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Hoseok, medicó le ferite del ragazzo, si soffermò più del dovuto sulle sue labbra, passando insistentemente il batuffolo di cotone, Aish Yoongi lo attraeva fin troppo.

Entrambi avevano le guance arrossate, entrambi erano spaventosamente silenziosi.

"Mi dispiace per ogni cosa"
Sussurrò il verdino.
"Mi dispiace perché sono una stronzo orgoglioso".

Hoseok sospirò, era nervoso, e gli faceva davvero male il cuore.

"Ti prego non rendermi le cose più difficili"
Mormorò Hoseok stringendo tra le dita il batuffolo di cotone.

"Se fai cosi non riuscirò a dimenticarmi di te"
Questa era una disperata richiesta di pietà.
Hoseok era ancora fottutamente innamorato di Yoongi, non aveva mai smesso di esserlo, non aveva mai smesso di cercare una spiegazione valida, per tutto il male che Yoongi gli aveva fatto.
Cercava continuamente di giustificare le azioni compiute dal ragazzo.

"Hoseok, non dimenticarmi, ti prego".

Il verde menta, sussurrò quelle parole abbandonandosi sul materasso del lettino dell'infermeria.

"Come puoi chiedermi una cosa del genere?
Vuoi farmi male ancora?"
Sull'orlo di un pianto isterico Hoseok si allontanò appena dal ragazzo.

"Lo sai, sono una persona egoista"
Mormorò Yoongi prendendo la mano di hoseok.
"E non potrei mai sopportare di vederti vicino a qualcuno che non sono io"

Lo stomaco di hoseok si contorse, milioni di farfalle si muovevano imperterrite nella sua pancia, il rossore arrivò fino alla punta delle orecchie dell'arancione, che accarezzò il dorso della mano di Yoongi con il pollice.

"Si, sei un bastardo egoista, cazzo"
Sussurrò Hoseok sentendo le lacrime bagnare le proprie guance.

"È stato terribile per me lo capisci, vero? Mi hai picchiato, tu mi hai picchiato"
Strinse la mano del verdino.

"E-e stato terribile, e non so nemmeno dove ho sbagliato, perché l'unico che non ti farebbe mai nulla sono io cazzo"

Continuò a piangere.

Yoongi si tirò a sedere, accarezzò dolcemente una guancia del ragazzo, e si avvicinò per lasciargli un dolce bacio, soffice e pieno di amore sulle labbra.

"Mi dispiace" sussurrò sui piccoli boccioli di rosa che componevano la bocca del ragazzo dai capelli arancioni.

Hoseok abbracció il maggiore, lo strinse a sé disperatamente.

"Non farlo mai più, non lasciarmi solo mai più, non ferirmi mai più".
Strinse tra le dita la felpa del ragazzo.

"Lo giuro sulla mia stessa vita" rispose Yoongi accarezzando la schiena dell'arancione.

Hoseok si abbandonò tra le braccia di Yoongi, come Eva si abbandonò alle parole del serpente tentatore.

(...)

Taehyung era un fascio di nervi.

Jungkook era un coglione, perché?
Bhe perché ogni occasione era buona per attaccare la sua sanità mentale.
Che problemi aveva?!

"Aish"
Sbuffó guardando il cellulare, quel giorno lo avrebbe accompagnato a maneggio suo padre in macchina.

Impaziente sbatteva il piede sul pavimento asfaltato del vialetto di casa Kim.

"Papà! Ci sei? Non voglio arrivare un ritardo"
Piagnucolò Taehyung appoggiando la fronte sulla portiera.

"Scusami TaeTae, eccomi"
Il signor Kim salì in macchina e aspettó che il figlio fecesse lo stesso.
Una volta che entrambi furono in auto partirono a tutta velocità verso il centro ippico.

"Tae, Ti sei portato un felpa? continua a fare freschino di sera, e tu non torni a casa,  mai prima delle sette"
Il signor Kim rimproveró Taehyung tenendo l'attenzione sulla strada.

"Si, papà, l'ho portata"
Sorrise al padre il piccolo Taehyung, che appena arrivarono a maneggio, scese in fretta e furia dalla macchina, entrò nel grande cancello del centro ippico e si guardò intorno.

"Ma cosa..."

Quel giorno c'era solo una cosa diversa all'interno della struttura.
E questa cosa era un grosso camion inibito al trasporto dei cavalli.

Susan, accanto ad essó parlava con un uomo di mezz'età che in quel momento sembrava tutto tranne che socievole.

"Oh, ciao Taehyung" sorrise Susan, e Taehyung si avvicinò a loro, salutando a sua volta.

"Taehyung, c'è un cavallo nel, van, potresti girarlo giù e metterlo in un box pulito e libero?"
Sorrise gentilmente Susan, e dopo essersi inchinato Taehyung obbedì avvicinandosi al camion con una capezza e una corda da lavoro.

Rimase stupito dalla bellezza del cavallo.

Un grosso e possente animale, alto più di Taehyung solo alla schiena,Raschiava il terreno del camion leggermente spazientito.

"Wow" sussurrò Taehyung.
Il grosso cavallo aveva il manto grigio scuro, una gamba macchiata da una balzana bianca, e gli zoccoli neri e lucidi.

Taehyung mise la capezza al cavallo, e lentamente lo fece scendere dal van.

Il cavallo, appena vide l'esterno, si gonfiò tutto sul petto, alzò la testa e la coda e impaziente di mise a nitrire e trotterellare nervosamente sul posto.

Taehyung tranquillo o portò al box, mentre teneva la bestia che continuava a cercare attenzioni.

Doveva essere prorio un cavallo egocentrico.
Ridacchiò al proprio pensiero, chiuse il nuovo arrivato nel box, e tornò da Susan, che stava salutando l'uomo di mezz'età.

"Come si chiama il nuovo arrivato?"
Chiese Taehyung.

"Bhe Taehyung, luì è Leonida"
Sorrise Susan.

"È il cavallo di Namjoon"
Taehyung rimase spizzato, Namjoon montava un cavallo così grande e possente?
Che figata, Taehyung avrebbe voluto arrivare al livello di Namjoon.

"È proprio bello come cavallo, è enorme"
Sorrise Taehyung con gli occhi che brillavano.

"Bhe se vuoi puoi vederlo in azione, Namjoon ha lezione prima di te, se sei abbastanza fortunato potresti vederlo saltare" Susan fece un occhiolino a Taehyung, che dopo aver sentito quelle parole scattó verso il campo, dove Jungkook già aspettava l'inizio della strepitosa lezione di Namjoon.

"Anche tu a osservare il grande cavaliere?"
Chiese Jungkook, e Taehyung ancora imbarazzato per gli avvenimenti successi, annuì sedendosi accanto a Jungkook.
"Hoseok come sta?"
Chiese Jungkook.

"Mi ha scritto, ha detto che ha risolto con Yoongi, e che non c'è più nulla di cui preoccuparsi".
Sorrise felice per l'amico.

"E tu come stai?"
Jungkook si girò a guardare il ragazzo.

Taehyung avrebbe dovuto digli una bugia o dirgli la verità?
Perché se Taehyung era confuso, era solo colpa di Jungkook.

Che con le sue cazzate, le sue frecciatine e le sue continue molestie, stava facendo impazzire Taehyung.

E poi quel bacio, quel fottuto bacio, cosa era significato per lui?
Probabilmente nulla, solo una delle tantissime delusioni emotive che avevano accompagnato Taehyung nella sua lunga vita.
Perché Taehyung, è sempre stato un ragazzo dolcissimo, con il cuore grande e pieno di amore, pronto a essere donato a ogni essere umano, ma a differenza del rosso, non tutti sanno giocare a carte lealmente.

"Io sto sempre bene"
Taehyung rivolse un sorriso al moro.

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Ecco a voi un altro capitolo, scusate il ritardo, avrei dovuto pubblicare ieri, ma diciamo che non sto molto bene emotivamente.
Mi scuso per gli errori in caso ce ne siano, e nulla.

Vi voglio bene.
~nicko

~Horse Riding~ [Kookv] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora