destinazione

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per il secondo giorno di seguitò harry si trovò sveglio a tarda notte preso dai suoi nuovi problemi: doveva andarsene via da la, andare da qualcuno che sarebbe certamente stato sincero, qualcuno che non avesse nulla a che fare con silente, era incredibile come nell'arco di poco più di un giorno avesse iniziato a odiarlo, lui era stato il primo a mentirgli, lo aveva illuso di essere amato mentre progettava la sua morte... era arrivato a odiare quella società magica, il modo in cui tutti lo adulavano solo perché volevano che parasse loro il culo, che sconfiggesse il più grande mago oscuro solo perché una profezia diceva che era il prescelto, una profezia che avrebbero potuto tranquillamente aver interpretato male, in fondo la teoria di ron quadrava... inoltre odiava l'ordine della fenice, un gruppo di ipocriti sempre pronti a fare i moralisti, ma che poi non battevano ciglio se si trattava di sacrificare e sfruttare un ragazzo...ma questo lo rendeva solo... se soltanto qualcun'altro fosse schierato contro tutto ciò, se solo qualcuno provasse a cambiare le cose non avrebbe esitato a trovarsi una nuova famiglia, si spera sincera, da quella parte...se solo...

harry si alzò di colpo. aveva appenna trovato una destinazione. ora non gli restava che elaborare un piano per raggiungerla anche se... i piani non erano certo i suo forte... bisognava pensare con chiarezza...cosa gli serviva?...in primo luogo dei bagagli...ma non poteva dare nell'occhio...cosa avrebbe fatto hermione? certo! l'incantesimo pozzo senza fondo!!...ma non poteva usarlo,su di lui c'era ancora la traccia...non poteva neanche aspettare il suo diciassettesimo compleanno....per prima cosa doveva farsi  togliere la traccia, quindi dal ministro della magia, non sarebbe dovuto essere troppo difficile, in fondo faceva parte dell'ordine e non sapeva che harry era a conoscenza del fatto che loro sapevano degli horcrux.

Il giorno dopo si mise in contatto con regulus e in poco tempo eccolo nel suo ufficio

-sigor potter, a cosa devo questa inattesa visita?

- arriverò dritto al punto signor ministro: vorrei che mi togliesse la traccia

- ma harry, perché mai tanto impazzente, in fondo manca poco al tuo compleanno

Lo so, lo so, tuttavia...posso essere sincero con lei? Silente mi ba incaricato di trovare delle cose...necessarie a sconfiggere lei sa chi...per questo ero impaziente di partire, cosa logicamente impossibile con ancora la traccia, hermione sostiene che ci sia perfino il rischio  di venire rintracciato a causa di quella

-capisco...e va bene, ma solo perché sei tu potter

- grazie signore

Harry uscì dal ministero e, una volta a, sicuro si permise un piccolo ghigno, che presuntuoso ipocrita..."solo perché sei tu potter e perché devi partire per una missione suicida che noi non abbiamo le palle di svolgere"...intanto questa era fatta, ora i bagagli e poi trovare un modo di andarsene. Grazie alla metropolvere tornò alla tana dove trovò un arrabbiatissima hermione

 -dove diavolo ti eri cacciato!? Io e ron eravamo preoccupatissimi!

Che falsa! L'istinto di urlare contro o di colpirla era molto, ma si limitò ad un 

-mi aveva chiamato il ministro della magia

-oh...perchè?

-mi ha solo chiesto se c'erano novità

-non hai detto niente vero? 

-no, novità con gli horcrux?

-no

-Bene allora io vado a cercare ron... ti ho lasciato alcuni libri sul tuo letto, dovresti darci un occhiata

-capito

La riccia se ne andò fuori ed harry salì in camera, come da avviso trovò una serie di libri: "guida all'occlumanzia e alla legilimanzia", "il grimorio della magia nera", "difesa contro il male per professionisti" e altri ancora...sarebbero perfino potuto tornagli utili. Prese il suo zaino e lo incantò per poi iniziare a riempirlo: i vestititi di ricambio, spazzolino e dentifricio, qualche scorta di dittamo e altre pozioni, la mappa del malandrino, i libri di hermione, la scopa e tutto il necessario per lasciare la tana in qualunque momento. Per ultimo prese il  boccino regalatogli da albus silente, si fermò a guardarlo, dovrebbe avere una memoria tattile, avrebbe dovuto fare qualcosa nel momento in cui lo aveva preso in mano, se lo rigirò con una certa emozione, era il suo primo boccino, della sua prima partita, ritornò con la mente alla prima volta che sul campo gli correva dietro quasi sette anni fa, al quando si era circa schiantato al suolo e al modo in cui tutti avevano esultato quando aveva quasi ingoiato quello stesso boccino...ma certo!! 

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