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"Taehyung"
Disse semplicemente il moro, poggiandosi alla porta del box.
"Ecco io volevo parlare"
Sospiró Jungkook tenendo le mani in tasca.

Taehyung non gli rispose, continuò solo a sistemare i cavallo, sperando che il ragazzo se ne andasse, non poteva nemmeno girarsi e farsi vedere, perché aveva gli occhi rossi e le guance ancora bagnate dalle lacrime.

"Ti prego Taehyung parlami"
Jungkook avanzò per posare la mano sulla spalla di Taehyung, e quando quest'ultimo si ritrasse, chiudendosi nelle spalle, il moro si sentì morire.

Taehyung non voleva più farsi toccare da lui?
Gli aveva fatto così male?

Gli crollò il mondo addosso.
Il moro ritrasse la mano, guardò la piccola figura di Taehyung chiusa su se stessa, mentre stringeva tra le dita la spazzola con cui stava spazzolando il cavallo.

"Mi dispiace" uscì dal box Jungkook allontanandosi il più velocemente possibile da quel posto.
Si sentiva una merda, un essere spregevole approfittatore, solo perché non era riuscito ad accettare di aver sentito qualcosa di dannatamente piacevole mentre possedeva il piccolo corpicino di Taehyung.

Lo avrebbe fatto altre mille volte, con più baci, più carezze, magari con il sorriso quadrato di Taehyung a illuminare l'atto.

"Cosa cazzo ho fatto, che cazzo di persona sono?!"
Si infilò il casco e sparì in fretta e furia verso casa.
Arrivò nella proria villetta modesta, ignorò i richiami del padre e si chiuse in camera sbattendo la porta.

Aveva fatto la più grande Stronzata della sua vita.

Si sdraiò sul letto e ripensò a tutto, ogni singolo bacio o ansimo rubato al ragazzo,ogni morso che aveva lasciato sul corpicino di Taehyung e ogni affondo violento che aveva assestato nel rosso.

Un nodo di vergogna si incastrò nella sua gola, ripensando al terrore nel corpo di Taehyung quando aveva provato a mettere una mano sulla spalla del rosso.

Voleva piangere ma non me aveva il diritto, voleva correre da lui, baciargli ogni singola lacrima e amarlo sempre di più per ognuna di esse.
Aveva rubato l'innocenza di un ragazzo bellissimo, aveva preso il suo corpo su un bancone di una cucina, e si era beato dei suoi ansimi, per poi farlo sentire come spazzatura.

Orrbile.

Si sentiva orribile.

(...)

Taehyung aveva smesso di sorridere, non faceva altro che ripensare al moro, gli mancava.

Gli mancava davvero tanto.
Forse anche troppo.

Aveva smesso di mangiare come al solito, probabilmente Jungkook lo aveva trattato in quel modo perché era troppo grasso.

Aveva cominciato ad odiarsi,forse tutti lo avrebbero trattato così una volta visto nudo.

E davanti allo specchio senti le lacrime bagnare le sue guance, si strinse tra le dita le cosce troppo grasse per i suoi gusti.
Si guardò la pancia e disperato strinse anche essa tra le dita.
Continuò a piangere come un bambino mentre disprezzava il proprio corpo odiandosi a morte.
Si sentiva così grasso, pesava troppo.
E se non dimagriva, probabilmente non sarebbe più potuto andare a cavallo.
Preso dalla rabbia tirò un pugno allo specchio, di avvolse in un lenzuolo, e quando jimin fece il suo ingresso nella stanza del ragazzo, sgranò gli occhi.

Era tutto buio, Taehyung era avvolto in una crisalide di tessuto.
Accese la luce e notò subito lo specchio rotto, le guance arrossate di Taehyung e gli occhi del rosso pieni di lacrime.

"Dio mio Taehyung"
Jimin si avvicinò al ragazzo sedendosi accanto a lui.
"Va tutto bene ci sono io"
Jimin abbracciò il groppo di tessuto guardando il piccolo Taehyung ferito nel profondo.

"Perché mi ha trattato così? Sono troppo brutto?"
Jimin andò nel panico.
Sapeva perfettamente cosa portavano quelle parole, e le conseguenze che avrebbero potuto incombere su Taehyung.

Perché jimin sa come vanno a finire quelle cose, lui c'è passato e sa cosa succede.

"Sei perfetto e bellissimo Taehyung, te lo dico io"
Sorrise cercando di non fare trapelare la seria preoccupazione.

Taehyung annuì, si alzò dal letto e Jimin non fece altro che notare quanto Taehyung fosse dimagrito in quei pochi giorni.

Aveva i fianchi un po' più sottili, le gambe meno toniche e tonde, probabilmente a causa dell'assenza dalle lezioni di equitazione.

"Taehyung, te la senti oggi di venire a maneggio?"
Chiese jimin, guardando la figura del ragazzo, che si stava velocemente vestendo.

Il rosso rispose con un mugugno positivo e indossò i pantaloni da equitazione, e una maglia rossa molto larga.

Insieme i due ragazzi uscirono di casa, si avviarono in bici verso il maneggio e una volta lì, abbandonarono i due veicoli all'entrata.

Susan felice regalò un sorriso ad entrambi, Taehyung era mancato a tutti in quei giorni, e adesso rivederlo lì con un piccolo sorriso timido sulle labbra, pronto a riprendere la faceva sentire più tranquilla.

Hoseok e yoongi apparvero poco dopo chiudendo in un abbraccio il rosso, che sorrise luminosamente, gli erano mancati i suoi amici.
Tutti assieme si diressero a preparare i cavalli, Taehyung vestì velocemente Lux, ci salì e a passo lento camminò verso il campo coperto, dove ovviamente non mancava Namjoon, intento a montare degli ostacoli.

"Taehyung!"
Sorrise Namjoon felice nel vedere il ragazzo in sella, insomma non si erano visti per una settimana e mezza, e la presenza del rosso aveva piacevolmente sorpreso tutti.

Entrarono tutti in campo, Namjoon sospiró e portò lo sguardo su yoongi.
"Jungkook?"
Chiese il bianco mentre cercava lo sguardo del verde menta.

Yoongi in risposta scosse velocemente la testa, e Namjoon emise un sospiro preoccupato.

Taehyung non capì quello scambio di battute, era successo qualcosa a Jungkook?
Perché cazzo non riusciva a non pensare a quello stronzo?
Perché era così fottutamente preoccupato?

E perché si sentiva come se gli mancasse il respiro, anche solo a pensare che jungkook, potesse sentirsi male?

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Eccomi qui, sono tornata più forte che mai!
Ho avuto un piccolo momento di debolezza ma Hey Hey Hey!
Sono qui!
Spero che vi sia piaciuto questo capitolino piccino piccino, e bho niente.
Vi voglio bene.

~Nicko

~Horse Riding~ [Kookv] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora