Quando riprendemmo a frequentarci, mi ero disintossicata ed avevo ripreso a studiare con costanza, tanto che riuscii a superare l'anno.
Lui iniziò a fare rap, a registrare, ad iniziare a girare l'Italia, ancora una volta dimenticandomi a Genova. Ripresi il solito giro, la solita quotidianità. Incontrai un ragazzo, mi innamorai di lui. Dopo pochi mesi, morì di overdose.
Tornò Mario e decise di portarmi in giro con sé. Peggiorò tutto: ero gelosa, ossessiva, maniacale. Spesso tornava con ragazze diverse tutta la settimana mentre io lo aspettavo sul divano per addormentarci insieme. Amavo ascoltarlo parlare delle sue ambizioni, delle sue avventure. Lo amavo e lui non lo vedeva o faceva finta di non vederlo.
Iniziarono a ricercarmi gli assistenti sociali, mentre giravo per Roma, Napoli, Firenze mano nella mano con Mario.
Appena compii 17 anni, decise di prendermi in custodia.