosismo, le parole di Antonio attirarono la sua attenzione. "Queste spedizioni partono dalla base aerea tedesca qua vicino, ragion per cui la missione americana è estremamente importante per noi. E' chiaro che i tedeschi non si limitano più a contrattaccare gli inglesi. Ieri notte i loro Heinkel hanno ucciso quasi cento membri del personale non militare."

Felciano si sentì raggelare il sangue nelle vene), annebbiare la mente; si aggrappò ai bordi del divano, lo stomaco contratto per la nausea. "Che cos'è un Heinkel?" chiese ad alta voce. Cadde il silenzio nella sala; tutti lo fissarono. Antonio lanciò un'occhiata interrogativa a Roma, che annuì.

"E' un aereo tedesco." Spiegò. "Un bombardiere."

"Allora sono questi Heinkel che gettano bombe sulla gente? Non le Mrs Schmitt?" Feliciano non stava neppure pensando a ciò che stava dicendo, con il disperato bisogno di sentirsi dire che Ludwig non c'entrava nulla. Non era possibile che Ludwig c'entrasse qualcosa.

"Le cosa?" domandò l'altro. "Le... Messerschmitt? E' questo che intendi?"

"Si. I Messerschmitt Bf 109"

Cadde di nuovo un silenzio stupefatto, che fu Lovino ad interrompere. "Come diavolo fai a sapere cos'è un Messerschmitt, Feliciano?"

"Io... ehm..." Tutti lo stavano guardando con aria sbalordita. Feliciano non poteva dar loro torto, dal momento che non aveva mai mostrato alcun interesse per quel tipo di argomenti. "L'ho sentito da qualche parte."

"I Messerschmitt sono aerei da combattimento." disse Antonio. "Non bombardieri. Attaccano solo altri piloti."

"Non i civili?"

"No." Feliciano si sentì pervadere da un immensa sensazione di sollievo. Quasi si mise a ridere, prima che Antonio proseguisse "Tuttavia... è del tutto possibile che i Messerschmitt scortino Heinkel, specialmente ora che i contrattacchi degli inglesi sono diminuiti."

Auf Wiedersehen, Sweetheart - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora