𝐓𝐡𝐨𝐬𝐞 𝐬𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐝𝐚𝐲𝐬 [𝐊𝐮𝐫𝐨𝐤𝐞𝐧]

The party

Kenma's pov

E' passato un mese ormai da quando il ritiro è terminato. Io e Kuroo abbiamo continuato a comportarci come sempre, ed alla fine ho accettato il fatto che tra noi due non avrebbe potuto funzionare. Non che avessi altre alternative, oltre al continuare a soffrire. Mi sono rassegnato e tutto è tornato alla normalità, come se nulla fosse successo.

Sbuffo davanti allo specchio, cercando qualcosa da mettere. Oggi tutto il Nekoma ha organizzato una serata in discoteca. Ovviamente io non volevo andare, ma hanno insistito e mi sono convinto, anche se so già che passerò tutto il tempo a giocare, come al solito.

Alzo gli occhi al cielo e decido di mettermi una camicia a caso, tra le poche nel mio armadio, regalatemi da mia madre, e dei jeans, senza troppo interesse.
Resto steso sul letto a giocare per un po', fin quando non sento bussare alla porta. Mi infilo in fretta le scarpe ed la apro, uscendo e cominciando ad incamminarmi, senza dare troppa attenzione a Kuroo, rimasto dietro la porta, dato che so già che mi seguirà. «Ci siamo fatti belli oggi, eh Gattino?» mi chiede mentre mi raggiunge.
«Sono le prime cose che ho trovato, e poi da quando mi chiami ancora "Gattino"?» chiedo, confuso da quel soprannome, che non usava da tempo.
Kuroo alza le spalle, continuando a guardare avanti «Mi andava di farlo». Lo osservo mentre cammina. Indossa dei jeans azzurri, una maglia bianca ed una camicia a scacchi nera e rossa. Il solito outfit di chi vuole farsi qualche ragazza durante la serata. Il Kuroo di sempre, insomma. Sospiro e torno a guardare la strada «Stai bene comunque» dico, quasi non curante.
Il corvino sorride «Grazie».

Arriviamo al punto d'incontro con gli altri e decidiamo i posti. Siamo divisi in due macchine, una da 5 e una da 7 posti. Io sono finito in quella da 5, con Yaku al volante, Lev accanto a lui (il che mi fa abbastanza paura, dato che non so nemmeno come Yaku arrivi ai pedali e come si possa concentrare seduto vicino a Lev), e Yamamoto, io e Kuroo seduti dietro.

Per tutto il viaggio, il mio sguardo è perso fuori dal finestrino, come ormai d'abitudine ad ogni viaggio, per evitare qualsiasi tipo di conversazione.
«Tutto okay, Gattino?» chiede Kuroo ad un certo punto. Mi giro verso di lui ed annuisco, senza proferire parola, per poi tornare a guardare la strada. Cerco di ignorare il casino che fanno gli altri nella macchina, concentrandomi su altro, ma fallendo. Sospiro sollevato quando finalmente scendiamo dalla macchina, anche se so che quello è solo l'inizio. Sarà una lunga serata...

Scusate il capitolo corto, ma ho deciso di dividerlo in due parti, altrimenti sarebbe stato chilometrico, in compenso però, se riesco, aggiorno stasera, visto che non l'ho fatto per un bel po. Lov u <3