Capitolo 11

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Capitolo tradotto da Nyairui su Wattpad, io l'ho solo riportata per il completamento della storia.

Capitolo 11

Feliciano non sapeva cosa l'avesse svegliato. Forse l'unico raggio di luce dell'alba grigia che gli andò sui suoi occhi, o lo scricchiolio familiare delle travi in ​​legno, o il freddo improvviso che strisciava sulla sua pelle, ora che il fuoco aveva smesso di ardere. Tutto ciò che sapeva era che Ludwig se ne era andato. Si girò lentamente nello spazio vuoto accanto a lui e passò la sua mano sopra.

Feliciano sapeva che si sarebbe svegliato così, ma si sentiva ancora vuoto, dolorante, freddo, come se la metà di lui gli fosse stata strappata via. Appoggiò la testa contro il fieno, chiuse gli occhi. Stava per riaddormentarsi, quando sentì la porta aprirsi.

'Feliciano?''

Metà insensibile, Feliciano aggrottò le sopracciglia in segno di confusione.

"Ludwig?" borbottò. Si voltò lentamente, assonnato, alla voce, poi sbatté le palpebre per scacciare il sonno dagli occhi. Il freddo del mattino arrivò di corsa.

"Nonno?" Feliciano subito guardò in basso. Oh, grazie a Dio... aveva i pantaloni addosso.

"Feli, oh grazie a Dio, grazie Dio!" Nonno Roma corse lungo la stanza, si inginocchiò e abbracciò Feliciano.

Dopo alcuni, sconcertanti, momenti piuttosto scomodi, Feliciano poggiò leggermente la mano sulla spalla di Roma per respingerlo.

Roma si tirò indietro e Feliciano ansimò.

"Ti ho cercato ovunque," ansimò Roma. I suoi occhi erano rossi, i suoi capelli spettinati. Sembrava esausto.

"Ti ho cercato per tutta la notte, ovunque, e pensavo...ero quasi certo... Oh, Feli, mi dispiace." Roma strinse Feliciano tra le sue braccia nuovamente.

"Stai bene? dimmi che stai bene!"Feliciano non sapeva cosa dire. Non sapeva come reagire. Ma era triste, e si sentiva male, e questo era suo nonno, che gli aveva sempre fatto sparire questi brutti sentimenti. Feliciano fece un respiro di sollievo e si aggrappò a nonno Roma, volendo credere che avrebbe risolto tutto.

"Sto bene, nonno. Pensavo che tu mi odiassi."

"Mai, Feli. Perdonami per aver detto quelle terribili parole. Se non ti avessi trovato... oh, Dio, se non ti avessi trovato..."

Roma non riuscì a finire la frase. Feliciano era stanco di piangere.

Il sole del mattino filtrava attraverso la finestra della cucina, bagnando la piccola stanza di una familiare luce dorata.

Feliciano si sedette di fronte al nonno, fissando le mani poste sul tavolo, completamente insicuro di come agire in questa strana situazione. Roma non sembrava arrabbiato, sembrava gentile e interessato da quando erano tornati a casa, ma Feliciano sapeva che doveva essere furioso. Dopo quello che Feliciano aveva fatto avvertendo Ludwig, dopo la notte che aveva trascorso lontano e che Roma aveva passato cercandolo, dopo le parole che Roma gli aveva detto il pomeriggio prima - come potrebbe il nonno essere tutt'altro fuorché arrabbiato?

"Che cosa ti ha detto Antonio?" chiese feliciano tremando.

" Mi ha detto che hai fatto amicizia con un pilota tedesco. E che lo hai informato sullo sbarco degli americani." Roma sembrava troppo calmo.

"Mi dispiace nonno. Non avrei mai voluto dirlo a nessuno, stavo cercando di non farlo tornare alla base... Stavo solo cercando di salvarlo, solo questo, non avevo intenzione di tradirvi... "

Auf Wiedersehen, Sweetheart - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora