Just friends

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Kenma's pov

Mi sveglio quando la luce del sole mi colpisce la faccia, ed apro lentamente gli occhi. È ancora strano per me essere nel mio letto, ma soprattutto non avere Kuroo che mi sveglia con un bacio. Mi metto a sedere e dopo un po decido di andare in salotto per giocare, saltando la colazione, come d'abitudine adesso che Kuroo non mi costringe a farla. Sbuffo e mi butto sul divano. Qualsiasi cosa pensi o faccia, mi fa tornare in mente lui. Dopo un qualche minuto di gioco, mi affaccio alla finestra, guardando verso casa sua. Il cortile è pieno di spazzatura rovesciata. Deve aver perso il controllo e calciato i bidoni della spazzatura. Tipico di Kuroo, sfogare la rabbia su cose materiali. Nonostante questo non mi aveva mai urlato contro, né tanto meno aveva usato la parola "robot" con me. Sapeva bene che ero stato chiamato così molto spesso e che avevo sofferto per questo, ma non ha pesato le parole. Torno a guardare la mia console, e deciso di posarla.  Per la prima volta nella mia vita, non mi va per niente di giocare. Vorrei andare da lui, abbracciarlo, baciarlo... ma dopo ciò che è successo, l'unica cosa che riuscirei a fare sarebbe schiaffeggiarlo.

Torno in camera mia, e provo a fare qualcosa di produttivo, portandomi avanti con i compiti delle vacanze. I miei genitori, come spesso succede, non sono a casa. Di conseguenza sono libero di fare ciò che voglio.

Dopo qualche ora, il mio cellulare inizia a vibrare. Guardo lo schermo, in cui compare il nome di Kuroo. Esito, indeciso sul da farsi, e infine decido di rifiutare la chiamata, tornando a studiare. Dopo poco, un'altra chiamata mi interrompe, e come prima, la rifiuto. Dopo altre 4 chiamate come questa, sento bussare alla porta. Mi alzo contrariato e vado ad aprire, trovando, ovviamente, il corvino.
«Certo che sei insistente» dico io appena lo vedo.
«Avevo bisogno di parlarti» si giustifica «E di chiederti scusa per ieri»
«Credo che prima dovresti pulire il tuo giardino» gli dico, incrociando le braccia.
Lui, in imbarazzo, si mette una mano dietro la testa «Giusto... lo farò dopo» torna serio in un attimo e si avvicina a me «Davvero, mi dispiace per quello che ho detto, non lo penso sul serio» dice poi.
«Lo so, ma mi hai ferito comunque. Il che è una dimostrazione che non sono un fottitissimo robot» rispondo.
«Scusami tanto...» dice pentito «Vorrei che potessimo tornare ad essere amici come prima»

amici...
amici.
amici.

«Certo, possiamo tornare amici» fuori sorrido, ma il mio cuore piange. Forse infondo è meglio così, non eravamo fatti per stare insieme, o non sarebbe finita così.
Kuroo sorride «Menomale» si tranquillizza «Ti va se ti metti le scarpe e ci facciamo un giro?» chiede. L'unica cosa che vorrei fare in questo momento è piangere, però annuisco comunque. Dopo aver messo le scarpe usciamo, divertendoci come facevamo prima. O meglio fingendo di farlo. Non riesco a dimenticare ciò che è successo così facilmente. Lui invece non ha problemi a farlo, dato che sembra spensierato e finge che nulla sia accaduto.

Nei giorni seguenti, ci comportiamo come sempre, usciamo quasi ogni giorno, ogni tanto ci vediamo con la squadra e facciamo qualche allenamento. Siamo tornati ad essere i migliori amici di sempre insomma. Ormai l'ho accettato, mi ero fatto troppe aspettative. Rimarremo sempre e solo amici.

Si, faccio schifo, lo so.
Anche questa storia non scherza però, non mi sta piacendo come sta uscendo la fine uffa. Nella prossima mi impegno di più, i swear.
Byee

𝐓𝐡𝐨𝐬𝐞 𝐬𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐝𝐚𝐲𝐬 [𝐊𝐮𝐫𝐨𝐤𝐞𝐧] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora