Capito tradotto dalla sottoscritta ne detengo i diritti di traduzione mentre la storia appartiene sempre a George DeValier. Mi spiace di aver saltato il nostro incontro serale del venerdì ma la Maturità mi ha chiamato a sè, quindi chiedo venia per chi si aspettava un arggionamento.
Comunque questo è stato un capitolo particolarmente lungo, spero ve lo godiate!Capitolo 17
Ludwig giaceva accanto a Feliciano, le sue mani sfregiate e callose erano intrecciate con quelle dita calde e morbide, il suo sguardo bloccato ed paziente che aspettava quei occhi dorati. Il mattino si era ormai tramutato nel pomeriggio, il tempo scorreva attraverso la tenda fluttuante della camera da letto e dipingendo linee di luce sulle coperte sotto di loro. I capelli ramati di Feliciano scintillavano come oro sul cuscino. Ludwig non riusciva a distogliere lo sguardo; non poteva impedirsi di allungare costantemente la mano per toccare Feliciano, per avvicinarlo. Delicatamente toccando quel ciuffo che ancora si rifiutava di rimanere giù, per poi scendere leggermente su quelle labbra che ancora sorridevano così facilmente, prendendo attentamente la mano, e facendo scorrere il braccio lungo il fianco.
Ecco, l'unica cosa per cui Ludwig aveva vissuto: l'unica ragione per cui era sopravvissuto. L'unico ricordo che lo aveva tenuto in vita per quattro anni di dolore, orrore e totale disperazione. Il suo luminoso, prezioso, intramontabile Feliciano.
Qui, sdraiato accanto a lui, condivideva il suo calore e il suo respiro e che lo aveva ascoltato attentamente mentre Ludwig cercava a malincuore di parlare di quei quattro brutali anni.Era stato abbastanza facile raccontare, all'inizio. Essere arrestato dalla polizia militare, accusato di tradimento per aver aiutato la fuga di un prigioniero americano, gli fu risparmiata la pena di morte ma fu condannato all'umiliazione e alla vergogna senza formalità o processo. Essere inviato sul fronte orientale, in una battaglia persa che tutti sapevano essere senza speranza, con nient'altro che un fucile a malapena funzionante e l'aspettativa di morire. Ma con i tedeschi che perdevano terreno da tutte le parti, la campagna russa era già persa. Non c'era possibilità di trattenere il nemico a lungo. Ludwig trascorse alcuni giorni in un'unità militare prima della sua inevitabile sconfitta e della sua cattura da parte dei russi. E poi, solo come prigioniero di guerra tedesco, iniziò il vero inferno.
Ludwig si fermò e guardò la mano di Feliciano intrecciata con la sua. Non aveva mai raccontato a nessuno di quegli anni orribili. Anche a suo nonno, nei migliore dei casi riusciva a gestire solo poche frasi spezzate. E anche adesso, era determinato a risparmiare a Feliciano il peggio.
" Va tutto bene, Ludwig. " Feliciano strinse la mano di Ludwig. "Non hai bisogno di dire niente se non te la senti, io non ne ho idea, ma cercò..."
" No. " Ludwig scosse la testa e fece un respiro profondo.
" Devo farlo. "
Sì, aveva bisogno di dirlo, e c'era solo una persona a cui poteva dirlo. Ma quando Feliciano sorrise in quel modo, annuì comprensivo e lo guardò con occhi così innocenti, Ludwig sapeva che non aveva bisogno di sentirlo tutto. Feliciano non aveva bisogno di sentire che i segni sui polsi di Ludwig erano dovuti alle catene che indossava durante le brevi ore in cui non lavorava. Poteva ancora vedere le facce dei cadaveri congelati, dei corpi morti che fu costretto a seppellire. La cicatrice sulla sua guancia proveniva da un pestaggio che quasi lo uccise, un pestaggio che ricevette per il crimine di aver dato una mano ad un uomo inciampato. Feliciano non avrebbe mai dovuto sapere queste cose. E così Ludwig parlò con attenzione." Abbiamo lavorato. Questo è tutto: tutto qui. Giorno e notte, abbiamo lavorato, costruendo ponti e pavimentando strade attraverso il ghiaccio. Avevamo fame - non c'era cibo e la poca acqua che ci veniva data era sporca. E ci siamo congelati. Nel tempo i nostri vestiti erano diventati nient'altro che stracci. " Ludwig rabbrividì nel ricordarlo.
Il pestaggio, la fame, la malattia dilagante - in qualche modo non erano nulla rispetto a quel freddo pungente, lacerante, inevitabile.
STAI LEGGENDO
Auf Wiedersehen, Sweetheart - Traduzione Italiana
FanfictionAU. Italia, Seconda Guerra Mondiale. Feliciano è un partigiano entusiasta, anche se un po' sprovveduto. Innamorarsi di un pilota da caccia tedesco non rientrava esattamente nei suoi piani... e metterà a dura prova la sua lealtà e il suo cuore. ATTEN...