Is It My Fault?

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Kenma's pov

«Kenma-San!» urla Hinata, dietro di me. Smetto di camminare e mi giro a guardarlo interrogativo. Poco dopo anche lui mi raggiunge «cos'è successo con Kuroo?» chiede
«Abbiamo avuto un mezzo litigio... perché lo chiedi?» cosa avrà combinato adesso?
«Sembra essere terrorizzato, tutti lo hanno notato. Sembra abbia visto un fantasma»
Abbasso lo sguardo «Oh...»

Cominciamo a camminare, parlando un po di quello che è successo. In realtà non sono arrabbiato con Kuroo, più che altro ho paura che sia stata colpa mia, o che magari non volesse passare del tempo con me. So che dovrei parlargli, ma mi direbbe sicuramente che non è vero, e se capissi che sta mentendo, penso che non ce la farei a reggerlo.
«Parlargli, il silenzio non farà altro che peggiorare tutto» dice Shoyo. Lo guardo, ha ragione, ma non ho il coraggio.
«Ma se mi mentisse dicendo che ciò che penso non è vero...» dico
«Non puoi scoprirlo se non provi» dice.
Annuisco, non molto sicuro. Non voglio che tutto finisca... ancora prima di iniziare davvero. Ma non parlandogli, soffrirei il doppio.

Torno alla realtà quando noto dove io e Shoyo siamo arrivati camminando mentre parlavamo. È una stanza che non viene usata per il ritiro. Non c'è nulla dentro, e l'unica luce arriva dalle finestre, coperte leggermente dalle tapparelle, visto che è ancora pomeriggio. Guardo Hinata, che ha uno strano sorriso. Mi fa cenno di guardare di fronte a me, dove Kuroo è un piedi vicino a Lev. Come ho fatto a non notarli prima?
«Ben fatto Shoyo» dice il più alto, avvicinandosi a lui.
«Ora noi andiamo, ciao!» dice poi il rosso, uscendo in fretta dalla stanza.

Guardo Kuroo, dall'altra parte della stanza, abbassando subito dopo lo sguardo.
«Ehi Gattino...» dice lui, senza ottenere risposta. Si avvicina di conseguenza, per poi prendermi il viso tra due dita e farmi alzare lo sguardo. Io però, continuo a guardare il pavimento. Che cliché penso. «Ce l'hai così tanto con me da non riuscire nemmeno a guardarmi?» chiede, con un tono che raramente gli ho sentito usare. Un tono triste.
«Non... non ce l'ho con te» dico a voce bassa.
«Allora guardami»

Sospiro, alzando lo sguardo su di lui, a pochi centimetri da me.
«Cosa ti succede? Non sei in te... se qualcosa non va, puoi... anzi devi dirmelo!»
Alcune lacrime iniziano a minacciare di scendere, e cerco di trattenerle il più possibile.
«Ho-ho fatto qualcosa? Per questo non volevi passare del tempo con me?» chiedo, pentendomene subito dopo. Sono così stupido...
«Ovvio che no, sono stato un coglione a perdere tempo un quel modo, stare con te è la cosa che più desideravo al mondo, e tutt'ora desidero» risponde. Lo fisso negli occhi, non sta mentendo. Mi prende la mano, senza staccare lo sguardo dalle mie iridi. «Sei la cosa più importante che ci sia per me, non dimenticarlo mai»
Lascio che le lacrime mi scorrano sul viso e lo abbraccio. Senza esitare Kuroo ricambia e mi da un bacio sulla testa. Questo calore, questo senso di sicurezza che provo tra le sue braccia, mi fa stare bene.
Sento che sta per dire qualcosa, ma poi si ferma. Decido di non chiedergli cosa stesse per dire, non voglio mettergli pressione.
«Visto che oggi abbiamo finito con le partite... Stiamo inseme?» chiede poi.
Alzo la testa e sorrido, annuendo. Lui sorride, passando il pollice sulle mie guance, per asciugare alcune delle lacrime rimaste. «Sei bellissimo Kenma, ancora non ci credo che sei mio...»
Gli metto le mani intorno al collo ed in punta di piedi, lo bacio. Ogni volta ciò che provo diventa sempre più forte, mi fa stare bene. Mi sento come se potessi fare tutto...
Solo se sto con lui.

Sclero sempre di più, ceh come si fa a non amarli, bimbi miei.
Scusate se non ho aggiornato ma quest'anno ho gli esami quindi ho avuto da studiare per fare le prove.
E poi siamo quasi alla fine :'(
Però ho già pronta un'altra storia, come ho detto 40 volte, e preparatevi, farà piangere. Tanto.
Byeee

𝐓𝐡𝐨𝐬𝐞 𝐬𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐝𝐚𝐲𝐬 [𝐊𝐮𝐫𝐨𝐤𝐞𝐧] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora