Sono nel parco davanti casa, mi mette pace vedere i bambini giocare tra di loro e divertirsi, tutto ciò mi fa fare un salto nel passato.
Sto ascoltando xxxtentacion, e penso alla sua tragica fine, ci sono rimasta un sacco male quando l'ho saputo.
Sono persa nei miei pensieri e mi accorgo dopo che vicino a me c'è qualcuno, seduto sullo schienale della panchina dove mi trovo.
"Che ascolti?"
Mi giro e noto un ragazzo, non so chi sia.
"xxxtentacion"
"Uh lo adoravo" mi dice lui.
"Anche io"Forse non dovrei dare tutta questa confidenza ad un ragazzo della quale non so neanche il nome.
"Ti devo far vedere una cosa"
il ragazzo mi guarda, come se da questa cosa potesse dipendere tutto.
Leva la felpa, il suo bicipite.
"A...sei uno dei Blood"
Il ragazzo mi guarda, un po' dispiaciuto, non deve essere carino essere giudicati solo perché si fa parte di una gang. Tutto ciò sembra ironico ma sono seria, a me non fa differenza."Quindi? Ti da fastidio?"
"Ma va tranquillo, posso sapere come ti chiami?"
"Uh certo, sono Micheal"
Gli brillano gli occhi, deve essere felice di questa cosa.
"Piacere io sono Ludovica"Rimaniamo un po' in silenzio a guardare il vuoto.
"Io sono al quinto anno comunque, ti ho vista già a scuola"
"Uh io al quarto"
"Sei in classe con il boss?"
Il boss? A si, che cretina che sono.
"Arrigoni?"
"Yess"
"Si è dietro il mio banco, è entrato in fissa con i miei capelli"
"Beh magari è proprio entrato in fissa con te"Uo caro va bene che sei un figo ma rallenta.
"Io ora devo andare si è fatto tardi"
"Ah ok, ci si vede Lulù"Mi scompiglia i capelli e se ne va, con le mani in tasca. Quanta nonchalance in una sola persona. Mi alzo anche io, si è fatto tardi, mio padre di sicuro romperà; avrei dovuto avvisarlo.
Arrivata a casa, trovai Francesco in salotto con Marta. Di mio padre non c'è traccia, odio fare la terza in comodo.
"Ciao Fra" saluto Franceso, gli voglio bene ed è un sacco simpatico, inoltre tratta davvero bene mia sorella ed è questo l'importante.
"Tua sorella non si saluta?"
"Ciao Marta" urlo io dal corridoio, intenta a togliere il giacchetto di pelle."Papà non c'è?"
"No è da una parte, non ha detto dove" risponde mia sorella.Vado in cucina lasciando soli i piccioncini e preparo qualcosa per la cena.
"Dei tost vi vanno bene?"
Sento urlare dei "Sii" dall'altra stanza.Sono abbastanza brava in cucina e mi piace anche molto.
Mentre aspetto che i tost si cuocino al punto giusto prendo il telefono: mi è arrivata una notifica da Instagram.@fuckshiva ha iniziato ha seguirti.
Ricambio il follow e guardo un po' le sue foto. Ci sono molte ragazze che gli commentano i post, alcune davvero molto belle.
Come posso avere un'opportunità?
Ma in realtà come faccio a pensare una cosa simile di un ragazzo fastidioso e manipolatore. Forse la sua musica mi attrae, devo ammetterlo è davvero bravo.Immersa nei miei pensieri non mi accorgo che i tost si sono bruciati, devo fare tutto da capo.
**
"Allora come va a scuola?"
Mi chiede Francesco prima di addentare il suo tost.
"Bene dai non mi lamento"
"Amicizie nuove?"
"A scuola abbiamo un nuovo compagno, è più grande di noi e niente. Ho conosciuto prima al parco un ragazzo, si chiama Micheal"Mia sorella mi lancia uno sguardo e alza le sopracciglia.
"Mi sembra un ottimo amico" affermo io per mettere in chiaro le cose.
"Invece io vorrei diventare zia" continuo rivolgendo un'occhiata a Francesco.
"Tempo al tempo Lù"
Hanno ragione, scherzo su questa cosa ma è relativamente presto, almeno per loro.Finisco di mangiare il mio tost e sono particolarmente stanca, così i due sparecchiano e io me ne vado in camera. Sembra che sia appena passato un uragano.
"Mi tocca mettere apposto" dico tra me e me.
Il telefono mi vibra.direct
da @fuckshivaei tu sei
la bionda
giusto?si ciao
ciao
uh volevo
dirti che l'altro
giorno mi è
saltata all'orecchio
una tua canzone
sei bravo saigrazie me lo
dicono in molti
altri mi criticano
ma io me ne sbattogià fai bene
non ti facevo
tipo da dire
certe cose
ceh forse si roba
del genere
ma non cose
molto profonde eccoti ho stupito😉
abbastanza
mi fa piacere
Sembra diverso, è abbastanza sicuro di se ovvio, ma non è superficiale quando si parla di musica, vuol dire che gli piace ciò che fa.