Quell'anno non fu semplice: decisero di darmi in affidamento ad una famiglia che sembrava a posto, ma che non lo era per nulla, trattandomi come una schiava. Rischiai di perdere l'anno e nel frattempo iniziai a provare le prime droghe, in particolare marijuana e hashish. Non fu facile nulla. Diego fu spostato di classe, io rimasi sola. Mario andò a Genova, io rimasi sola. Faceva tutto schifo finché non arrivò un ragazzo, nel gruppo di Mario: Gionata. Iniziammo ad uscire, la nostra si trasformò però ben presto in una relazione tossica.
Nel frattempo, tornai in casa famiglia, dove decisi di ambientarmi: recuperai a scuola, ridussi l'uso delle droghe. Mi diedero in affidamento, a fine giugno, ad una famiglia molto benestante che mi seppe trattare e coccolare, partii con loro in vacanza, fu tutto perfetto.
Quando tornai a settembre, Mario e gli altri mi richiamarono e riattirarono a sé, come calamite, nel loro buco nero.