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" New beginnings are often disguised as painful endings "
- L. Tzu

8:45 am

« HARRY SVEGLIATI PORCATROIA »
sobbalzo, ma cosa cazzo gli salta in mente a Niall di mettersi a urlare a quest'ora?
« HARRY STYLES QUA TI INCULANO SE ARRIVI TARDI PORCATROIA ALZATI » cosa intende per- OH PORCAPUTTANA

« cazzo cazzo cazzo » sguizzo fuori dal letto e inizio a correre in bagno per lavarmi i denti, mentre il biondo si continua a lamentare dall'altra stanza;
« ci incula ci incula ci incula »
« oh, e stattene un po' zitto Niall » niall è stato bocciato da quel che ho capito, ed è una fortuna che possa essere in classe con me quest anno.
Mi vesto velocissimamente indossando dei jeans bianchi e una felpa nera con il cappuccio, ai piedi delle semplici sneakers, « prima ora, francese » Niall si infila l'orologio in fretta e furia e prende lo zaino, io faccio lo stesso con la mia tracolla, ed entrambi usciamo correndo.

« Fanculo a Gemma e alle sue idee del cazzo! » sbraita il biondo mentre corriamo come dei ghepardi per tutto il campus, io non dico nulla per colpa dell'affanno.
« Aspetta Niall » mi piego poggiando le mani sulle ginocchia e afferrando l'inalatore dalla tasca, « Harry! » sorride Niall, « hai avuto una crisi d'asma e non sei stato bene, ecco perché abbiamo saltato la prima ora » mi poggia una mano sulla spalla e io acconsento a mentire all'insegnante successivo
« abbiamo un quarto d'ora, andiamo alle macchinette » io lo guardo sbigottito. Un secondo fa stavamo correndo come dei pazzi per arrivare il prima possibile e ora mi sta dicendo che è stato tutto inutile?

« Harry aveva bisogno di bere dell'acqua e Niall di zuccheri », sorride e ci dirigiamo verso i distributori.

8:49 am

« Cazzo, ne avevo bisogno » sorseggia del caffè come se fosse oro, quando a parer mio non è un gran che;
« ubriacarsi il giorno prima di scuola non è il massimo » bevo un goccio d'acqua e mi accascio a terra, esausto.
« Ma guarda chi si vede, Tomlinson! » il nominato sobbalza per il tono di voce usato da Niall, e si avvicina a noi
« pensavo che fossi un professore, deficiente » fa quel saluto cool dando il cinque a Niall e attirandolo a se, per poi guardare in basso - verso di me - e farmi un cenno con il capo.
Ricambio? dovrei ricambiare?
si, idiota
okay non farò nulla.

« Hai saltato la prima? » inizia Niall, e Louis annuisce ordinando del caffè,
« Harold, caffè? » mi guarda e scuoto la testa che inizia subito a girare, nemmeno mi curo del fatto che mi abbia chiamato Harold. Lui annuisce e inizia a sorseggiare del caffè, portando delicatamente le labbra al bicchierino di plastica,

le stesse labbra che ieri erano posate sulle mie...

harry, smettila

ma non c'è nulla di male

smettila. E-T-E-R-O.

« Harry? » sposto la mano dagli occhi e alzo lo sguardo verso Lou, intento porgermi il suo bicchierino
« bevi e svegliati » detto ciò, saluta il biondo e sale le scale, diretto - penso - in classe.
Senza rendermene conto inizio a bere il suo caffè, posizionando le labbra su tutta la superficie del bicchiere di plastica in modo tale da avere un contatto con la sua saliva, « ma che stai facendo? » alzo lo sguardo su Niall che mi guarda storto,
« bevo del caffè, e tu? » dico ironicamente, e lui inizia a camminare verso la classe.

12:30 pm

« È il primo giorno, Hazza. Non iniziare a farti paranoie, Gesù » alza le braccia al cielo Niall mentre ci dirigiamo in mensa

« ma si, quella mi stava solamente facendo un sacco di domande personali, chiedendomi addirittura il motivo per cui io parli in maniera troppo formale con chiunque! » faccio serio, « ma Harry, ti voleva solo conoscere! » scoppia a ridere il biondo ossigenato, e io mi siedo al tavolo, unendomi a Louis e Zayn.
« Ciao » mi sorride Zayn, e Louis mi guarda storto, ancora, ma cosa cazzo vuoi?
evito di rendere i miei pensieri parole reali e semplicemente abbasso lo sguardo sul tavolo; « ciao ragazzi » fa ingresso mia sorella, e di nuovo non dico nulla.
« andiamo da Madi? » Niall la guarda con gli occhi a forma di cuore e mia sorella alza gli occhi a cielo alzandosi, seguita da tutti noi.
« Io vado in bagno. Se non torno non aspettatemi »
inizio a uscire dalla mensa dirigendomi fuori dal campus, raggiungendo poi il dormitorio maschile ed entrando nella mia stanza.

Afferro il cellulare e inizio ad ascoltare musica a tutto volume stendendomi poi sul letto, quando il rumore della porta mi distrae.

« Abbassa! » Louis fa capolino nella mia stanza e si mette a sedere sul letto, accanto a me differentemente steso a pancia in giù; mi afferra il telefono e spegne la musica,
« ma che fai? » dico con la voce camuffata dalla bocca premuta sul cuscino, « spengo quella merda » risponde,
« non è una merda »
« io credo proprio di sì »
« tu sei una merda », sento che non controbatte e temo di averlo offeso,
« scherzavo » aggiungo, e quanto vorrei girarmi e guardarlo in faccia.
Passano circa dieci secondi e Louis sbuffa, « hai proprio un bel culo, Styles, ma sai, preferirei parlare con la tua faccia - fa una pausa nel vedere che non mi sono mosso - anche se non vi differenziate molto » a questo punto mi giro e inizio a tirargli dei pugnetti insignificanti sulle braccia, restando serio
« non vai a mangiare? » chiedo
« c'è la trippa, che schifo » faccio una faccia disgustata e lui mi imita.

« I ragazzi escono più tardi » mi dice
e quindi? vai con loro

« ok, non mi interessa » mi rimetto nella posizione di prima, ignorandolo completamente, e sento che il materasso si alza lentamente.

« di chi è questo libro? » nemmeno mi giro per capire che si stia riferendo a me, Niall non possiede nemmeno i libri scolastici a momenti, « mio » sento dei piccoli rumori ma non riesco a paragonarli ad alcun movimento, tanto che mi volto leggermente per vedere Louis prendere posto di fianco a me nel letto, e alzarmi leggermente dal busto;
« scopriamo i segreti di Harold in - sfoglia le pagine del libro di mio padre per poi aggiungere - milletrecentosessantadue pagine » mi guarda come per dire " ma sei scemo? " ma io mi limito a chiudermi nelle spalle.

« bene, facciamo un gioco » mi posiziona un braccio dietro le spalle, e io mi accoccolo sul suo petto, « non mi va »
allontana il mio viso dalla sua spalla per guardarmi negli occhi, « a proposito, perché sei così incazzato oggi? » sembra arrabbiato, ma che cazzo vuole?
« mh, brutta giornata. Che gioco volevi fare?» le posizioni tornano come prima, e mi sento già meglio.

« Prendo una pagina a caso, e per ogni citazione dobbiamo dire la nostra versione. Una sorta di parafrasi personale insomma » annuisco e acconsento, ed ecco che inizia a sfogliare.

« " Lei era una poesia, ma loro non sapevano leggere. - S. Ajmain" »

« l'hai pronunciato male » è l'unica frase che esce dalla mia bocca, ma quando mi guarda male mi costringo a fare un ragionamento sensato; poggio la guancia sul suo petto e guardò un punto fisso della stanza, iniziando a giocare con i miei ricci.

« Significa che loro ti guardano, ti guardano sempre. E ti stanno vicino.
E a te pare solo di essere invisibile, un tutt'uno con te stesso. » faccio una breve pausa ma lui mi incita a continuare, mentre con la mano inizia ad accarezzarmi i capelli,
« quella " lei " può essere chiunque. Puoi essere tu, può essere Gemma, Niall, Zayn, chiunque. Significa che lei era una poesia - accenno alla citazione - un libro aperto ma allo stesso tempo chiuso in se stesso - guardo Louis che mi sembra molto concentrato - però era lì. Lei era lì, pronta ad essere letta da qualcuno, ma guardacaso erano tutti analfabeti, sono tutti degli analfabeti... » gli occhi di Lou sono incastrati nei miei, come se volesse guardarci dentro, e io provo a fare lo stesso. No a parole scontrose, gesti violenti, pensieri malvagi. Solo io e lui, verde e blu.

Mi alzo lentamente dal suo petto, raggiungendo la sua postazione; apro una pagina totalmente casuale e leggo:

« " I nuovi inizi sono spesso smascherati da finali dolorosi. -L. Tzu " » attendo che risponda, anche se io una mia versione già l'avrei.

« Titanic. » lo guardo
« spiegati » chiedo gentilmente
« Jack e Rose erano così felici all'inizio, che guarda com'è andata a finire »

ma che c'entra?

« Jack non era solito a frequentare gente di un certo livello sociale, e questa è la parte della citazione che definirei come nuovo inizio. » lo guardo dal basso e lui ricambia, « non ti seguo » dico, ed effettivamente è così.

« Stai solo attento a non inciampare nella persona sbagliata, perché se ti innamori così tanto di qualcuno che sai potrebbe distruggerti, sarà sicuramente un finale doloroso » conclude accarezzandomi i capelli.

« Tu sei innamorato? » mi esce di getto
« si, sono innamorato. »

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