Gli amici di Mario facevano quasi tutti uso di sostanze, droghe leggere però. I loro spaccini, però, avevano anche roba più pesante, come eroina e cocaina. Così riniziai a consumare queste due sostanze. Nessuno se ne accorse, nascondevo tutto in maniera meticolosa e precisa: nelle scarpe, nel reggiseno, tra l'intimo in valigia, nelle tasche segrete del portafogli. Fino a quella notte.
Eravamo ad una serata di Mario. Cantava, contento, saltava, coinvolgeva il pubblico. Diego venne verso di me con uno sguardo assente ed incazzato, con le mani che tremavano. <Che cazzo ci faceva questa nella tua trousse?!> urlò, agitando la bustina di cocaina. Sbiancai. <Lasciala> ribattei gelida, senza emozioni. Gionata e Paolo si avvicinarono. <Ragazzi spostatevi da qua, Mario ci sta guardando e sta perdendo la concentrazione> disse il ricciolino. Rimasi con i piedi piantati a terra, mentre Diego, ad un palmo di naso, continuava ad urlare e a scuotere davanti alla mia faccia la bustina di cocaina. <È mia. Ora ridammela e lasciami in pace> sbottai. Il ragazzo con i baffetti, si fermò, come se fosse stato pietrificato. Mi diede la cocaina ed andò via.
Dopo che Mario finì, ci avviammo in ristorante, nel cui bagno mi feci una striscia per apparire rilassata.
Dopo che finimmo il primo, Diego picchiettò con la forchetta il suo bicchiere, alzandosi. La nostra tavolata si zittì, tutti avevano lo sguardo puntato su di lui. <Amici ed amiche, ho un annuncio da farvi> sentenziò, mentre mi guardava. A quel punto capii e sbiancai, di nuovo. <No!> esclamai, andando addosso a lui e tentando di coprirgli la bocca con le mani. <Aurora che ti prende? Siediti e lascialo parlare> mi intimò Matteo, afferrandomi per i fianchi e facendomi sedere accanto a lui. <Diego stai zitto!> urlai mentre singhiozzavo. Il ragazzo mi guardò, prese un respiro e disse: <Aurora si fa di cocaina ed eroina>. La tavolata cadde nel silenzio per la seconda volta, Diego si risedette, Matteo mollò la prese sui miei fianchi, mentre tutti mi fissavano.
Mario mi guardò sorpreso e deluso, chiese il conto e tornò in albergo.