32- Cambiamenti

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27 febbraio

Annamaria

Siamo a Dallas , per un altro concerto, il 5 dovrei tornare in Italia.
Mentre siamo in viaggio per andare a fare le prove per il concerto di stasera mi chiama mia madre.

<<mamma dimmi>> <<amore...>> la sento che singhiozza << Mamma che succede ?>> <<Non..no>> la sento piangere << Mamma che è successo a nonno ?>> Ignazio mi guarda confuso, non sto capendo cosa succede << In Italia la situazione è grave, Nonno è stato colpito dal Virus >> eh già in Italia la situazione è orribile, il Corona Virus ha colpito anche la nostra Italia<< Mamma mi spieghi per favore >> << Tu lo sai che il nonno soffre di polmonite, e hanno scoperto che ha questo virus, qui in Italia la situazione non è semplice, il virus si sta diffondendo sempre di più>> << Ma c'è la farà vero mamma ?>> incomincio a balbettare, mi incomincia a tremare la voce, non può essere, mio nonno no.
<< Amore non lo so>> chiudo la telefonata con mia madre. Mi sento morire, mi sento inutile.
Sento due braccia abbracciarmi << Shh piccola>> mi lascio andare e incomincio a piangere << Mio nonno, sta per morire >> gli dico mentre le lacrime incominciano  a rigare  il viso.

I ragazzi sono a far le prove, io ho preferito tornare in stanza, non ero in vena ero troppo triste per stare lì, infatti stasera non andrò neanche al concerto, mi stavo divertendo anche a dare una mano a Barbara, ma oggi, in questo momento vorrei solo essere con mio nonno.

Mi sento vibrare il telefono, è mia madre, rispondo, stiamo in videochiamata.

<< Amore >> è mio nonno << Amore mio, come stai?>> << bene amore,volevo dirti di stare tranquilla, e volevo dirti piccola mia,che sono fiero di te,continua così>> ci salutiamo e chiudo la chiamata, anche perché non si può stare nella stessa stanza per troppo tempo con una persona malata di questo virus, infatti entrambi avevamo delle protezioni.

Dentro di me, ho sentito che quelle fossero le sue ultime parole.

Ignazio

Sono tornato dalle prove, sono fuori dalla mia porta quando sento dire << Volevo dirti piccola mia,che sono fiero di te,continua così>> la sento piangere, stava parlando sicuramente con il suo nonno.

Entro e l'abbraccio << Ssh amore sono qui con te >> le bacio la fronte e l'abbraccio sempre di più, ci addormentiamo così abbracciati.
Mi alzo e vado a prepararmi oggi abbiamo il concerto.

Torno nella mia stanza, eccola lì che dorme, l'abbraccio << Amore>> << sono qui >> le dico abbracciandola e dandole un dolce bacio sulle labbra e poco dopo ci addormentiamo.

So come ci si sente, per lei nonno Giuseppe è la sua vita, per lei lui è la sua metà.
Mi ha fatto vedere tutte le foto e i video che ha con lui.

Mi sveglio presto e prenoto la colazione, anche perché Anna non ha cenato ieri sera.

<< Buongiorno piccola>> << Buongiorno >> << Come ti senti oggi ?>> << Sto >> mi risponde mentre beve il suo caffè << Mangia qualcosa >> << Non voglio niente, devo tornare subito in Italia >> la vedo che si alza e inizia a fare tutte le valigie
<< Ma dove vai? Che tu vai via secondo te risolvi qualcosa ? Non puoi neanche salutarlo , lo sai la situazione che c'è in Italia >> << io mi sento inutile, ma cosa vivo a fare ?>> mi dice gridando << Non pensarlo nemmeno, lo so è difficile..>> proprio in quel momento le squilla il telefono, è sua madre.

Eccola lì la notizia che no avremmo mai voluto avere, Nonno Giuseppe non c'è più.

Incomincia a fare la valigia, grida, piange.
Io impalato li, non so cosa fare, quando lei esce dalla stanza la tiro per un braccio <<dove vai ? Anna cazzo! È inutile tornare in Italia >> le grido,lei si piega per terra e inizia a piangere, le vado vicino l'abbraccio, l'unica cosa che so fare in questo momento, la porto dentro, cerco di farla sfogare, lei si lascia andare.

Eccola qui, che dorme beatamente, sento squillare il telefono, è il telefono di Anna, è sua madre.
Alla ennesima chiamata rispondo<< Pronto signora, sono Ignazio, Anna dorme >> rispondo a bassa voce << Oh Ignazio, è ancora lì ?>> mi dice con voce tremante << Si signora, voleva tornare ma sono riuscita a fermarla >> << hai fatto bene, so che lei vuole venire qui per noi, ma non potremmo neanche stare insieme, perché lei dovrebbe fare la quarantena, quindi preferisco che rimanga lì con te,ma voi quando tornate? >> << dovremmo tornare a fine Marzo, ma ora dobbiamo vedere ancora torniamo prima, per colpa del Virus >> << Vabbene, mi fai un favore Ignazio ?>> << Si mi dica signora >> rispondo gentilmente << Quando tornerete Anna deve rimanere con te a Bologna anche perché con questa situazione è meglio così, poi quando tutto finirà scendete, magari insieme >>  mi chiede gentilmente << ma signora è così grave in Italia ?>> << Si Ignazio, purtroppo si >>

Chiudo la telefonata lascio un biglietto ad Anna per dirle che sono giù.

Annamaria

Mi sono svegliata e non c'è Ignazio con me, ma trovo un biglietto, mi do una sistemata è scendo giù.

<< Buonasera >> << Ciao annuccia>> mi risponde Piero, mi accorgo che tutti sanno perché mi guardano così << Sto bene , non vi preoccupate >> rispondo sorridendo leggermente, ma in realtà non è assolutamente così, mi siedo accanto a Ignazio, appoggio la mia testa sul suo petto, lui mi bacia la fronte, mangio qualcosa dal piatto di Ignazio, non mi va neanche ma lo faccio solo per non far preoccupare nessuno.

Finiamo di mangiare e saliamo in stanza.

<< Grazie amore >> gli dico sottovoce << ma chi cosa piccolina, per te questa è altro >> mi dice baciandomi, lo guardò << Grazie di essere qui, grazie di avermi fermata, e grazie per aver parlato con mamma >> << Ma non ho parlato con tua madre >> mi dice con una faccia buffa << lo so, mi ha chiamato,grazie ancora >>

<< Igna >> lo richiamo mentre lui sta smanettando sul cellulare << Fammi tua >> gli dico nell'orecchio , lui si gira mi guarda e mi sorride, mi inizia a baciare e io approfondisco il nostro bacio. Mi attira verso il suo petto, alza la mia maglietta del pigiama e me sfila, io faccio lo stesso con la sua.
Lui scende verso la parte più bassa del mio corpo, mi sfila i pantaloni e inizia a stuzzicare la mia intimità.
Poco dopo lo sento dentro di me, continuiamo fin quando non siamo entrambi arrivati al culmine del nostro piacere.

<< Ti amo così tanto>> mi dice mentre mi palpa un seno << Ma ami me o il mio seno ?>> gli rispondo ridendo << entrambi>> mi risponde ridendo.

Ci addormentiamo abbracciati, la mattina seguente, c'è una riunione speciale, dobbiamo tornare subito in Italia, quindi facciamo velocemente la valigia e ci dirigiamo a prendere subito un aereo.

Siamo tutti palesemente preoccupati, non sappiamo cosa aspettarci, quando atterreremo in Italia.
Piero sta parlando con Giulia, me la faccio passare << Amore>> mi dice << ehi, come è lì ?>> << la situazione è grave, ma tu torni a Bologna ? >> << si ma starò da Ignazio tanto dobbiamo stare per due settimane per forza in isolamento >> << Vabbene, però non sparire,non chiuderti in te stessa, ti prego, se hai bisogno io sono qui >> mi dice, lo so che è preoccupata perché lei sa come sono,mi conosce fin troppo bene << Tranquilla Giulietta ,ti lascio al tuo Romeo >> lascio il telefono a Piero e saliamo in aereo, direzione Bologna con un'unica consapevolezza che niente sarà più come prima, la nostra Italia sarà diversa da come l'abbiamo lasciata.

Buongiorno!
Ho deciso di farmi aiutare in questa scrittura, da questo periodo brutto che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, un po' di realtà c'è quindi, vi lascio a questa lettura del capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio 💫
A🌹

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